Eventi e cultura
I Dialoghi di Trani, dopo 15 anni arriva un premio letterario
Al via con il filosofo Bodei: «Sui social condividete selettivamente»
Trani - mercoledì 21 settembre 2016
10.14
Ieri sera l'anteprima nel Teatro Comunale di Corato con "Artusi Remix" e Donpasta, che continua a compiere questo personalissimo viaggio nella cucina popolare italiana, di tappa in tappa, lasciandosi guidare da Pellegrino Artusi e dal suo famoso trattato. Questa mattina l'inaugurazione ufficiale nel Castello di Trani con i saluti del sindaco Amedeo Bottaro, la presidente dell'associazione La Maria del porto Lucia Perrone Capano, la direttrice del Castello svevo Rosa Mezzina e il capo dipartimento Cultura alla Regione Puglia, Aldo Patruno, in rappresentanza del presidente Emiliano. Così ha preso il via la quindicesima edizione de I Dialoghi di Trani, la rassegna dedicata ai libri e agli autori in corso fino al 25 settembre tra Trani, Bisceglie e Corato.
Rosanna Gaeta, curatrice e direttrice artistica dei Dialoghi, ha ringraziato i sostenitori fedeli che da sempre sono di supporto ai Dialoghi. «Questa manifestazione - ha detto - può essere realizzata grazie al sostegno delle amministrazioni comunali di Trani, di Bisceglie e Corato, ma anche grazie a quei pochi ma fedelissimi sponsor che ci seguono dalle primissime edizioni. Penso a Granoro, impresa Veronico e da quest'anno anche Exprivia. E voglio ricordare anche l'opportunità bellissima che ha dato a questo festival la Fondazione Megamark: avremo il primo premio letterario dei Dialoghi. Ancora una volta - ha concluso - rifletteremo sui temi della contemporaneità, abbiamo l'esigenza di riflettere su ciò che ci unisce culturalmente».
Il sindaco Amedeo Bottaro ha consegnato a Lucia Perrone Capano la medaglia di rappresentanza ricevuta dal presidente della Repubblica in segno di adesione al festival. Ma ha ricordato l'intervento della Treccani che ha definito i Dialoghi un "avamposto della lettura". «Questo - ha detto - è un evento che caratterizza la vita culturale di questa città ed ha ormai assunto importanza oserei dire nazionale. Lo riconosce il fatto che anche i comuni limitrofi cercano di contribuire a rendere questo evento ancora più importante. I dialoghi rappresentano un evento importantissimo per la crescita culturale di questa città»
Ad aprire i Dialoghi nel Castello svevo, intanto, è stato il filosofo Remo Bodei. «Condividere al giorno d'oggi - ha spiegato ai giornalisti - è sempre più complicato, tanto sul piano economico che su quello sociale. A ciò si aggiunge un'incompetenza nel gestire sia l'amore che l'amicizia e c'è una lotta sempre più aspra per dei beni che diventano sempre più rari, come l'acqua». Una parola anche per i social. «Nell'anonimato - ha detto - risulta più facile offendere. Dovremmo imparare a condividere selettivamente e tenerci per noi le cose private».
Rosanna Gaeta, curatrice e direttrice artistica dei Dialoghi, ha ringraziato i sostenitori fedeli che da sempre sono di supporto ai Dialoghi. «Questa manifestazione - ha detto - può essere realizzata grazie al sostegno delle amministrazioni comunali di Trani, di Bisceglie e Corato, ma anche grazie a quei pochi ma fedelissimi sponsor che ci seguono dalle primissime edizioni. Penso a Granoro, impresa Veronico e da quest'anno anche Exprivia. E voglio ricordare anche l'opportunità bellissima che ha dato a questo festival la Fondazione Megamark: avremo il primo premio letterario dei Dialoghi. Ancora una volta - ha concluso - rifletteremo sui temi della contemporaneità, abbiamo l'esigenza di riflettere su ciò che ci unisce culturalmente».
Il sindaco Amedeo Bottaro ha consegnato a Lucia Perrone Capano la medaglia di rappresentanza ricevuta dal presidente della Repubblica in segno di adesione al festival. Ma ha ricordato l'intervento della Treccani che ha definito i Dialoghi un "avamposto della lettura". «Questo - ha detto - è un evento che caratterizza la vita culturale di questa città ed ha ormai assunto importanza oserei dire nazionale. Lo riconosce il fatto che anche i comuni limitrofi cercano di contribuire a rendere questo evento ancora più importante. I dialoghi rappresentano un evento importantissimo per la crescita culturale di questa città»
Ad aprire i Dialoghi nel Castello svevo, intanto, è stato il filosofo Remo Bodei. «Condividere al giorno d'oggi - ha spiegato ai giornalisti - è sempre più complicato, tanto sul piano economico che su quello sociale. A ciò si aggiunge un'incompetenza nel gestire sia l'amore che l'amicizia e c'è una lotta sempre più aspra per dei beni che diventano sempre più rari, come l'acqua». Una parola anche per i social. «Nell'anonimato - ha detto - risulta più facile offendere. Dovremmo imparare a condividere selettivamente e tenerci per noi le cose private».