Vita di città
Il circo a Trani, scoppia una protesta telematica
Decine di email in redazione: animalisti contro Orfei.
Trani - domenica 28 settembre 2008
Decine di lettere di protesta stanno giungendo in redazione da tutta Italia per esprimere dissenso sul circo che sarà a Trani dal 2 al 6 ottobre e proporrà al pubblico diversi numeri con animali. Questa azione di protesta, nata molto probabilmente all'interno di un forum animalista, è rivolta all'amministrazione di Trani che ha deciso di ospitare, in una delle sue tappe pugliesi, lo spettacolo del Circo di Nando Orfei. Ne pubblichiamo alcune: «Chiedo a nome di tutti gli amanti degli animali di porre fine a questa crudeltà, perhè il circo non è altro che una sofferenza per gli animali, che sono costretti ad abbandonare la loro casa e la loro famiglia, per diventare schiavi, per diventare oggetto del divertimento dell'uomo, che pensa solo ai propri profitti e non si rende conto del suo essere egoista. Gli animali sono creature come noi, con un cuore, una testa e dei sentimenti, hanno diritto ad una vita dignitosa, e stare chiusi in una gabbia aspettando di fare qualche giochetto stupido per far ridere il pubblico, non è di certo nella loro natura. Passano tutto il giorno chiusi in gabbia aspettando di uscire quel paio d'ore solo per essere considerati fenomeno da baraccone. Chiediamo di porre fine a tutto questo, perchè l'uomo deve rendersi conto della cattiveria che ha nei confronti del prossimo, animale o altro essere umano che sia. Siamo esseri evoluti no? Allora facciamolo vedere che anche il nostro cervello è evoluto!!! Abbandoniamo questi atteggiamenti da selvaggi!!! Lasciamo liberi gli animali!!!!!» «Con la presente e-mail intendo unirmi alla protesta locale contro la ormai prossima presenza del Circo Nando Orfei presso il Vostro comune. Personalmente ritengo che non vi sia nulla di ricreativo, né tantomeno di educativo agli occhi dei più giovani, nei circhi con animali, che rappresentano semmai una delle tante faccie dello sfruttamento umano ai danni dei poveri animali. Dietro all'apparente festosità delle manifestazioni circensi si nascondono infatti il dolore della prigionia dei poveri animali, ai quali è negato a prescindere il diritto di vivere liberi nel proprio ambiente, e l'orrore dei maltrattamenti che essi subiscono durante l'addestramento. Per questi motivi chiedo che non sia più concesso l'attendamento ai circhi con animali nel Vostro Comune.» «Quel che mi chiedo e' se vi rendiate conto di che cos'e' un circo con animali. E' un posto in cui animali selvatici, anche di grosse dimensioni, che hanno bisogno, per loro natura, di grandi spazi, vengono tenuti in gabbie piccolissime, per il becero divertimento di chi li sta a guardare e non capisce la loro sofferenza e alienazione. E' un posto in cui questi animali vengono addestrati con la violenza (non voglio insultare la vostra intelligenza pensando che voi crediate che gli animali possano essere convinti con le buone a fare esercizi contronatura o che addirittura si divertano), un posto in cui soffrono e impazziscono per la tristezza o la rabbia di stare rinchiusi. E tutto per nulla, per "divertimento". Allora, io mi chiedo, perche' prima di dar spazio a questi "spettacoli" non vi chiedete cose c'e' dietro? Dietro ci sono la sofferenza e la morte e la violenza, per di piu' su esseri che non si possono difendere, ed e' una violenza, quindi, ancora piu' vigliacca.» «La presente lettera vuole essere una segnalazione e una chiara protesta nei confronti della scelta del comune di Trani di ospitare, in una delle sue tappe pugliesi, lo spettacolo(?) del Circo di Nando Orfei. Mi meraviglio che fra le iniziative "culturali" la giunta comunale in questione trovi opportuno appoggiare manifestazioni che l'unica forma di cultura che esportano è quella dello sfruttamento di animali o al massimo quella di esporre e utilizzare quest'ultimi come ennesimo esempio di mercificazione dilagante. Chiedo, a tal proposito, alla vostra redazione di sensibilizzare o quantomeno confrontarvi anche su questo tema con il vostro pubblico e non lasciar cadere la cosa.»
