Eventi e cultura
"Il Pellegrinaggio in Puglia tra tarda Antichità e Medioevo"
Frammenti di Pensiero, nuovo appuntamento sabato 17 maggio
Trani - giovedì 15 maggio 2008
Nuovo appuntamento con "Frammenti di Pensiero", il progetto promosso dall'Assessorato alla Cultura di Trani in collaborazione con le associazioni culturali operanti sul territorio per promuovere, con cadenza periodica, incontri pubblici con relazioni e dibattiti su tematiche d'interesse generale relative al costume, alla letteratura, alla storia, all'attualità ed altro, ovvero d'interesse storico-locale con riguardo a vicende e personaggi che hanno dato lustro alla Città di Trani.
Sabato 17 Maggio, alle 19.30 presso la chiesa di Ognissanti, il Centro Studi Templari "San Bernardo di Clairvaux", la Società di Storia Patria per la Puglia e l'associazione "Obiettivo Trani" terranno una conferenza sul tema "Il Pellegrinaggio in Puglia tra tarda Antichità e Medioevo".
Relatore: Prof. Giorgio Otranto - Ordinario di Storia del Cristianesimo antico. Interverrà l'assessore alla cultura Prof. Andrea Lovato.
Quello del "Pellegrinaggio" è uno dei grandi temi del Medioevo, che vide impegnati molti, nella ricerca del "Sacro" attraverso quest'esperienza che fu solitaria e collettiva: specchio dell'incessante ricerca di Dio da parte dell'uomo. Turbe di Pellegrini, percorrevano così le contrade di Francia, Italia e Spagna, alla volta dei grandi Santuari dell'epoca, in cui il credente poteva toccare anche con mano – nel senso fisico del termine – ciò che diveniva il fine ultimo del viaggio: il corpo del Santo cui richiedere la potente intercessione,; la preziosa reliquia, il cui "potere" spalancava le Porte del Cielo; l'espiazione di una pena o lo scioglimento di un voto.
Tre erano i pellegrinaggi più importanti nel Medioevo: la visita al sepolcro di Pietro, Principe degli Apostoli, a Roma; il Cammino di Santiago, che conduceva a Compostella, in Galizia, sulla tomba di san Giacomo; e Gerusalemme, col Santo Sepolcro, e gli altri luoghi Santi che videro svolgersi la vicenda umana di Gesù di Nazareth. La Penisola italiana era fortemente interessata da questi movimenti che si articolavano lungo la dorsale della "Via Francigena", la più importante arteria viaria che dai valichi del Moncenisio e del Monginevro (e non solo) conduceva a Roma e da Roma alle coste della Puglia dove i pellegrini si imbarcavano alla volta di Gerusalemme.
Il racconto più antico che descrive la Via Francigena o Iter Sancti Petri è quello dell'Arcivescovo di Canterbury Sigerico, recatosi a Roma nel 990 per ricevere il "pallio" e la benedizione papale. Da Roma il collegamento con i porti Pugliesi seguiva le direttrici offerte dal sistema delle Vie Consolari romane: la Via Appia conduceva a Capua dove iniziava il prolungamento che, attraverso Benevento, Eclano e Venosa, giungeva a Taranto e proseguiva per Brindisi. La nostra Regione fu quindi sempre attraversata da flussi di pellegrini che predilissero anche la così detta "Via Micaelica" o "Via Sacra Longobardorum" che iniziava all'imboccatura della Valle di Stignano, lungo le pendici occidentali del Gargano e aveva come tappa obbligata il Santuario dell'Arcangelo Michele a Monte Sant'Angelo. Di lì, poi scendeva verso San Leonardo e i porti della costa.
