Speciale
I vampiri? sono persone affette da una malattia rara: la Porfiria
Nuova puntata di Cinema e Scienza del biologo nutrizionista LaBianca
Trani - venerdì 13 dicembre 2019
7.44
Quante volte abbiamo visto nei film i vampiri tremare dinanzi alla vista dell'aglio? Molti lettori si saranno chiesti il perché di tale fenomeno; la risposta arriva dalla California State University. Secondo il ricercatore e professore di chimica Wayne Tikkanen, i vampiri in passato erano individui affetti da una malattia rara: la porfiria. Questa malattia comporta fotosensibilità, a tal punto che, se la pelle è esposta per troppo tempo ai raggi ultravioletti, veniva sfigurata; graduale erosione della gengive, che comporta canini più evidenti ed una fortissima anemia (da qui il classico pallore dei vampiri). I tratti del viso di queste persone, con il passare del tempo, risultavano molto spesso sfigurati a causa di altre problematiche come una folta peluria sugli zigomi e un rachitismo degli arti, in particolare delle mani, facendo così prendere a queste una forma bestiale.
Grazie alle sue proprietà antiparassitarie naturali, pare che l'aglio sia in grado di stimolare ed esaltare le tossine contenute nel sangue facendo gravemente peggiorare i sintomi dei pazienti affetti da porfiria. Il malato di Porfiria non può mangiare e nei casi più estremi nemmeno toccare il comune aglio.
Ecco quindi che possiamo dare qualche concreta motivazione ai comportamenti e alle caratteristiche dei vampiri, sia per la loro avversione all'aglio, che per le abitudini quotidiane che li descrivevano come "uomini della notte" (odiavano la luce del giorno tanto da vivere esclusivamente nelle ore successive al tramonto). La porfiria oggi è contrastabile attraverso alcuni farmaci sperimentali, tanto che molti soggetti riescono ugualmente a conviverci e a condurre una vita "normale". È una malattia considerata nella maggior parte dei casi ereditaria. Secondo una stima, le persone affette sono circa centomila nel mondo e complessivamente vengono riconosciuti sette tipi di porfiria, comprese tre forme acute.
A cura del Dr. Giuseppe Labianca
Biologo Nutrizionista
Grazie alle sue proprietà antiparassitarie naturali, pare che l'aglio sia in grado di stimolare ed esaltare le tossine contenute nel sangue facendo gravemente peggiorare i sintomi dei pazienti affetti da porfiria. Il malato di Porfiria non può mangiare e nei casi più estremi nemmeno toccare il comune aglio.
Ecco quindi che possiamo dare qualche concreta motivazione ai comportamenti e alle caratteristiche dei vampiri, sia per la loro avversione all'aglio, che per le abitudini quotidiane che li descrivevano come "uomini della notte" (odiavano la luce del giorno tanto da vivere esclusivamente nelle ore successive al tramonto). La porfiria oggi è contrastabile attraverso alcuni farmaci sperimentali, tanto che molti soggetti riescono ugualmente a conviverci e a condurre una vita "normale". È una malattia considerata nella maggior parte dei casi ereditaria. Secondo una stima, le persone affette sono circa centomila nel mondo e complessivamente vengono riconosciuti sette tipi di porfiria, comprese tre forme acute.
A cura del Dr. Giuseppe Labianca
Biologo Nutrizionista