Eventi e cultura
«Il meridione? Un fallimento. Bonificarlo? Impossibile»
Sergio Rubini si confessa ai Dialoghi di Trani. Da giovane il regista e attore ha lasciato la sua terra per affermarsi a Roma
Trani - sabato 11 giugno 2011
Ospite della decima edizione de I Dialoghi di Trani, Sergio Rubini, regista e attore di Grumo Appula, ha raccontato dei cambiamenti riscontrati nel mondo del cinema, dal suo incontro con Fellini ad oggi. E' polemico sul panorama cinematografico odierno, in crisi di contenuti: «Quando ho cominciato c'erano Fellini, Matroianni, Scola, e dicevano che il cinema fosse in crisi. Quest'anno invece il botteghino italiano ha superato quello americano. Avrei preferito, però, avere un cinema in crisi. Dovremmo smetterla di guardare il numero di biglietti strappati e cercare i contenuti».
La commedia ha soppiantato il cinema d'autore, chi segue i film ha un'età tra i 15 e 25 anni e preferisce i multisala. Le motivazioni di questo fenomeno sono molto chiare: «Le regole sono dettate dal mercato della tv, e che qualità si potrebbe avere in un paese dove l'unica fiction pensabile è I Cesaroni?».
Il regista non dimentica le sue origini e sul Sud dice: «Non mi piace l'idea stereotipata che è stata fatta in Benvenuti al Sud. Ho un'idea molto tragica del meridione: bonificarlo è impossibile».
Da giovane Rubini ha lasciato la sua terra per affermarsi a Roma. Gli chiediamo che pensa di questa nuova migrazione di giovani: «Chi parte oggi non lo fa per cercare un lavoro in campo artistico, che in Puglia si può trovare, ma un lavoro normale. Abbiamo fallito».
La commedia ha soppiantato il cinema d'autore, chi segue i film ha un'età tra i 15 e 25 anni e preferisce i multisala. Le motivazioni di questo fenomeno sono molto chiare: «Le regole sono dettate dal mercato della tv, e che qualità si potrebbe avere in un paese dove l'unica fiction pensabile è I Cesaroni?».
Il regista non dimentica le sue origini e sul Sud dice: «Non mi piace l'idea stereotipata che è stata fatta in Benvenuti al Sud. Ho un'idea molto tragica del meridione: bonificarlo è impossibile».
Da giovane Rubini ha lasciato la sua terra per affermarsi a Roma. Gli chiediamo che pensa di questa nuova migrazione di giovani: «Chi parte oggi non lo fa per cercare un lavoro in campo artistico, che in Puglia si può trovare, ma un lavoro normale. Abbiamo fallito».