Vita di città

Il Moscato reale protagonista al Salone del Gusto di Torino

Caffarella «Trani non è stata ferma in questi anni»

L'ambasciatore di Trani al Salone del Gusto 2008 ha fatto centro: il Moscato Reale, il piu' antico e nobile vino di Puglia, ha ben rappresentato attraverso una miriade di possibili abbinamenti gastronomici, le straordinarie qualità di questo straordinario vino, apprezzato a fine pasto con la pasticceria secca ed i dolci di pasta di mandorle, straordinario con gli abbinamenti dei formaggi delle altre Cittaslow (parmigiano, grana, gorgonzola), una assoluta primizia, poi, nell'abbinamento con un presidio slow food siciliano che tutela il cefalo mediterraneo affumicato, ardito, infine nell'abbinamento internazionale proposto con salmone scozzese e ostriche francesi da Franco Di Filippo, produttore di un Moscato Reale presente al Salone. Di Filippo non nasconde la sua soddisfazione per una manifestazione in cui dice «è stata premiata l'eccellenza anche nella promozione di un prodotto realizzato con i canoni tradizionali. Tanto interesse, soprattutto da visitatori e operatori esteri e numerosi contatti da sviluppare. Il Moscato ha dimostrato di avere mercato». Il resto lo ha fatto la visibilità assicurata a Trani da Cittàslow, che ha dedicato alla città un intero stand per tutta la manifestazione (visitato tra gi altri dal patron di Slow Food Carlin Petrini) e dalla Regione Puglia, che con l'Assessorato all'agricoltura, d'intesa con Slow Food Puglia, ha inteso promuovere al Salone del Gusto, le 3 cittaslow di Puglia, Trani, Cisternino ed Orsara, riconoscendo a Trani, la primogenitura pugliese dell'iniziativa istituzionale. Per il Comune di Trani, delegato dal Sindaco, ha partecipato il Cons. Franco Caffarella, che nel 2001 fu il promotore della adesione a Cittaslow.


Per lui un momento istituzionale di confronto con i rappresentanti delle altre cittàslow pugliesi, per mettere in rete esperienze ed iniziative, unitamente ad un rinnovato interesse alla partecipazione di Trani a veri e propri "eventi" enogastronomici ormai affermati. Nello stand della Regione Puglia, due laboratori del gusto sul Moscato dal titolo "Un matrimonio Regale: Sua Maestà il Moscato di Trani e la Mandorla, Regina della pasticceria regionale" hanno esaltato l'abbinamento classico con quello che è un Presidio Slow Food della Puglia molto apprezzato: la mandorla di Toritto.

Dinanzi ad una platea sempre numerosa ed attenta, sullo sfondo delle immagini di Trani del documentario sulla città realizzato da Luciano Zitoli, si sono confrontati sulle qualità del Moscato di Trani nei suoi svariati abbinamenti il Coordinatore Slow Food per i vini della Puglia, Duccio Armenio, l'Avv. Emilia D'Urso a cui si deve la riscoprta e la valorizzazione della mandorla pugliese di Toritto,ora Presidio Slow Food, il giornalista Antonio Muci ed il Cons. Franco Caffarella.

Nel suo saluto, Caffarella dop aver ringraziato Slow Food Puglia, nella persona del presidente Michele Bruno, per l'attenzionE che ha riservato con la Regione ed Unioncamere alla presenza di Trani, ha ricordato la tappe di Trani cittaslow, non solo valorizzazione delle tipicità, ma anche attenzione alle tematiche della qualità della vita.

«Trani non è stata ferma in questi anni. Il recupero della costa, con nuovi lidi pubblici già realizzati ed altri in fase di completamento, la scelta di avviare una grande isola pedonale con bus navetta in aree di scambio, la pista ciclabile, l'adesione al progetto di bike-sharing, l'apertura al pubblico di monumenti e chiese per una fruizione turistica, rappresentano in modo tangibile la scelta di far vivere la città in senso slow ai tranesi e ai numerosi turisti.

L'apertura a tutte le culture e religioni di una Città che eleva un Tempio che tutti ci invidiano alla cristianità per il suo San Nicolino, ma restituisce la Sinagoga agi Ebrei, assegna una Chiesa ai Greco-Ortodossi, ed è attenta anche alla integrazione della grande comunità musulmana, - ha affermato Caffarella, rappresentano al meglio l'essenza di una città ospitale che resta uno scrigno da scoprire.»
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