Giorgio Otranto, nato nel 1940 a Corigliano Calabro (Cosenza), è professore ordinario di Storia del cristianesimo e delle chiese presso la Facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Bari. Dal 1979 al 1993 è stato Direttore dell'Istituto di studi classici e cristiani (già di Letteratura cristiana antica). Dal 1983 al 1989 è stato Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Pedagogia – Facoltà di Magistero – Università di Bari. Dal 1986 è Direttore della rivista Vetera Christianorum, organo scientifico del Dipartimento di Studi classici e cristiani e dirige collane editoriali di storia e archeologia (Scavi e ricerche, Prometeo, Bibliotheca Michaelica). Dal 1990 al 1997 è stato Presidente dell'IRRSAE Puglia (Istituto Regionale di Ricerca, Sperimentazione e Aggiornamento Educativi). Dal 1991 al 1997 è stato Coordinatore nazionale dei Presidenti di IRRSAE, CEDE (Centro Europeo Dell'Educazione) e BDP (Biblioteca di Documentazione Pedagogica). Dal 1995 al 2002 è stato Direttore del "Centro di studi micaelici e garganici", da lui fondato, istituito dall'Università di Bari e dal Comune di Monte Sant'Angelo come sede staccata del Dipartimento di studi classici e cristiani. Nel triennio 1997-2000 è stato Pro-Rettore dell'Università degli Studi di Bari. Dal 1 novembre 2002 è Direttore del Dipartimento di studi classici e cristiani dell'Università degli Studi di Bari. È socio fondatore dell'Associazione Internazionale per le Ricerche sui Santuari con sede presso la Biblioteca "Erik Peterson" dell'Università degli Studi di Torino. È membro ordinario dell'Accademia Pugliese delle Scienze, della Società di Storia Patria per la Puglia; dell'Associazione Biblica Italiana, dell'Associazione di Studi Tardoantichi; dell'Associazione Italiana per lo Studio dei Santi, dei Culti e dell'Agiografia Dal novembre 2007 è Presidente della "Consulta universitaria per la storia del Cristianesimo e delle Chiese" (C.U.S.C.C.). Parallelamente al lavoro di ricerca e a suo naturale completamento svolge un'intensa opera di divulgazione scientifica e di promozione culturale della realtà pugliese. In tale direzione ha coordinato e condotto a termine, per conto dell'Assessorato alla Cultura della Regione, un progetto di ricerca pluriennale sulla Puglia tra tarda antichità e altomedioevo. Nell'ottobre del 1991, in qualità di Visiting Professor, ha tenuto un ciclo di conferenze negli USA sull'interpretazione dell'arte cristiana antica e sul sacerdozio femminile dell'antichità nelle Università di Madison, Minneapolis, Chicago, Washington, Boston. Dal 1997 tiene annualmente seminari in Argentina, nelle Università statali di Buenos Aires, Mar del Plata, Rosario, Concepciòn del Uruguay e Comodoro Rivadavia. La sua produzione scientifica comprende libri e articoli che trattano i diversi aspetti della storia del cristianesimo antico e altomedievale. Contributi di sicura originalità Otranto ha dato nell'approfondimento della esegesi biblica dei Padri dei primi tre secoli, in particolare di Giustino e di Tertulliano. Sulla base di una penetrante analisi della interpretazione biblica degli autori cristiani antichi, anche alla luce di materiale documentario di diversa natura e provenienza, egli ricostruisce la vita interna delle comunità cristiane, la loro organizzazione, i loro rapporti con la realtà circostante. In ambito storico-agiografico ha curato approfondite indagini sulle origini del culto di S. Michele sul Gargano e sulla sua diffusione in Occidente. L'analisi di testi agiografici, epigrafici, liturgici, documentari e letterari di età altomedievali gli ha consentito di ricostruire il passaggio dai culti pagani (Calcante e Podalirio) al cristianesimo, la storia dei rapporti intercorsi tra i Longobardi di Benevento e il santuario garganico tra VII e XI secolo, il formarsi di una tipologia di santuario micaelico, l'esportazione di tale modello nell'Italia e nell'Europa medievali. Un altro filone della sua produzione scientifica è incentrato sull'approfondimento dell'iconografia cristiana delle origini, ambito nel quale Otranto ha conseguito interessanti risultati, suggerendo nuove interpretazioni in merito alla raffigurazione di alcune scene bibliche e di alcuni personaggi, e prospettando nuove ipotesi in merito alla vexata quaestio dell'origine dell'arte cristiana.
Sabato 17 Maggio, alle 19.30 presso la chiesa di Ognissanti, il Centro Studi Templari "San Bernardo di Clairvaux", la Società di Storia Patria per la Puglia e l'associazione "Obiettivo Trani" terranno una conferenza sul tema "Il Pellegrinaggio in Puglia tra tarda Antichità e Medioevo".
Relatore: Prof. Giorgio Otranto - Ordinario di Storia del Cristianesimo antico. Interverrà l'assessore alla cultura Prof. Andrea Lovato.
Quello del "Pellegrinaggio" è uno dei grandi temi del Medioevo, che vide impegnati molti, nella ricerca del "Sacro" attraverso quest'esperienza che fu solitaria e collettiva: specchio dell'incessante ricerca di Dio da parte dell'uomo. Turbe di Pellegrini, percorrevano così le contrade di Francia, Italia e Spagna, alla volta dei grandi Santuari dell'epoca, in cui il credente poteva toccare anche con mano – nel senso fisico del termine – ciò che diveniva il fine ultimo del viaggio: il corpo del Santo cui richiedere la potente intercessione,; la preziosa reliquia, il cui "potere" spalancava le Porte del Cielo; l'espiazione di una pena o lo scioglimento di un voto.
