Politica
"Il fallimento dell'amministrazione Tarantini" per i partiti di centrosinistra
Nota dei consiglieri d'opposizione sulla situazione urbanistica
Trani - venerdì 29 luglio 2005
Comunicato dei partiti ed i consiglieri del centro sinistra di Trani: «L'approvazione di alcune Delibere in materia Urbanistica, determinerà un caos nella qualificazione del tessuto urbano, una edificazione selvaggia che impedirà la ridefinizione Urbanistica complessiva della nostra città. Non viene data, infatti, una lettura complessiva e chiara del disegno unitario della Città che vuole codesta amministrazione. Gli interventi proposti, poi, non riguardano zone di espansione. Riguardano, purtroppo, spazi originariamente previsti per migliorare la qualità della vita nei quartieri (aree verdi e destinate ai servizi). L'amministrazione Tarantini, per giustificare tale scempio, afferma che tali interventi edilizi faranno scendere i prezzi degli immobili. Nulla di piu' falso.
Gli interventi edilizi proposti non sono di Edilizia Convenzionata / Agevolata / Sovvenzionata ma di Edilizia Libera. Il prezzo di cessione degli alloggi, pertanto, sarà determinato dalla legge di mercato che attualmente, all'interno dell'abitato, si aggira sui 2500/3000 euro per mq., con esclusione dei box che vengono venduti a parte. Ci chiediamo chi ha la possibilità di poter acquistare a tali prezzi. Non si illudano, pertanto, i cittadini.
I provvedimenti urbanistici adottati sono una corsa al rialzo e non all'abbassamento dei prezzi. La Maggioranza, infatti, dopo aver approvato i Povvedimenti Urbanistici relativi all'edificazione delle zone verdi ha poi abbandonato l'Aula, facendo cadere il numero legale e non approvando le lottizzazioni. L'approvazione delle lottizzazioni, per il considerevole numero di alloggi immessi sul mercato, avrebbe calmierato i prezzi degli appartamenti.
A cosa assistiamo invece. Gli andriesi ed i barlettani vendono a Trani per tornare ad Andria dove i prezzi, grazie agli interventi in zona di espansione di Edilizia Convenzionata, sono di molto inferiori rispetto a Trani. Gli stessi tranesi stanno acquistando a Corato, a prezzi notevolmente più bassi rispetto a noi, trasferendo così il domicilio. Tra qualche anno, pertanto, Trani non sarà più considerata Città ad alta tensione abitativa (la vecchia dicitura parlava di alta densità abitativa) e con la sua esclusione, perderemo gli incentivi economici da parte del Governo Centrale e dalla Regione Puglia.
Si pone, oltretutto, un problema etico; la palese discriminazione tra i proprietari (vecchi e nuovi) delle zone verdi " caducate" ed i proprietari (vecchi e nuovi) delle aree edificabili che avendo presentato i Piani di Lottizzazione, non hanno avuto risposta dall'Amministrazione né in senso positivo che negativo. Prima di consentire l'edificabilità delle zone verdi "caducate", peraltro, si doveva informare l'opinione pubblica, i proprietari delle aree edificabili (ma sono ancora tali?), gli imprenditori che aspettano pazientemente da tempo la tanto attesa risposta da parte della Amministrazione Comunale. Ecco, quindi, il completo fallimento di questa amministrazione.
Non è corretto illudere la collettività, creando false aspettative per poi abbandonare l'aula del C.C., facendo cadere il numero legale e sciogliendo, così, l'Assemblea come è avvenuto prima di discutere delle delibere sulle lottizzazioni.
I cittadini, i proprietari dei suoli, gli imprenditori da chi avranno risposta? »I partiti ed i consiglieri del centro sinistra di Trani
Gli interventi edilizi proposti non sono di Edilizia Convenzionata / Agevolata / Sovvenzionata ma di Edilizia Libera. Il prezzo di cessione degli alloggi, pertanto, sarà determinato dalla legge di mercato che attualmente, all'interno dell'abitato, si aggira sui 2500/3000 euro per mq., con esclusione dei box che vengono venduti a parte. Ci chiediamo chi ha la possibilità di poter acquistare a tali prezzi. Non si illudano, pertanto, i cittadini.
I provvedimenti urbanistici adottati sono una corsa al rialzo e non all'abbassamento dei prezzi. La Maggioranza, infatti, dopo aver approvato i Povvedimenti Urbanistici relativi all'edificazione delle zone verdi ha poi abbandonato l'Aula, facendo cadere il numero legale e non approvando le lottizzazioni. L'approvazione delle lottizzazioni, per il considerevole numero di alloggi immessi sul mercato, avrebbe calmierato i prezzi degli appartamenti.
A cosa assistiamo invece. Gli andriesi ed i barlettani vendono a Trani per tornare ad Andria dove i prezzi, grazie agli interventi in zona di espansione di Edilizia Convenzionata, sono di molto inferiori rispetto a Trani. Gli stessi tranesi stanno acquistando a Corato, a prezzi notevolmente più bassi rispetto a noi, trasferendo così il domicilio. Tra qualche anno, pertanto, Trani non sarà più considerata Città ad alta tensione abitativa (la vecchia dicitura parlava di alta densità abitativa) e con la sua esclusione, perderemo gli incentivi economici da parte del Governo Centrale e dalla Regione Puglia.
Si pone, oltretutto, un problema etico; la palese discriminazione tra i proprietari (vecchi e nuovi) delle zone verdi " caducate" ed i proprietari (vecchi e nuovi) delle aree edificabili che avendo presentato i Piani di Lottizzazione, non hanno avuto risposta dall'Amministrazione né in senso positivo che negativo. Prima di consentire l'edificabilità delle zone verdi "caducate", peraltro, si doveva informare l'opinione pubblica, i proprietari delle aree edificabili (ma sono ancora tali?), gli imprenditori che aspettano pazientemente da tempo la tanto attesa risposta da parte della Amministrazione Comunale. Ecco, quindi, il completo fallimento di questa amministrazione.
Non è corretto illudere la collettività, creando false aspettative per poi abbandonare l'aula del C.C., facendo cadere il numero legale e sciogliendo, così, l'Assemblea come è avvenuto prima di discutere delle delibere sulle lottizzazioni.
I cittadini, i proprietari dei suoli, gli imprenditori da chi avranno risposta? »I partiti ed i consiglieri del centro sinistra di Trani