Sanità
Il M5S Puglia visita il Cpt di Trani: «Un'eccellenza che va valorizzata e replicata»
Ma aggiunge: «La Giunta Emiliano ha solo chiuso ospedali e tagliato indiscriminatamente posti letto»
Trani - venerdì 3 gennaio 2020
7.52
Il Centro Polifunzionale Territoriale di Trani è un'eccellenza che va valorizzata e replicata, per poter dare ai pugliesi assistenza territoriale, migliore qualità della vita e abbattimento dei costi. L'esempio concreto di potenziamento della sanità territoriale, previsto nel DM 70 quasi del tutto inattuato dalla Giunta Emiliano, che invece ha solo chiuso ospedali e tagliato indiscriminatamente posti letto, in nome di nuovi nosocomi che non si sa se e quando vedranno la luce.
Con Antonella Laricchia ho visitato il CPT di Trani, nato nel 2014 nell'ex ospedale della città. All'interno della struttura prestano servizio 10 medici di base, 8 infermieri e 10 collaboratori in cooperativa. Vengono garantite prestazioni medico-infermieristiche, di diagnostica, terapie, medicazioni e assistenza domiciliare.
Questa esperienza, avviata e basata perlopiù sulla buona volontà del personale, ha già dimostrato, numeri alla mano, di poter far risparmiare alla ASL circa 900mila euro (l'anno) in spesa farmaceutica.
In questo contesto, con gli infermieri, gli uffici segreteria e un archivio preciso sullo storico dei pazienti, si abbattono i codici bianchi nei pronto soccorso ma, cosa più importante, è possibile gestire in maniera più efficiente e mirata i pazienti con criticità maggiori. Questa realtà sposa perfettamente la nostra visione di sanità, che i cittadini meritano e di cui parlavamo già 5 anni fa. Una medicina territoriale che funziona migliora la qualità della vita, riduce l'ospedalizzazione, di conseguenza i costi, e dà la possibilità a cittadini di scegliere liberamente se rivolgersi alla sanità privata.
Una scelta al momento obbligata, viste le lunghe liste d'attesa, per poter eseguire anche una semplice visita, un altro risultato di Emiliano assessore alla Sanità e della inutile legge regionale per il contrasto alle liste d'attesa.
Laricchia e Di Bari,
consigliere M5S
Con Antonella Laricchia ho visitato il CPT di Trani, nato nel 2014 nell'ex ospedale della città. All'interno della struttura prestano servizio 10 medici di base, 8 infermieri e 10 collaboratori in cooperativa. Vengono garantite prestazioni medico-infermieristiche, di diagnostica, terapie, medicazioni e assistenza domiciliare.
Questa esperienza, avviata e basata perlopiù sulla buona volontà del personale, ha già dimostrato, numeri alla mano, di poter far risparmiare alla ASL circa 900mila euro (l'anno) in spesa farmaceutica.
In questo contesto, con gli infermieri, gli uffici segreteria e un archivio preciso sullo storico dei pazienti, si abbattono i codici bianchi nei pronto soccorso ma, cosa più importante, è possibile gestire in maniera più efficiente e mirata i pazienti con criticità maggiori. Questa realtà sposa perfettamente la nostra visione di sanità, che i cittadini meritano e di cui parlavamo già 5 anni fa. Una medicina territoriale che funziona migliora la qualità della vita, riduce l'ospedalizzazione, di conseguenza i costi, e dà la possibilità a cittadini di scegliere liberamente se rivolgersi alla sanità privata.
Una scelta al momento obbligata, viste le lunghe liste d'attesa, per poter eseguire anche una semplice visita, un altro risultato di Emiliano assessore alla Sanità e della inutile legge regionale per il contrasto alle liste d'attesa.
Laricchia e Di Bari,
consigliere M5S