Eventi e cultura
Il critico d'arte Roberto Filippetti infiamma San Luigi con Giotto
La lectio magristralis tra emozioni e passione
Trani - domenica 23 novembre 2014
7.27
Il compito che tentiamo di svolgere con questo articolo è quello di descrivere un evento che ha riscontrato un successo e una partecipazione inimmaginabile. Speriamo solo che con qualche migliaia di battute si riesca a tradurre la passione e le emozioni che si sono vissute venerdì a San Luigi. Chi c'era (ed erano veramente in tanti) può capire pienamente cosa cerchiamo di raccontare, gli altri possono immaginarlo.
Giotto e la Cappella degli Scrovegni l'argomento, la pastorale giovanile l'organizzatrice, amore, passione e vita le fila che tenevano legata la platea in un sacro silenzio per contemplare tanta bellezza, i piccoli dettagli che diventano grandi, vicini. Bellezza in quegli affreschi medievali, bellezza nella vita che traspariva dalle parole di Roberto Filippetti che parlava assorto nell'arte e nella vita che descriveva. «Ho portato qui la mia vita, se dovevo parlare solo di Giotto lo facevo da casa». È stato questo il segreto del successo della prima iniziativa organizzata dalla pastorale ( e gli organizzatori hanno promesso altri incontri). In modo serioso e serio Roberto Filippetti ha portato ogni ragazzo o adulto proprio li, in quelle pennellate dove proprio nulla è lasciato al caso, dove tutto combacia in una perfezione artistica e divina. Ogni dettaglio dei capolavori rimbalzava dallo schermo alle parole del critico e non è stato raro scorgere qualche occhio lucido tra gli astanti.
Il critico d'arte è rimasto in città fino a ieri pomeriggio e grazie a delle guide tranesi ha conosciuto la storia della città, della Cattedrale e del Castello, rimanendovi affascinato. Il professore, il cui curriculum è un tripudio di studi e collaborazioni, ha terminato il suo incontro con un "Grazie" impresso nello schermo ma è stata Trani a ringraziarlo per la magia sacra che ha inondato San Luigi. E i lunghi applausi pieni di ringraziamenti sentiti, emozionanti lo hanno dimostrato.
Giotto e la Cappella degli Scrovegni l'argomento, la pastorale giovanile l'organizzatrice, amore, passione e vita le fila che tenevano legata la platea in un sacro silenzio per contemplare tanta bellezza, i piccoli dettagli che diventano grandi, vicini. Bellezza in quegli affreschi medievali, bellezza nella vita che traspariva dalle parole di Roberto Filippetti che parlava assorto nell'arte e nella vita che descriveva. «Ho portato qui la mia vita, se dovevo parlare solo di Giotto lo facevo da casa». È stato questo il segreto del successo della prima iniziativa organizzata dalla pastorale ( e gli organizzatori hanno promesso altri incontri). In modo serioso e serio Roberto Filippetti ha portato ogni ragazzo o adulto proprio li, in quelle pennellate dove proprio nulla è lasciato al caso, dove tutto combacia in una perfezione artistica e divina. Ogni dettaglio dei capolavori rimbalzava dallo schermo alle parole del critico e non è stato raro scorgere qualche occhio lucido tra gli astanti.
Il critico d'arte è rimasto in città fino a ieri pomeriggio e grazie a delle guide tranesi ha conosciuto la storia della città, della Cattedrale e del Castello, rimanendovi affascinato. Il professore, il cui curriculum è un tripudio di studi e collaborazioni, ha terminato il suo incontro con un "Grazie" impresso nello schermo ma è stata Trani a ringraziarlo per la magia sacra che ha inondato San Luigi. E i lunghi applausi pieni di ringraziamenti sentiti, emozionanti lo hanno dimostrato.