Eventi e cultura
Identi-Kit, Francesca Loprieno espone alla 54ª Biennale
L'artista tranese presenterà lunedì il lavoro fotografico. Appuntamento a Bari, presso l'aula multimediale del Politecnico
Trani - lunedì 20 giugno 2011
18.29
Alla 54ª Biennale di Venezia è stato presentato il lavoro "Identi-Kit" firmato da una giovane artista tranese: Francesca Loprieno, che ora vive e lavora Roma, si occupa di fotografia e comunicazione audio-visuale. Ha condotto numerose esperienze artistiche con mostre collettive e personali. Tra le partecipazioni più importanti la personale "Transizioni" al Museo Nuova Era di Bari, la partecipazione alla Giornata del Contemporaneo "Speed Date" a Roma organizzata dal critico d'arte Cecilia Casorati e dall'artista Liliana Moro e il premio vinto nel 2010 in occasione del concorso "j'ai 20 ans dans mon pays" indetto dall'alliance Francaise di Bari e Parigi.
Il lavoro identi-kit è stato realizzato dall'artista nel 2009 in occasione del premio letterario Città di Bari donato alla giornalista Giuliana Sgrena in merito al libro da lei scritto "Il prezzo del Velo". Identi-kit si presenta come contro risposta in chiave occidentale alla visione femminile orientale descritta nel libro della Sgrena. Sempre "Identi-kit" è stato presentato dal critico d'arte Maria Vinella nel maggio 2009 al convegno internazionale Lètteratures, arts et comparatiste de genre, Univèrsite Paris 8, Parigi.
«Nell'opera - scrive il critico d'arte Maria Vinella - l'artista raccoglie le immagini di 17 donne ritratte in dittici che contengono la posa di fronte e di profilo dei mezzi busti (come nelle foto delle persone schedate). La parola scritta staccata ci riconduce ad un immaginario "kit d'identità" di oggetti legati all'universo femminile. Oggetti e indumenti utilizzati dalla giovane artista per coprire gli occhi delle donne raffigurate. Ognuna delle figure ha gli occhi coperti, al contrario della donna islamica che generalmente è tutta coperta, tranne lo sguardo. Gli elementi usati per bendare i soggetti femminili della Loprieno sono indumenti dai quali la donna non può facilmente separarsi, che la chiudono in un mondo fatto di gesti convenzionali e ripetitivi, alienanti e consumistici. Mondo che, per quanto possa apparire libero, non lo è affatto. In maniera fortemente simbolica, le calze, la cintura, il guanto da cucina, la giarrettiera, il nastro, la maschera, la collana, il centimetro, il fazzoletto, il velo nuziale ecc. esprimono una femminilità segnata dalla similitudine sia nella realtà occidentale che in quella orientale».
Lunedì 27 giugno, alle 17.00 presso l'aula multimediale del Politecnico di Bari (via Amendola 126), l'autrice di Identi-kit, Francesca Loprieno, presenterà il progetto fotografico. Interverranno Nicola Costantino - Rettore del Politecnico,
Maria Vinella - Critico d'Arte e Pio Meledandri - direttore del Museo della Fotografia del Politecnico.
Il lavoro identi-kit è stato realizzato dall'artista nel 2009 in occasione del premio letterario Città di Bari donato alla giornalista Giuliana Sgrena in merito al libro da lei scritto "Il prezzo del Velo". Identi-kit si presenta come contro risposta in chiave occidentale alla visione femminile orientale descritta nel libro della Sgrena. Sempre "Identi-kit" è stato presentato dal critico d'arte Maria Vinella nel maggio 2009 al convegno internazionale Lètteratures, arts et comparatiste de genre, Univèrsite Paris 8, Parigi.
«Nell'opera - scrive il critico d'arte Maria Vinella - l'artista raccoglie le immagini di 17 donne ritratte in dittici che contengono la posa di fronte e di profilo dei mezzi busti (come nelle foto delle persone schedate). La parola scritta staccata ci riconduce ad un immaginario "kit d'identità" di oggetti legati all'universo femminile. Oggetti e indumenti utilizzati dalla giovane artista per coprire gli occhi delle donne raffigurate. Ognuna delle figure ha gli occhi coperti, al contrario della donna islamica che generalmente è tutta coperta, tranne lo sguardo. Gli elementi usati per bendare i soggetti femminili della Loprieno sono indumenti dai quali la donna non può facilmente separarsi, che la chiudono in un mondo fatto di gesti convenzionali e ripetitivi, alienanti e consumistici. Mondo che, per quanto possa apparire libero, non lo è affatto. In maniera fortemente simbolica, le calze, la cintura, il guanto da cucina, la giarrettiera, il nastro, la maschera, la collana, il centimetro, il fazzoletto, il velo nuziale ecc. esprimono una femminilità segnata dalla similitudine sia nella realtà occidentale che in quella orientale».
Lunedì 27 giugno, alle 17.00 presso l'aula multimediale del Politecnico di Bari (via Amendola 126), l'autrice di Identi-kit, Francesca Loprieno, presenterà il progetto fotografico. Interverranno Nicola Costantino - Rettore del Politecnico,
Maria Vinella - Critico d'Arte e Pio Meledandri - direttore del Museo della Fotografia del Politecnico.