Turismo
Il centro storico di Trani patrimonio dell'Unesco, plauso di Caffarella
«Trovare subito le risorse economiche»
Trani - giovedì 8 aprile 2010
Con una nota inviata al Sindaco ed all'Assessore alle Finanze, il Consigliere Comunale Indipendente Franco Caffarella, plaude alla rinnovata iniziativa dell'Amministrazione Comunale di procedere ad una iniziativa congiunta con il Club Unesco di Trani al fine di ottenere l'inserimento del centro storico di Trani tra i siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità, ma invita a trovare subito le risorse nel bilancio 2010 per le necessarie iniziative da attivare con i canali ufficiali dell'Unesco.
«Durante l'Amministrazione Avantario, come con molta onestà intellettuale, ha riconosciuto il Sindaco Tarantini, si compirono degli atti importanti in tal senso, da me seguiti in qualità di Delegato alla Cultura, da dove si deve ripartire - ricorda Caffarella. In breve sintesi: nel 2002 avvenne la proclamazione della Cattedrale quale Monumento messaggero di una cultura di Pace Unesco con il patrocinio e la promozione da parte dell'Amministrazione Comunale di un CD distribuito a tutte le delegazioni Unesco italiane, dell'inno della sezione tranese dell'Unesco (del compositore tranese Sotero) che divenne l'inno italiano dell'Unesco e di cui, unitamente ad un carteggio con il quale si perorava la causa di Trani, mi feci portatore anche all'allora Presidente della Commissione Europea Romano Prodi, ospite della assemblea nazionale delle Città Slow (settembre 2002). La città di Trani, rappresentata dal sottoscritto e dal cons. comunale Pasquale de Toma, partecipò, invitata, anche alla assemblea nazionale delle città Unesco Italiane tenutosi a Ferrara e si incominciò a lavorare, in modo bipartizan, su una proposta di bilancio 2003 per finanziare la candidatura di Trani.
Alla luce di questo excursus - continua Caffarella - è necessario che già nel Bilancio 2010 vi sia capienza per sostenere le iniziative di promozione di Trani sito Unesco. Si tratta di un vero e proprio investimento per la Città perché, con i fondi dei Programmi Interregionali Poin, nonché nelle ultime misure Por 2007-2013 vi sono ingenti risorse (circa due miliardi di Euro) che saranno assegnati ai siti Unesco ed alla loro Area Vasta».
Ma in un cammino irto di grandi difficoltà, per ottenere l'auspicato riconoscimento, è necessario che piu' soggetti concorrano a tal fine. «La candidatura deve essere sostenuta dalla neonata provincia di Barletta-Andria-Trani, che avendo aderito insieme ad altre 13 province del Sud Italia ad una associazione che vuole mettere in rete i territori con siti Unesco, può perorare la causa tranese da una importante cabina di regia. Quindi anche i Parlamentari, di ogni colore politico, eletti nel territorio, che potrebbero rispolverare la proposta di legge presentata nella XIII legislatura dall'On.le Nicandro Marinacci ( esponente all'epoca del CDU-CCD), per Trani città d'arte, per finanziare una serie di interventi di tutela del centro storico tranese, favorendo anche la valutazione finale Unesco».
«Durante l'Amministrazione Avantario, come con molta onestà intellettuale, ha riconosciuto il Sindaco Tarantini, si compirono degli atti importanti in tal senso, da me seguiti in qualità di Delegato alla Cultura, da dove si deve ripartire - ricorda Caffarella. In breve sintesi: nel 2002 avvenne la proclamazione della Cattedrale quale Monumento messaggero di una cultura di Pace Unesco con il patrocinio e la promozione da parte dell'Amministrazione Comunale di un CD distribuito a tutte le delegazioni Unesco italiane, dell'inno della sezione tranese dell'Unesco (del compositore tranese Sotero) che divenne l'inno italiano dell'Unesco e di cui, unitamente ad un carteggio con il quale si perorava la causa di Trani, mi feci portatore anche all'allora Presidente della Commissione Europea Romano Prodi, ospite della assemblea nazionale delle Città Slow (settembre 2002). La città di Trani, rappresentata dal sottoscritto e dal cons. comunale Pasquale de Toma, partecipò, invitata, anche alla assemblea nazionale delle città Unesco Italiane tenutosi a Ferrara e si incominciò a lavorare, in modo bipartizan, su una proposta di bilancio 2003 per finanziare la candidatura di Trani.
Alla luce di questo excursus - continua Caffarella - è necessario che già nel Bilancio 2010 vi sia capienza per sostenere le iniziative di promozione di Trani sito Unesco. Si tratta di un vero e proprio investimento per la Città perché, con i fondi dei Programmi Interregionali Poin, nonché nelle ultime misure Por 2007-2013 vi sono ingenti risorse (circa due miliardi di Euro) che saranno assegnati ai siti Unesco ed alla loro Area Vasta».
Ma in un cammino irto di grandi difficoltà, per ottenere l'auspicato riconoscimento, è necessario che piu' soggetti concorrano a tal fine. «La candidatura deve essere sostenuta dalla neonata provincia di Barletta-Andria-Trani, che avendo aderito insieme ad altre 13 province del Sud Italia ad una associazione che vuole mettere in rete i territori con siti Unesco, può perorare la causa tranese da una importante cabina di regia. Quindi anche i Parlamentari, di ogni colore politico, eletti nel territorio, che potrebbero rispolverare la proposta di legge presentata nella XIII legislatura dall'On.le Nicandro Marinacci ( esponente all'epoca del CDU-CCD), per Trani città d'arte, per finanziare una serie di interventi di tutela del centro storico tranese, favorendo anche la valutazione finale Unesco».