Politica

I Consiglieri dell'Unione commentano le dimissioni del Sindaco

«Le dimissioni giungono al termine di un prolungato periodo di crisi»

«I partiti ed i consiglieri dell'Unione di Trani, prendono atto delle dimissioni presentate dal Sindaco Tarantini, e dallo stesso definite irrevocabili. Si deve constatare che le dimissioni giungono al termine di un prolungato periodo di crisi amministrativa sottolineato e scandito da un impressionante numero di assessori sostituiti, revocati, dimessi o licenziati, con le più svariate motivazioni. Il Sindaco dice che non si fa mettere sotto schiaffo da nessuno ma forse dimentica che in diverse occasioni è rimasto senza maggioranza, e finora, con un gioco di incredibili ricatti politici incrociati all'interno delle sua coalizione è riuscito sempre a tappare le falle che sempre più vistosamente si aprivano nella sua corazzata che solo tre anni fa appariva invincibile.
Questa volta, evidentemente, le falle sono state talmente grosse che davvero non è stato possibile fare finta di niente e proseguire, con altri giri di valzer… Di quest'amministrazione certamente non rimpiangeremo i pericolosi progetti relativi all'inceneritore, le piazze trasformate in parcheggi, lo sperpero di denaro pubblico con la creazione di inutili carrozzoni, la svendita del nostro Porto, e il preoccupante stato di disavanzo economico in cui sono state ridotte le due più grosse aziende pubbliche cittadine, l'AMET e l'AMIU, una volta veri gioielli di famiglia. Certo non rimpiangeremo l'arroganza con la quale, con solo 16 voti, quest'amministrazione ha inteso adottare il PUG. Che dire poi delle scelte relative al mercato settimanale e del mercato ittico, o dello spostamento coatto delle giostrine? O delle assunzioni fatte senza concorsi? Del passaggio a livello su via Andria? Dell'aumento esponenziale dei dirigenti forestieri? E l'assordante silenzio sulle legittime aspettative dei dipendenti comunali? Trani in questi anni di amministrazione Tarantini, ha subito un'involuzione che l'ha portata a diventare la cenerentola del territorio.
Sono stati persi anni decisivi per lo sviluppo; per la totale assenza di programmazione sono stati persi i finanziamenti necessari per gli investimenti. Lo stato di completo abbandono dell'economia cittadina ha determinato una dilagante disoccupazione. L'insipienza degli amministratori è tale che solo oggi ci si rende conto della ormai prossima saturazione della discarica. Sulla 6ª Provincia abbiamo assistito ad una decisione solitaria del Sindaco che ha sottoscritto un documento nel quale Trani è fortemente penalizzata da scelte che non sono state né discusse né condivise.
E l'elenco potrebbe non fermarsi qui. Purtroppo. Ma non possiamo né dobbiamo farci prendere dallo sconforto o dal pessimismo. Occorre a questo punto rimboccarsi le maniche ed iniziare seriamente a preoccuparsi di voltare pagina; è tempo di ridare una speranza ai cittadini, nella convinzione che un'altra strada è ancora possibile, e che ancora si può immaginare e sognare una città diversa e migliore, una città nella quale è possibile ancora restare e trovarvi un lavoro dignitoso, insomma una Città Nuova. Da oggi comincia una fase nuova tesa alla proposizione di un programma politico - amministrativo serio su cui chiedere la fiducia ai cittadini e candidarsi ad una credibile alternativa di cui Trani ha realmente bisogno. Per fare ciò l'Unione è pronta a riprendere il cammino assieme a quanti condividono questi valori e continuano a sperare in un cambiamento che possa migliorare la qualità della vita in questa Città.»
I Consiglieri dei partiti dell'Unione
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