I DS sul PUG: "Cosa festeggia il centro destra?"

«Non capiamo cosa hanno da gridare alla vittoria alcuni personaggi politici della nostra città, nel leggere l'ultima sentenza del TAR sul ricorso presentato dal Centro-Sinistra sul Piano Urbanistico Generale. Capiamo, invece l'ira degli imprenditori, ancora una volta delusi dal Sindaco dimissionario. Di ciò che è accaduto le responsabilità sono precise, e vanno assegnate a coloro che hanno provocato l'abbandono della città, perché a Trani in crisi non è solo il mondo dell'edilizia, ma c'è una crisi generale, visto che da più di un anno non si ha un esecutivo che governi un paese grande come il nostro.
Era il 26 Luglio quando con soli 16 voti, veniva adottato un PUG contro la città, contro la Democrazia, contro il Consiglio Comunale, dato che 15 Consiglieri Comunali (anche di maggioranza) non avevano partecipato al voto, e si era ricorsi al far votare il Sindaco, pur di ottenere il quorum di voti richiesto. Due mesi dopo, il centro-destra fuggiva, abbandonando irresponsabilmente la città e dimostrando la propria incapacità di amministrare. Non essendo molto chiare le ragioni delle dimissioni, un "dubbio atroce assale la nostra mente": forse, sciogliendo il Consiglio Comunale, qualcuno voleva sfuggire al controllo democratico sul PUG, prendendo una pericolosa scorciatoia? Infatti l'approvazione definitiva rischiava, se non fosse stato per il ricorso, di giungere nel periodo commissariale. I Democratici di Sinistra, solo ed esclusivamente negli interessi dei cittadini, non potevano soccombere ad una trappola del genere.
Per questo hanno accettato di sottoscrivere il ricorso, per questo hanno chiesto, nella prima udienza, il rinvio. Noi eravamo consapevoli e preoccupati, perché, se avessimo vinto al TAR, la città sarebbe piombata nel caos: ad esso, infatti, si sarebbero legati una miriade di altri ricorsi dei proprietari e degli imprenditori interessati. Oggi se il TAR ci ha dato torto o ragione è molto relativo, perché ha vinto la città, che ha diritto di capire e discutere delle osservazioni presentate, in un serio approfondimento in consiglio comunale. La città deve poter comprendere fino in fondo quanto a Trani ci sia un novello Attila, e "dove passa lui non cresce più erba". Grazie a noi, avrà quest'occasione.
Non credo che abbiano tanto da rallegrarsi certi partiti del centro destra. La nostra speranza è che gli ex consiglieri comunali ed i prossimi eletti, che al di là del giudizio su quel PUG certamente non apprezzano il tentato scippo compiuto ai danni della città, possano rincuorarsi. Perché non è vero che abbiamo perso il ricorso, ma è vero che ancora una volta siamo stati noi a garantire la Trasparenza e la Democrazia in questa città.»Democratici di Sinistra Trani