«Vi scrivo per unirmi all'idignazione di molti altri, che come me ritengono che l'arrivo del circo Orfei a Trani sia una vergogna per la città. Disgraziatamente, infatti, questo circo da spettacolo con animali selvatici. Questi animali sono costretti, non solo a vicere in cattivita',ma anche a "esibirsi" in azioni che per loro sono completamente innaturali, sotto minaccia di colpi e punizioni. Ogni animale, in quanto essere sensiente, ha interessi che e' nostro dovere rispettare. Si puo' andare al circo e divertirsi senza arrecare sofferenza a nessun animale. Gia' molti altri comuni italiani hanno vietato ai circhi che fanno uso di animali selvatici nei loro spettacoli di fermarsi nei loro territori. Mi auguro che il comune di Trani, segua questo esempio, dando cosi' una grande immagine di rispetto e civilta' a tutta la provincia.»
«Gent.mo Sindaco di Trani, siamo rimasti molto sorpresi nello scoprire che, mentre in altre città sono vietati gli spettacoli che fanno uso di animali, a Trani sarà invece ospitato il Circo Nando Orfei. Riteniamo orribile il vedere trattati gli animali come pupazzi insensibili e occasione per il nostro divertimento. Gli animali sono esseri senzienti che provano gioia e dolore. Gli animali hanno diritto di vivere liberi nella propria terra di origine e non imprigionati in gabbie e obbligati ad "esercizi" contrari alla loro natura o pericolosi, "esercizi" il più delle volte appresi con botte, la frusta o il pungolo. Gli animali del circo non hanno commesso alcun crimine che ne giustifichi la prigionia a vita, il maltrattamento, l'umiliazione degli "spettacoli". Alcuni circhi (Flyng Fruit, Cirque du Soleil, Les Colporteurs, Minimus e molti altri) già da tempo hanno fatto una scelta di civiltà smettendo di utilizzare gli animali, valorizzando invece l'arte di giocolieri, trapezisti, pagliacci, contorsionisti con grande successo. La preghiamo di adottare misure che favoriscano il benessere degli animali su tutto il territorio comunale, anche vietando spettacoli diseducativi come quello del circo con animali.»
«Vi scrivo per unirmi all'idignazione di molti altri, che come me ritengono che l'arrivo del circo Orfei a Trani sia una vergogna per la città. Disgraziatamente, infatti, questo circo da spettacolo con animali selvatici. Questi animali sono costretti, non solo a vicere in cattivita',ma anche a "esibirsi" in azioni che per loro sono completamente innaturali, sotto minaccia di colpi e punizioni. Ogni animale, in quanto essere sensiente, ha interessi che e' nostro dovere rispettare. Si puo' andare al circo e divertirsi senza arrecare sofferenza a nessun animale. Gia' molti altri comuni italiani hanno vietato ai circhi che fanno uso di animali selvatici nei loro spettacoli di fermarsi nei loro territori. Mi auguro che il comune di Trani, segua questo esempio, dando cosi' una grande immagine di rispetto e civilta' a tutta la provincia.»
«Gent.mo Sindaco di Trani, siamo rimasti molto sorpresi nello scoprire che, mentre in altre città sono vietati gli spettacoli che fanno uso di animali, a Trani sarà invece ospitato il Circo Nando Orfei. Riteniamo orribile il vedere trattati gli animali come pupazzi insensibili e occasione per il nostro divertimento. Gli animali sono esseri senzienti che provano gioia e dolore. Gli animali hanno diritto di vivere liberi nella propria terra di origine e non imprigionati in gabbie e obbligati ad "esercizi" contrari alla loro natura o pericolosi, "esercizi" il più delle volte appresi con botte, la frusta o il pungolo. Gli animali del circo non hanno commesso alcun crimine che ne giustifichi la prigionia a vita, il maltrattamento, l'umiliazione degli "spettacoli". Alcuni circhi (Flyng Fruit, Cirque du Soleil, Les Colporteurs, Minimus e molti altri) già da tempo hanno fatto una scelta di civiltà smettendo di utilizzare gli animali, valorizzando invece l'arte di giocolieri, trapezisti, pagliacci, contorsionisti con grande successo. La preghiamo di adottare misure che favoriscano il benessere degli animali su tutto il territorio comunale, anche vietando spettacoli diseducativi come quello del circo con animali.»