Vita di città
Il 30 ottobre nuova protesta studentesca a Trani
La sinstra partecipa allo sciopero contro il DL Gelmini
Trani - martedì 28 ottobre 2008
«I Giovani della Sinistra Democratica, i Giovani Comunisti ed i Giovani Verdi condividono, sostengono e partecipano alla mobilitazione indetta dall'UDS di Trani per il 30 Ottobre prossimo, data in cui i Sindacati hanno proclamato lo sciopero generale della scuola. Saremo in piazza a fianco degli Studenti per opporci assieme a loro alla devastazione della Scuola e dell'Università pubblica provocata dalla Gelmini e dai suoi decreti.
Leggi che fanno arretrare la Scuola Italiana di 30 anni (e questo a detta anche della stampa estera, che certo non può essere accusata di partigianeria), che uccidono Scuola ed Università tagliando rispettivamente 8 ed 1,5 miliardi di Euro, che trasforma le Università in Fondazioni Private, decretando la morte di quelle meridionali ed uccidendo il Diritto allo Studio.
Leggi che trattano la Scuola e l'Università non come una risorsa, bensì come un costo da tagliare. Che è una cosa di una barbarie inaudita. Troviamo davvero squallido, di fronte ad una mobilitazione come non se ne vedevano da tempo, che sta coinvolgendo studenti di ogni credo politico (ed anche associazioni notoriamente schierate a destra), che qualcuno tenti di ridurre il tutto a "bugie e strumentalizzazioni". E' sin troppo chiaro, per chiunque guardi alla cosa in maniera onesta, che non di questo si tratta, ma di una lotta sacrosanta che si sta facendo per il futuro della Pubblica Istruzione e del Paese. Per questo, e per tanti altri motivi, il 30 Ottobre saremo in piazza anche noi, a sostenere questa giusta lotta contro la devastazione della Scuola e dell'Università italiana, ed invitiamo i concittadini a fare altrettanto.» Alessandro Cerminara, Savino Ricchiuto, Corrado Catania
Leggi che fanno arretrare la Scuola Italiana di 30 anni (e questo a detta anche della stampa estera, che certo non può essere accusata di partigianeria), che uccidono Scuola ed Università tagliando rispettivamente 8 ed 1,5 miliardi di Euro, che trasforma le Università in Fondazioni Private, decretando la morte di quelle meridionali ed uccidendo il Diritto allo Studio.
Leggi che trattano la Scuola e l'Università non come una risorsa, bensì come un costo da tagliare. Che è una cosa di una barbarie inaudita. Troviamo davvero squallido, di fronte ad una mobilitazione come non se ne vedevano da tempo, che sta coinvolgendo studenti di ogni credo politico (ed anche associazioni notoriamente schierate a destra), che qualcuno tenti di ridurre il tutto a "bugie e strumentalizzazioni". E' sin troppo chiaro, per chiunque guardi alla cosa in maniera onesta, che non di questo si tratta, ma di una lotta sacrosanta che si sta facendo per il futuro della Pubblica Istruzione e del Paese. Per questo, e per tanti altri motivi, il 30 Ottobre saremo in piazza anche noi, a sostenere questa giusta lotta contro la devastazione della Scuola e dell'Università italiana, ed invitiamo i concittadini a fare altrettanto.» Alessandro Cerminara, Savino Ricchiuto, Corrado Catania