Vita di città
I ristoranti di Trani protestano in piazza Quercia: «Soli non possiamo rialzarci»
Agevolazioni, misure di sostegno e investimenti, ecco cosa chiedono alle istituzioni
Trani - giovedì 7 maggio 2020
11.09
Una manifestazione pacifica. Potrebbe essere descritto in questo momento quello che sta accadendo in piazza Quercia a Trani questa mattina. I ristoratori locali, tutti con mascherina e a distanza di un metro tra loro, chiedono alle istituzioni risposte e atti concreti che possano aiutarli a superare questo momento così ricco di difficoltà, dopo tre mesi di chiusura forzata a causa dell'attuale emergenza sanitaria. «Soli non possiamo rialzarci», scrivono in una lettera rivolta al primo cittadino Amedeo Bottaro.
Per ripartire in totale sicurezza, sanitaria ed economica, i ristoratori chiedono la cancellazione di tutte le tasse e dei tributi comunali fino alla riapertura e una riduzione fino al 31 dicembre 2020; agevolazioni sul suolo pubblico; misure di sostegno a fondo perduto della Regione Puglia; investimenti; agevolazioni per nuove assunzioni; sospensione dei mutui e comunicazioni, a stretto giro, sulle norme di sicurezza da attuare per la riapertura.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale e di Stato che, dopo aver ascoltato le loro ragioni, hanno invitato i ristoratori a liberare la piazza.
Per ripartire in totale sicurezza, sanitaria ed economica, i ristoratori chiedono la cancellazione di tutte le tasse e dei tributi comunali fino alla riapertura e una riduzione fino al 31 dicembre 2020; agevolazioni sul suolo pubblico; misure di sostegno a fondo perduto della Regione Puglia; investimenti; agevolazioni per nuove assunzioni; sospensione dei mutui e comunicazioni, a stretto giro, sulle norme di sicurezza da attuare per la riapertura.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale e di Stato che, dopo aver ascoltato le loro ragioni, hanno invitato i ristoratori a liberare la piazza.