Vita di città
I furbetti del grattino
Sul lungomare di Trani non ci sono cartelli ma c’è chi si fa pagare
Trani - venerdì 11 luglio 2008
Tante segnalazioni. Una valanga. Le problematiche della gestione del traffico e quella della disponibilità di parcheggi rappresenta un punto decisamente critico della viabilità cittadina. In particolare, molti utenti di Traniweb hanno posto quesiti sulle aree a pagamento presenti nel territorio di Trani, raccontando di episodi anche spiacevoli e di colluttazioni con il personale preposto alla riscossione del servizio.
La storia della gestione dei parcheggi a pagamento a Trani è stata piuttosto singolare. Da quando è stato prodotta l'ordinanza (la numero 209 del 201) in cui si indicavano luoghi e orari, il Comune ha affidato il controllo della gesione dapprima all'Amiu, poi la competenza è passata ad Aigis (attualmente in liquidazione) che riscuoteva una parte del denaro ricavato dalla cooperativa "Un amico per Trani", aggiudicataria della gara per la riscossione. "Un amico per Trani" era anche incaricata di predisporre la relativa segnaletica stradale nei tratti interessati. Particolare importante, questo, perché l'ordinanza (qualunque essa sia) è eseguibile solo se in presenza della dovuta segnaletica.
Sul percorso del denaro ricavato dal servizio di riscossione, c'è un buco che va dal 2005 ad oggi. Il Comune (cui spettava il 18.50% del ricavato) non ha ancora visto un centesimo, Aigis è stata messa in liquidazione. Il servizio di riscossione era stato rinnovato alla cooperativa di anno in anno, l'ultima proroga di cui si ha contezza al comando di polizia municipale è quella con scadenza marzo 2006.
E veniamo alle segnalazioni. Molti utenti si sono lamentati per essere stati costretti a pagare dazio nell'area del lungomare Cristoforo Colombo. In effetti quella zona (ordinanza numero 209 del 2001) è soggetta, per un tratto (da via Zara a via San Magno) al pagamento del grattino per il solo periodo estivo. Il periodo della tariffazione va dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21, dal venerdì alla domenica anche dalle 24 alle 2. Dunque la zona è a pagamento, peccato però che non ci sia uno straccio di cartello lungo tutto il percorso e che delle strisce blu ci sia soltanto uno sbiadito ricordo. La mancanza di segnaletica, di fatto, stoppa l'ordinanza e chi ha provato a spiegarlo alla persona, d'arancio vestita, che chiedeva i soldi non ha avuto molta fortuna.
Altra segnalazione, spiacevole. In piazza Quercia, sul cartello, le fasce orarie sono ben chiare: dalle 9 alle 13, dalle 16 alle 21, dalle 24 alle 2. Dalle 13 alle 16 la sosta è consentita senza dover pagare grattini nonostante qualcuno cerchi lo stesso di propinarlo. Anche in questo caso i nostri utenti raccontano di minacce e aggressioni verbali, grazie a Dio circoscritte a sporadici episodi. Ma è successo. E la cosa più grave è che i parcheggiatori sono il biglietto da visita, il primo contatto, che i forestieri hanno con la nostra città.
Il Comune sta correndo ai ripari: ben presto la gestione del servizio passerà nelle mani dell'Amet. Con Amet dovrebbero arrivare anche i parchimetri che hanno un grandissimo merito: non sono scortesi e sono sempre reperibili.
La storia della gestione dei parcheggi a pagamento a Trani è stata piuttosto singolare. Da quando è stato prodotta l'ordinanza (la numero 209 del 201) in cui si indicavano luoghi e orari, il Comune ha affidato il controllo della gesione dapprima all'Amiu, poi la competenza è passata ad Aigis (attualmente in liquidazione) che riscuoteva una parte del denaro ricavato dalla cooperativa "Un amico per Trani", aggiudicataria della gara per la riscossione. "Un amico per Trani" era anche incaricata di predisporre la relativa segnaletica stradale nei tratti interessati. Particolare importante, questo, perché l'ordinanza (qualunque essa sia) è eseguibile solo se in presenza della dovuta segnaletica.
Sul percorso del denaro ricavato dal servizio di riscossione, c'è un buco che va dal 2005 ad oggi. Il Comune (cui spettava il 18.50% del ricavato) non ha ancora visto un centesimo, Aigis è stata messa in liquidazione. Il servizio di riscossione era stato rinnovato alla cooperativa di anno in anno, l'ultima proroga di cui si ha contezza al comando di polizia municipale è quella con scadenza marzo 2006.
E veniamo alle segnalazioni. Molti utenti si sono lamentati per essere stati costretti a pagare dazio nell'area del lungomare Cristoforo Colombo. In effetti quella zona (ordinanza numero 209 del 2001) è soggetta, per un tratto (da via Zara a via San Magno) al pagamento del grattino per il solo periodo estivo. Il periodo della tariffazione va dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21, dal venerdì alla domenica anche dalle 24 alle 2. Dunque la zona è a pagamento, peccato però che non ci sia uno straccio di cartello lungo tutto il percorso e che delle strisce blu ci sia soltanto uno sbiadito ricordo. La mancanza di segnaletica, di fatto, stoppa l'ordinanza e chi ha provato a spiegarlo alla persona, d'arancio vestita, che chiedeva i soldi non ha avuto molta fortuna.
Altra segnalazione, spiacevole. In piazza Quercia, sul cartello, le fasce orarie sono ben chiare: dalle 9 alle 13, dalle 16 alle 21, dalle 24 alle 2. Dalle 13 alle 16 la sosta è consentita senza dover pagare grattini nonostante qualcuno cerchi lo stesso di propinarlo. Anche in questo caso i nostri utenti raccontano di minacce e aggressioni verbali, grazie a Dio circoscritte a sporadici episodi. Ma è successo. E la cosa più grave è che i parcheggiatori sono il biglietto da visita, il primo contatto, che i forestieri hanno con la nostra città.
Il Comune sta correndo ai ripari: ben presto la gestione del servizio passerà nelle mani dell'Amet. Con Amet dovrebbero arrivare anche i parchimetri che hanno un grandissimo merito: non sono scortesi e sono sempre reperibili.