Turismo
I turisti bocciano segnaletica, mare e trasporti pubblici
Per molti stranieri Trani resta una città di passaggio. L'analisi dei primi dati raccolti nell'infopoint della piazza
Trani - domenica 14 agosto 2011
Incantati dal centro storico, criticati per il mare (pochi accessi e tanta sporcizia), per i trasporti pubblici (soprattutto nelle ore serali) e per la segnaletica (sia stradale che turistica). E' questa l'istantanea di chi ha scelto Trani per far vacanza.
In attesa dei dati delle agenzie, dei tecnici e dei politici, abbiamo raccolto gli umori del popolo delle vacanze direttamente alla fonte, avvalendoci della collaborazione dei ragazzi dell'associazione Europae che gestiscono l'info point turistico in piazza della Repubblica. In servizio tutti i giorni fino al 25 settembre (compreso Ferragosto) sia di mattina che di pomeriggio, gli otto ragazzi che si alternano nel punto d'informazione stanno raccogliendo su appositi formulari dati e informazioni dei turisti che transitano dalla loro postazione per chiedere informazioni e chiarimenti. Tutto questo lavoro verrà tradotto in una relazione finale da mettere al servizio degli organi competenti per le valutazioni del caso.
Il profilo che emerge racconta di un sensibile incremento degli arrivi in città. In pochi però restano a Trani più di qualche giorno. Sarà colpa della crisi ma è significativo l'aumento delle presenze di italiani: mediamente sono over 50, soprattutto pensionati con famiglia al seguito. L'età si abbassa quando parliamo di stranieri. Dall'info point ne sono passati tanti. Boom di francesi (i più giovani), in calo i tedeschi, da queste parti si son visti israeliani, americani, canadesi, messicani, giapponesi, scozzesi, bielorussi, tutti di età compresa tra i 31 ed i 45 anni. Oltre a informazioni di prima necessità (dove mangiare, dove dormire, cosa vedere) a chi accetta di compilare i questionari viene chiesto di esprimere liberamente delle segnalazioni.
I ragazzi dell'associazione forniscono indicazioni, in alcuni casi organizzano soggiorno e spostamenti. In più recepiscono suggerimenti, raccolgono le lamentele, le appuntano. Per la gran parte di stranieri restiamo una città da mordi e fuggi, niente di più. Il nostro mare non piace e non offre accessi e grandi servizi. Chi ha trovato da dormire lontano dal centro non sa come muoversi nelle ore serali. Dopo le 20 il trasporto pubblico locale è praticamente assente. Le difficoltà maggiori sono al momento del rientro a casa. Farsi all'andata due chilometri con i negozi aperti è un conto, tornare a piedi dopo la mezzanotte è una grande seccatura. Con i grattini è più facile trovare posto anche per chi non è di Trani ma dopo le 21 diventa un problema trovarli. Tante critiche invece per la segnaletica, sia turistica che stradale. E chi ha il camper non sorride per nulla. La nostra città non è affatto attrezzata per il servizio, in molti lo hanno segnalato e scritto. E allora, tanto vale dirigersi in altre zone.
La stazione di Trani non può essere neanche definita di serie B. Molti turisti lamentavano la mancanza di ascensori per disabili (fantascienza) e di un semplicissimo deposito per bagagli. L'info point della piazza è servito anche a questo, ma non è una cosa regolare.
Che dire poi di quei poveri messicani che cercavano uno sportello per il cambio valuta? Nelle banche di Trani quasi nessuno al front office sapeva parlare e capire le lingue straniere, inglese compreso. Anche in questo caso, i ragazzi dell'associazione Europae hanno dovuto accompagnare i turisti per fare da interpreti.
Unanime il consenso per l'attività dell'infopoint. Molti turisti lo hanno utilizzato come costante punto di riferimento durante la permanenza in città. Il servizio sarebbe senz'altro da potenziare e, magari, da delocalizzare. Dare ascolto alle istanze dei turisti può essere definito un buon investimento al pari di un concerto o di uno spettacolo estivo. Ragion per cui, investire in maniera più incisiva in questo tipo di attività diventa quasi una necessità per la prossima amministrazione così come l'attenzione alla pulizia delle spiagge (non ad ottobre ma a maggio) ed al miglioramento del trasporto pubblico e della segnaletica. Servizi, più che concerti e giri di tamburo: turismo è soprattutto questo.
