Eventi e cultura
Il mare nelle amare derive di Giuseppe Nigretti: la raccolta di versi del poeta tranese
Il volume saraà presentato questa sera alle 19 a Luna di Sabbia
Trani - domenica 16 aprile 2023
14.54
C'è il profumo del mare, quello di Trani in particolare, nella raccolta di poesie di Giuseppe Nigretti: tranese, classe '52, Nigretti da anni si è trasferito a Padova dove ha insegnato Storia dell'Arte nelle scuole superiori.
E' un artista. E' un poeta: e questa sera alle 19 presenta il suo volume dal titolo "Per amare derive" nella libreria Luna di Sabbia (via Mario Pagano): "La poesia è il sangue della parola che sgorga dal taglio della voce" dice Nigretti già in copertina.
"Il mare omerico è l'orizzonte poetico di Giuseppe Nigretti, che ne coglie gli opposti: vita e morte, illusione e delusione, attesa e compimento, in un continuo perdersi e ritrovarsi: perché "il mare è il tuo specchio" (Baudelaire). L'incrocio di analogie e contrasti è anche nel titolo, dove la parola amare ha in sé la doppia lettura di aggettivo e di verbo, mentre la preposizione per è l'andare, il topos del viaggio, dell'esilio, del naufragio. Ne esce una semantica delle derive come piacere e dolore, che investe l'essenza umana, verso il freddo dell'assenza; dove il vissuto fra parvenze e miraggi, fra scorie e memorie, va a significare simbolicamente ogni condizione umana, che non cessa di interrogare il destino, nelle derive sconfinate della poetica voce".
E' un artista. E' un poeta: e questa sera alle 19 presenta il suo volume dal titolo "Per amare derive" nella libreria Luna di Sabbia (via Mario Pagano): "La poesia è il sangue della parola che sgorga dal taglio della voce" dice Nigretti già in copertina.
"Il mare omerico è l'orizzonte poetico di Giuseppe Nigretti, che ne coglie gli opposti: vita e morte, illusione e delusione, attesa e compimento, in un continuo perdersi e ritrovarsi: perché "il mare è il tuo specchio" (Baudelaire). L'incrocio di analogie e contrasti è anche nel titolo, dove la parola amare ha in sé la doppia lettura di aggettivo e di verbo, mentre la preposizione per è l'andare, il topos del viaggio, dell'esilio, del naufragio. Ne esce una semantica delle derive come piacere e dolore, che investe l'essenza umana, verso il freddo dell'assenza; dove il vissuto fra parvenze e miraggi, fra scorie e memorie, va a significare simbolicamente ogni condizione umana, che non cessa di interrogare il destino, nelle derive sconfinate della poetica voce".