
Vita di città
Il laboratorio Di Liddo ha riottenuto l'accreditamento
L'autorizzazione era stata sospesa dalla Regione nel 2009. Possibile erogare prestazioni in convenzione con la Asl Bat
Trani - martedì 24 gennaio 2012
15.37
Il laboratorio di analisi bio-chimico ormonali Di Liddo di Trani potrà tornare a fornire prestazioni sanitarie ambulatoriali in regime di convenzione con la Asl Bat. Lo ha stabilito la Regione Puglia che ha determinato la revoca della sospensione temporanea dell'accreditamento (avvenuta nel 2009) ed ha conferito nuovamente l'accreditamento istituzionale al laboratorio.
Come si ricorderà, nel 2008, nel corso di alcune verifiche da parte del dipartimento di prevenzione della Asl Bat, al laboratorio tranese furono contestate gravi violazioni, carenze ed irregolarità in conseguenza delle quali i Nas di Bari avevano posto sotto sequestro il laboratorio e chiesto ed ottenuto l'immediata sospensione dell'autorizzazione.
Nel frattempo, ad aprile del 2009, il direttore del servizio di igiene della Asl Bat aveva comunicato la verifica, dietro apposita richiesta del Comune di Trani, dell'avvenuta rimozione delle carenze riscontrate. Il legale rappresentante del laboratorio aveva così presentato un nuovo ricorso al Tar che ha accolto l'istanza di sospensione dell'atto dirigenziale. A maggio del 2010 il laboratorio ha prodotto formale istanza di accesso alla fase di accreditamento, confortata dalla sentenza emessa dal tribunale di Trani a luglio del 2011 con cui gli imputati sono stati assolti dai reati loro ascritti perché «il fatto non sussiste».
Come si ricorderà, nel 2008, nel corso di alcune verifiche da parte del dipartimento di prevenzione della Asl Bat, al laboratorio tranese furono contestate gravi violazioni, carenze ed irregolarità in conseguenza delle quali i Nas di Bari avevano posto sotto sequestro il laboratorio e chiesto ed ottenuto l'immediata sospensione dell'autorizzazione.
Nel frattempo, ad aprile del 2009, il direttore del servizio di igiene della Asl Bat aveva comunicato la verifica, dietro apposita richiesta del Comune di Trani, dell'avvenuta rimozione delle carenze riscontrate. Il legale rappresentante del laboratorio aveva così presentato un nuovo ricorso al Tar che ha accolto l'istanza di sospensione dell'atto dirigenziale. A maggio del 2010 il laboratorio ha prodotto formale istanza di accesso alla fase di accreditamento, confortata dalla sentenza emessa dal tribunale di Trani a luglio del 2011 con cui gli imputati sono stati assolti dai reati loro ascritti perché «il fatto non sussiste».
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