In attesa dei dati delle agenzie, dei tecnici e dei politici, abbiamo raccolto gli umori del popolo delle vacanze direttamente alla fonte, avvalendoci della collaborazione dei ragazzi dell'associazione Europae che gestiscono l'info point turistico in piazza della Repubblica. In servizio tutti i giorni fino al 25 settembre (compreso Ferragosto) sia di mattina che di pomeriggio, gli otto ragazzi che si alternano nel punto d'informazione stanno raccogliendo su appositi formulari dati e informazioni dei turisti che transitano dalla loro postazione per chiedere informazioni e chiarimenti. Tutto questo lavoro verrà tradotto in una relazione finale da mettere al servizio degli organi competenti per le valutazioni del caso.
Il profilo che emerge racconta di un sensibile incremento degli arrivi in città. In pochi però restano a Trani più di qualche giorno. Sarà colpa della crisi ma è significativo l'aumento delle presenze di italiani: mediamente sono over 50, soprattutto pensionati con famiglia al seguito. L'età si abbassa quando parliamo di stranieri. Dall'info point ne sono passati tanti. Boom di francesi (i più giovani), in calo i tedeschi, da queste parti si son visti israeliani, americani, canadesi, messicani, giapponesi, scozzesi, bielorussi, tutti di età compresa tra i 31 ed i 45 anni. Oltre a informazioni di prima necessità (dove mangiare, dove dormire, cosa vedere) a chi accetta di compilare i questionari viene chiesto di esprimere liberamente delle segnalazioni.
I ragazzi dell'associazione forniscono indicazioni, in alcuni casi organizzano soggiorno e spostamenti. In più recepiscono suggerimenti, raccolgono le lamentele, le appuntano. Per la gran parte di stranieri restiamo una città da mordi e fuggi, niente di più. Il nostro mare non piace e non offre accessi e grandi servizi. Chi ha trovato da dormire lontano dal centro non sa come muoversi nelle ore serali. Dopo le 20 il trasporto pubblico locale è praticamente assente. Le difficoltà maggiori sono al momento del rientro a casa. Farsi all'andata due chilometri con i negozi aperti è un conto, tornare a piedi dopo la mezzanotte è una grande seccatura. Con i grattini è più facile trovare posto anche per chi non è di Trani ma dopo le 21 diventa un problema trovarli. Tante critiche invece per la segnaletica, sia turistica che stradale. E chi ha il camper non sorride per nulla. La nostra città non è affatto attrezzata per il servizio, in molti lo hanno segnalato e scritto. E allora, tanto vale dirigersi in altre zone.
La stazione di Trani non può essere neanche definita di serie B. Molti turisti lamentavano la mancanza di ascensori per disabili (fantascienza) e di un semplicissimo deposito per bagagli. L'info point della piazza è servito anche a questo, ma non è una cosa regolare.
Che dire poi di quei poveri messicani che cercavano uno sportello per il cambio valuta? Nelle banche di Trani quasi nessuno al front office sapeva parlare e capire le lingue straniere, inglese compreso. Anche in questo caso, i ragazzi dell'associazione Europae hanno dovuto accompagnare i turisti per fare da interpreti.
Unanime il consenso per l'attività dell'infopoint. Molti turisti lo hanno utilizzato come costante punto di riferimento durante la permanenza in città. Il servizio sarebbe senz'altro da potenziare e, magari, da delocalizzare. Dare ascolto alle istanze dei turisti può essere definito un buon investimento al pari di un concerto o di uno spettacolo estivo. Ragion per cui, investire in maniera più incisiva in questo tipo di attività diventa quasi una necessità per la prossima amministrazione così come l'attenzione alla pulizia delle spiagge (non ad ottobre ma a maggio) ed al miglioramento del trasporto pubblico e della segnaletica. Servizi, più che concerti e giri di tamburo: turismo è soprattutto questo.