Politica
I Giovani Dem chiedono il ritiro delle dimissioni del segretario provinciale Cafagna
Malcangi: «E' un gesto di responsabilità nei confronti della comunità che lo ha votato»
Trani - sabato 19 novembre 2016
«lo stato attuale del partito nella nostra provincia ci obbliga a non rimandare più l'apertura di una discussione seria, su una situazione che perdura da molto tempo e che sta provocando forte imbarazzo a chi come noi vive quotidianamente l'impegno politico come momento di disponibilità verso le comunità all'interno delle quali operiamo. Se qualcuno è stato abituato o lo è ancora o ha intenzione di continuare a voler decidere non decidendo, noi abbiamo un'altra idea di come debbano andare le cose, soprattutto quando, da tempo immemore, la discussione è ferma e le questioni vengono affrontate nei salottini tra pochi». Così si apre una lettera aperta a firma del segretario provinciale di Giovani Democratici, Mirko Malcangi, indirizzata a al segretario regionale, al Presidente regionale, ai membri della direzione provinciale e dell'assemblea provinciale, nonché a tutti gli iscritti del partito.
«Se qualcuno è stato abituato o lo è ancora o ha intenzione di continuare a voler decidere non decidendo, noi abbiamo un'altra idea di come debbano andare le cose, soprattutto quando, da tempo immemore, la discussione è ferma e le questioni vengono affrontate nei salottini tra pochi - obietta Malcangi. Se qualcuno, per ragioni di opportunità, perché è di questo che stiamo parlando, pensa che la Bat debba essere bistrattata a proprio piacimento da chi conosce poco il nostro territorio e che addirittura favorisce i nostri avversari politici, ha sbagliato indirizzo e da oggi in poi dovrà rivolgersi altrove. La nostra comunità provinciale, fatta di iscritti, di militanti, di giovani, donne, anziani che spendono buona parte del loro tempo per questo partito, ha una dignità e noi la salvaguarderemo! Sia chiaro che è finito il tempo in cui a decidere erano in pochi e a subire molti. Lo stato di inattività in cui siamo piombati dopo le scorse amministrative non può più perdurare. Sentiamo fortemente la responsabilità di avviare un dibattito che vada dal prossimo referendum all'individuazione di un percorso condiviso che porti alla definizione della linea politica con cui affronteremo tutti i prossimi appuntamenti: dal congresso, alle prossime amministrative, alle prossime elezioni politiche.
Ed è per questo motivo che, come organizzazione provinciale del Partito Democratico, siamo a chiedere al segretario dimissionario Agostino Cafagna il ritiro delle dimissioni. Crediamo sia un gesto di responsabilità, nei confronti della comunità politica che ha avuto l'onore e l'onere di guidare per più di tre anni, al quale non può sottrarsi. Sono ben comprensibili le ragioni che lo hanno portato nella scorsa primavera a fare un passo indietro. Noi, come Giovani Democratici, garantiamo il pieno e incondizionato sostegno all'avvio di una nuova fase che veda anche il pieno coinvolgimento di una nuova classe dirigente. Una fase – e qualcuno non si spaventi - che durerà sino alla scadenza naturale, prevista per il prossimo anno.
Siamo convinti - conclude - che il nostro appello non rimarrà inascoltato. Perché noi ci crediamo ancora».
«Se qualcuno è stato abituato o lo è ancora o ha intenzione di continuare a voler decidere non decidendo, noi abbiamo un'altra idea di come debbano andare le cose, soprattutto quando, da tempo immemore, la discussione è ferma e le questioni vengono affrontate nei salottini tra pochi - obietta Malcangi. Se qualcuno, per ragioni di opportunità, perché è di questo che stiamo parlando, pensa che la Bat debba essere bistrattata a proprio piacimento da chi conosce poco il nostro territorio e che addirittura favorisce i nostri avversari politici, ha sbagliato indirizzo e da oggi in poi dovrà rivolgersi altrove. La nostra comunità provinciale, fatta di iscritti, di militanti, di giovani, donne, anziani che spendono buona parte del loro tempo per questo partito, ha una dignità e noi la salvaguarderemo! Sia chiaro che è finito il tempo in cui a decidere erano in pochi e a subire molti. Lo stato di inattività in cui siamo piombati dopo le scorse amministrative non può più perdurare. Sentiamo fortemente la responsabilità di avviare un dibattito che vada dal prossimo referendum all'individuazione di un percorso condiviso che porti alla definizione della linea politica con cui affronteremo tutti i prossimi appuntamenti: dal congresso, alle prossime amministrative, alle prossime elezioni politiche.
Ed è per questo motivo che, come organizzazione provinciale del Partito Democratico, siamo a chiedere al segretario dimissionario Agostino Cafagna il ritiro delle dimissioni. Crediamo sia un gesto di responsabilità, nei confronti della comunità politica che ha avuto l'onore e l'onere di guidare per più di tre anni, al quale non può sottrarsi. Sono ben comprensibili le ragioni che lo hanno portato nella scorsa primavera a fare un passo indietro. Noi, come Giovani Democratici, garantiamo il pieno e incondizionato sostegno all'avvio di una nuova fase che veda anche il pieno coinvolgimento di una nuova classe dirigente. Una fase – e qualcuno non si spaventi - che durerà sino alla scadenza naturale, prevista per il prossimo anno.
Siamo convinti - conclude - che il nostro appello non rimarrà inascoltato. Perché noi ci crediamo ancora».