Vita di città
«Voglio prendere il treno». Il desiderio di Donato su Canale 5
Il giovane studente tranese protagonista, con Pinuccio, di Striscia la Notizia
Trani - mercoledì 24 febbraio 2016
5.27
Da quando si è iscritto all'Università di Bari, Donato Grande, giovane studente tranese, non riesce a prendere il treno. Non è un ritardatario cronico, ha semplicemente bisogno di portare con sé la propria carrozzina. Per aiutarlo in questa impresa, è giunto a Trani persino Pinuccio, con la troupe di Striscia la Notizia di Canale 5 (qui il servizio), alla ricerca del fantomatico "treno dei desideri".
In un percorso casa-stazione già irto di difficoltà, ogni giorno Donato non riesce a giungere a destinazione, complici le due rampe di scale che lo separano dai binari da cui partono e arrivano i vagoni regionali. Anche se questi treni si fermassero sul primo binario, la situazione non cambierebbe: le porte non sono attrezzate adeguatamente per la "quattroruote" di Donato e manca l'assistenza adeguata.
Quando il famigerato Sabino, storica misteriosa spalla di Pinuccio, consiglia di chiamare il Centro Assistenza Disabili della Rete Ferroviaria Italiana, si tocca il fondo: il centralinista risponde alla richiesta di Donato con uno sconsolato «Non so che dirle». Al giovane, la magra consolazione di chiudere, microfono in mano, il collegamento.
La stazione di Trani è priva, riassumendo, di ascensori, servoscala funzionanti e assistenti che possano adeguatamente aiutare i diversamente abili. Striscia a parte, c'è ben poco da ridere.
In un percorso casa-stazione già irto di difficoltà, ogni giorno Donato non riesce a giungere a destinazione, complici le due rampe di scale che lo separano dai binari da cui partono e arrivano i vagoni regionali. Anche se questi treni si fermassero sul primo binario, la situazione non cambierebbe: le porte non sono attrezzate adeguatamente per la "quattroruote" di Donato e manca l'assistenza adeguata.
Quando il famigerato Sabino, storica misteriosa spalla di Pinuccio, consiglia di chiamare il Centro Assistenza Disabili della Rete Ferroviaria Italiana, si tocca il fondo: il centralinista risponde alla richiesta di Donato con uno sconsolato «Non so che dirle». Al giovane, la magra consolazione di chiudere, microfono in mano, il collegamento.
La stazione di Trani è priva, riassumendo, di ascensori, servoscala funzionanti e assistenti che possano adeguatamente aiutare i diversamente abili. Striscia a parte, c'è ben poco da ridere.