Cronaca
Polizia Forestale, sequestrato un ristorante cinese a Trani
Irregolarità a Bisceglie e 2mila liquori spacciati per grappa in Puglia
Trani - martedì 14 ottobre 2014
10.52
Ristoranti e negozi cinesi al setaccio in tutta la Regione Puglia: il Corpo forestale dello Stato ha sequestrato 2000 bottiglie di liquori cinesi spacciati come acquavite oltre ad un ingente quantitativo di prodotti alimentari scaduti e privi di tracciabilità e con etichettatura non italiana. Tra questi carne di maiale, di anatra, di bovino, di pollo nero, pesce, salami, formaggi, pasta fresca, frutta secca, farina e funghi secchi. Il liquore, venduto come grappa, era fatto con alcol, acqua, zucchero e aromi quale rosa, ginseng, riso, prugna e bambù. Due gli esercizi commerciali della Bat passati al setaccio uno nella Città di Trani ed uno nella Città di Bisceglie con diverse irregolarità emerse. La Forestale, in particolare, ha scoperto e posto sotto sequestro a Trani un ristorante cinese infestato da insetti: tutti i locali si presentavano in condizioni igienico sanitarie scadenti, con le pareti e il pavimento sporchi e infestati, e contenenti prodotti alimentari stoccati di vario genere invasi da blatte, formiche e zecche.
In tutta la Puglia, invece, sono state 50 le aziende cinesi perquisite con 18 persone denunciate all'Autorità Giudiziaria dal Corpo forestale dello Stato per frode in commercio, detenzione e somministrazione di prodotti alimentari pericolosi per la salute pubblica e detenzione di alimenti insudiciati e invasi da parassiti utilizzati nella preparazione delle pietanze. Operazione nelle province di Bari, BAT, Foggia e Taranto, coordinata dal Nucleo tutela regolamenti comunitari del Corpo Forestale, diretto dal Commissario Capo Alberto Di Monte, e della Sezione di analisi criminale, diretta dal Commissario Capo Giuliano Palomba, del Comando Regionale Puglia del Corpo forestale dello Stato.
I controlli del Corpo forestale dello Stato su tutto il territorio pugliese rientrano nelle attività di indagine sulla sicurezza agroalimentare, inerente il commercio di prodotti alimentari cinesi, che hanno portato a rilevare, nel corso degli ultimi mesi, diverse irregolarità amministrative e penali. I liquori sequestrati non potevano essere commercializzati come grappa, per esempio, visto che tale denominazione è riservata esclusivamente all'acquavite di vinaccia ottenuta da materie prime ricavate da uve prodotte e vinificate in Italia e distillate in impianti presenti sul territorio nazionale. Soddisfatto il Comandante Regionale del Corpo Forestale dello Stato, Giuseppe Silletti: «La sicurezza alimentare, la tutela del "Made in Italy", la tutela dei consumatori e delle aziende oneste, sono stati gli obiettivi posti alla base di questa importante attività investigativa che ha duramente impegnato gli Ufficiali e gli Agenti Forestali del Comando Regionale di Bari».
In tutta la Puglia, invece, sono state 50 le aziende cinesi perquisite con 18 persone denunciate all'Autorità Giudiziaria dal Corpo forestale dello Stato per frode in commercio, detenzione e somministrazione di prodotti alimentari pericolosi per la salute pubblica e detenzione di alimenti insudiciati e invasi da parassiti utilizzati nella preparazione delle pietanze. Operazione nelle province di Bari, BAT, Foggia e Taranto, coordinata dal Nucleo tutela regolamenti comunitari del Corpo Forestale, diretto dal Commissario Capo Alberto Di Monte, e della Sezione di analisi criminale, diretta dal Commissario Capo Giuliano Palomba, del Comando Regionale Puglia del Corpo forestale dello Stato.
I controlli del Corpo forestale dello Stato su tutto il territorio pugliese rientrano nelle attività di indagine sulla sicurezza agroalimentare, inerente il commercio di prodotti alimentari cinesi, che hanno portato a rilevare, nel corso degli ultimi mesi, diverse irregolarità amministrative e penali. I liquori sequestrati non potevano essere commercializzati come grappa, per esempio, visto che tale denominazione è riservata esclusivamente all'acquavite di vinaccia ottenuta da materie prime ricavate da uve prodotte e vinificate in Italia e distillate in impianti presenti sul territorio nazionale. Soddisfatto il Comandante Regionale del Corpo Forestale dello Stato, Giuseppe Silletti: «La sicurezza alimentare, la tutela del "Made in Italy", la tutela dei consumatori e delle aziende oneste, sono stati gli obiettivi posti alla base di questa importante attività investigativa che ha duramente impegnato gli Ufficiali e gli Agenti Forestali del Comando Regionale di Bari».