Vita di città
Hyperloop, Emanuele Raffaele e il suo team raccolgono consensi ad Austin
L'ingegnere tranese: «Forte interesse per il nostro lavoro»
Trani - sabato 6 febbraio 2016
10.48
Al rientro in Italia dal viaggio in Texas, all'Università di Austin, c'è tanta soddisfazione per l'ingegnere tranese Emanuele Raffaele e il suo team della Scuola superiore Sant'Anna e dell'Università di Pisa. Il loro progetto, un sistema di sospensioni capace di contrastare le vibrazioni causate dall'altissima velocità, era stato selezionato nella gara mondiale lanciata da Elon Musk, ideatore dell'Hyperloop (il treno in grado di viaggiare fino a 1000 km all'ora) nel Design Weekend, svoltasi il 29 e il 30 gennaio nella quarta più grande università degli Stati Uniti, la Texas A&M University.
Nell'occasione i sette studenti hanno avuto l'opportunità di farsi conoscere, ma al tempo stesso di confrontarsi con altri "cervelli" provenienti dalle università di tutto il mondo. Ma non solo: Austin ha rappresentato una grande vetrina internazionale per farsi conoscere ad eventuali finanziatori. La squadra italiana ha raccolto parecchi consensi, che potrebbero tradursi in contributi per la realizzazione concreta del progetto.
«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti», ha commentato il portavoce della squadra italiana, Emanuele Raffaele. «Al momento ci stiamo muovendo su più fronti. Innanzitutto stiamo iniziando percorsi di collaborazione con alcuni dei 22 team che lavoreranno per costruire e testare l'intero Pod (la capsula che viaggia nel tubo). Inoltre stiamo curando i contatti con la HTT che ha manifestato forte interesse nel nostro lavoro. In questo momento stiamo valutando diverse scelte e la strada più giusta da intraprendere».
Nell'occasione i sette studenti hanno avuto l'opportunità di farsi conoscere, ma al tempo stesso di confrontarsi con altri "cervelli" provenienti dalle università di tutto il mondo. Ma non solo: Austin ha rappresentato una grande vetrina internazionale per farsi conoscere ad eventuali finanziatori. La squadra italiana ha raccolto parecchi consensi, che potrebbero tradursi in contributi per la realizzazione concreta del progetto.
«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti», ha commentato il portavoce della squadra italiana, Emanuele Raffaele. «Al momento ci stiamo muovendo su più fronti. Innanzitutto stiamo iniziando percorsi di collaborazione con alcuni dei 22 team che lavoreranno per costruire e testare l'intero Pod (la capsula che viaggia nel tubo). Inoltre stiamo curando i contatti con la HTT che ha manifestato forte interesse nel nostro lavoro. In questo momento stiamo valutando diverse scelte e la strada più giusta da intraprendere».