Il PD di Trani sull'occuopazione di suolo pubblico

«Demagogiche e inadeguate alla soluzione del problema appaiono ai cittadini le comunicazioni dell'assessore D'Ambrosio in risposta alle motivate e circostanziate obiezioni sollevate da operatori del settore commerciale e associazioni di categoria, prima e dopo l'approvazione del Regolamento sulla occupazione del suolo pubblico a Trani, costituente ennesima beffa giocata contro i gestori di pubblici esercizi commerciali.
Il documento, approvato da una amministrazione inefficiente, è stato spacciato, come la panacea di tutti i mali che affliggono il settore; in realtà, come rilevato ed evidenziato da alcuni esperti in materia, fretta e scarsa ponderazione hanno indotto i responsabili del settore commercio a copiare il regolamento del Comune di Torino, apportandovi qualche maldestra variante, confezionando, così, un regolamento inadeguato al contesto urbano di Trani. Per non dire che la disciplina, lungi dall'agevolare gli imprenditori del settore, pone tali e tanti divieti e vincoli, da rendere oltremodo difficoltoso (per non dire impossibile) investire per incrementare la propria attività, con inevitabili ricadute negative su tutto il circuito economico-commerciale.
Davanti alle comprensibili, e prevedibili, ire e contestazioni dei ristoratori, quando si sono accorti dell'ennesima incongruenza della giunta Tarantini, questa (come si apprende dagli organi di informazione) s'impegna in quattro e quattr'otto a emanare un provvedimento di Giunta, cui dovrebbe seguire un'ordinanza del Sindaco: l'Amministrazione Comunale, insomma, ha aggirato gli impedimenti insiti nel proprio regolamento (e che rendevano impossibile ai ristoratori del porto la propria attività), eliminando detti impedimenti, ovvero pedonalizzando parte della zona porto.
È evidente che un simile agire denuncia la consapevolezza della giunta che il regolamento partorito è approssimativo e, comunque, manca di coordinamento col piano del traffico e con un collegato piano di parcheggi, che ancora non vedono la luce, dopo 5 anni di governo Tarantini. Più saggia e oculata amministrazione avrebbe dovuto indurre la giunta, o quantomeno l'assessore delegato ad aprire un tavolo di concertazione vera e concreta con tutte le forze sociali ed economiche della città; a dare ascolto alle forze di minoranza, che già in Consiglio comunale avevano sollevato dubbi e perplessità che furono liquidati, invece, con sufficienza.

Ai nostri Amministratori, da ultimo così presi dall'ansia del FARE, preme far presente che la forza dei numeri non è garanzia di buona e sana amministrazione; tant'è che i risultati delle prove muscolari li stanno patendo tutti i cittadini tranesi. Per non dire che hanno ricevuto l'attenzione della Magistratura e della Sopraintendenza; e ci auguriamo che questo non debba più accadere. Auspichiamo che per il futuro, fermi i ruoli e le funzioni rispettive, la destra governante pro-tempore voglia dismettere i toni arroganti e le polemiche personali, e, con più umiltà, prestare attenzione alle osservazioni, agli imput, alle istanze che provengono anche dalle forze di minoranza, il cui unico obiettivo è quello di esercitare un'opposizione propositiva e costruttiva, a vantaggio della città.
Il PD di Trani, certo guarda con attenzione la soluzione, seppur tampone e di emergenza, trovata per i ristoratori del porto; tuttavia, perché nessuno possa pensare che si sia trattato di provvedimenti clientelari, di favore verso pochi, il PD auspica che soluzioni in favore della generalità degli operatori del settore possano essere trovate e date in sede di immediata riscrittura del regolamento.»

Gaetano Attivissimo
Segretario del PD