Speciale
Il Natale, il cibo e la bilancia
I consigli del biologo Giuseppe Labianca
Trani - martedì 29 dicembre 2020
Uno dei regali che la maggior parte delle persone non vorrebbero dopo le feste è sicuramente vedere l'ago della bilancia spostarsi su un numero superiore, ma questo si può evitare, ora vediamo come. Molte persone, soprattutto se sotto regime alimentare, aspettano i anto famosi giorni di sgarro, per poter accedere ai cibi proibiti o semplicemente smettere di controllare ciò che hanno nel piatto. In linea generale chi è a dieta tende ad evitare i cibi pro - infiammatori e ciò determina una suscettibilità aumentata al gonfiore addominale, alla difficoltà digestiva, al reflusso gastroesofageo ed anche ai numeri più alti sulla bilancia, nel momento in cui si accede al buffet natalizio.
Un primo consiglio che vi offro è quello di non sentirvi in colpa, siete umani, ed è giusto che vi sentiate appagati da qualcosa che vi piace mangiare, oltre che, dal punto di vista metabolico, questo aumento calorico permetterà di avere un picco del metabolismo che lo farà rimanere vigile ed attivo. Il secondo consiglio è questo: "NON PESATEVI"!
Perché volete farvi del male da soli? Nel momento in cui mangiate alimenti pro – infiammatori (prodotti da forno, cibi ricchi di grassi, cibi ricchi di glutine e caseina…etc.) avviene l'attivazione del processo infiammatorio che per prima cosa determina un aumento dei volumi di acqua extracellulare in concomitanza all'aumento del sodio introdotto. Quindi è normale che dopo 2 giorni di "Al mio via scatenate l'inferno" ci saranno quei famosi 1-2 kg in più, tranquilli non è grasso.
Un secondo consiglio è quello di considerare per il giorno dopo l'abbuffata di Natale un digiuno intermittente, ovviamente per i soggetti sani, sia dal punto di vista fisico che psicologico; in sostanza potreste saltare un pasto della giornata successiva. Ciò non determinerà grandi variazioni di peso, ma servirà ad abbassare il tenore infiammatorio e scaricare l'acqua extracellulare, ridurre i sintomi passeggeri dovuti all'abbuffata e anche farvi sentire meno in colpa.
Detto questo ci vediamo alla befana e buone feste.
Un primo consiglio che vi offro è quello di non sentirvi in colpa, siete umani, ed è giusto che vi sentiate appagati da qualcosa che vi piace mangiare, oltre che, dal punto di vista metabolico, questo aumento calorico permetterà di avere un picco del metabolismo che lo farà rimanere vigile ed attivo. Il secondo consiglio è questo: "NON PESATEVI"!
Perché volete farvi del male da soli? Nel momento in cui mangiate alimenti pro – infiammatori (prodotti da forno, cibi ricchi di grassi, cibi ricchi di glutine e caseina…etc.) avviene l'attivazione del processo infiammatorio che per prima cosa determina un aumento dei volumi di acqua extracellulare in concomitanza all'aumento del sodio introdotto. Quindi è normale che dopo 2 giorni di "Al mio via scatenate l'inferno" ci saranno quei famosi 1-2 kg in più, tranquilli non è grasso.
Un secondo consiglio è quello di considerare per il giorno dopo l'abbuffata di Natale un digiuno intermittente, ovviamente per i soggetti sani, sia dal punto di vista fisico che psicologico; in sostanza potreste saltare un pasto della giornata successiva. Ciò non determinerà grandi variazioni di peso, ma servirà ad abbassare il tenore infiammatorio e scaricare l'acqua extracellulare, ridurre i sintomi passeggeri dovuti all'abbuffata e anche farvi sentire meno in colpa.
Detto questo ci vediamo alla befana e buone feste.