Tre erano i pellegrinaggi più importanti nel Medioevo: la visita al sepolcro di Pietro, Principe degli Apostoli, a Roma; il Cammino di Santiago, che conduceva a Compostella, in Galizia, sulla tomba di san Giacomo; e Gerusalemme, col Santo Sepolcro, e gli altri luoghi Santi che videro svolgersi la vicenda umana di Gesù di Nazareth. La Penisola italiana era fortemente interessata da questi movimenti che si articolavano lungo la dorsale della "Via Francigena", la più importante arteria viaria che dai valichi del Moncenisio e del Monginevro (e non solo) conduceva a Roma e da Roma alle coste della Puglia dove i pellegrini si imbarcavano alla volta di Gerusalemme.
Il racconto più antico che descrive la Via Francigena o Iter Sancti Petri è quello dell'Arcivescovo di Canterbury Sigerico, recatosi a Roma nel 990 per ricevere il "pallio" e la benedizione papale. Da Roma il collegamento con i porti Pugliesi seguiva le direttrici offerte dal sistema delle Vie Consolari romane: la Via Appia conduceva a Capua dove iniziava il prolungamento che, attraverso Benevento, Eclano e Venosa, giungeva a Taranto e proseguiva per Brindisi. La nostra Regione fu quindi sempre attraversata da flussi di pellegrini che predilissero anche la così detta "Via Micaelica" o "Via Sacra Longobardorum" che iniziava all'imboccatura della Valle di Stignano, lungo le pendici occidentali del Gargano e aveva come tappa obbligata il Santuario dell'Arcangelo Michele a Monte Sant'Angelo. Di lì, poi scendeva verso San Leonardo e i porti della costa.
Giorgio Otranto, nato nel 1940 a Corigliano Calabro (Cosenza), è professore ordinario di Storia del cristianesimo e delle chiese presso la Facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Bari. Dal 1979 al 1993 è stato Direttore dell'Istituto di studi classici e cristiani (già di Letteratura cristiana antica). Dal 1983 al 1989 è stato Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Pedagogia – Facoltà di Magistero – Università di Bari. Dal 1986 è Direttore della rivista Vetera Christianorum, organo scientifico del Dipartimento di Studi classici e cristiani e dirige collane editoriali di storia e archeologia (Scavi e ricerche, Prometeo, Bibliotheca Michaelica). Dal 1990 al 1997 è stato Presidente dell'IRRSAE Puglia (Istituto Regionale di Ricerca, Sperimentazione e Aggiornamento Educativi). Dal 1991 al 1997 è stato Coordinatore nazionale dei Presidenti di IRRSAE, CEDE (Centro Europeo Dell'Educazione) e BDP (Biblioteca di Documentazione Pedagogica). Dal 1995 al 2002 è stato Direttore del "Centro di studi micaelici e garganici", da lui fondato, istituito dall'Università di Bari e dal Comune di Monte Sant'Angelo come sede staccata del Dipartimento di studi classici e cristiani. Nel triennio 1997-2000 è stato Pro-Rettore dell'Università degli Studi di Bari. Dal 1 novembre 2002 è Direttore del Dipartimento di studi classici e cristiani dell'Università degli Studi di Bari. È socio fondatore dell'Associazione Internazionale per le Ricerche sui Santuari con sede presso la Biblioteca "Erik Peterson" dell'Università degli Studi di Torino. È membro ordinario dell'Accademia Pugliese delle Scienze, della Società di Storia Patria per la Puglia; dell'Associazione Biblica Italiana, dell'Associazione di Studi Tardoantichi; dell'Associazione Italiana per lo Studio dei Santi, dei Culti e dell'Agiografia Dal novembre 2007 è Presidente della "Consulta universitaria per la storia del Cristianesimo e delle Chiese" (C.U.S.C.C.). Parallelamente al lavoro di ricerca e a suo naturale completamento svolge un'intensa opera di divulgazione scientifica e di promozione culturale della realtà pugliese. In tale direzione ha coordinato e condotto a termine, per conto dell'Assessorato alla Cultura della Regione, un progetto di ricerca pluriennale sulla Puglia tra tarda antichità e altomedioevo. Nell'ottobre del 1991, in qualità di Visiting Professor, ha tenuto un ciclo di conferenze negli USA sull'interpretazione dell'arte cristiana antica e sul sacerdozio femminile dell'antichità nelle Università di Madison, Minneapolis, Chicago, Washington, Boston. Dal 1997 tiene annualmente seminari in Argentina, nelle Università statali di Buenos Aires, Mar del Plata, Rosario, Concepciòn del Uruguay e Comodoro Rivadavia. La sua produzione scientifica comprende libri e articoli che trattano i diversi aspetti della storia del cristianesimo antico e altomedievale. Contributi di sicura originalità Otranto ha dato nell'approfondimento della esegesi biblica dei Padri dei primi tre secoli, in particolare di Giustino e di Tertulliano. Sulla base di una penetrante analisi della interpretazione biblica degli autori cristiani antichi, anche alla luce di materiale documentario di diversa natura e provenienza, egli ricostruisce la vita interna delle comunità cristiane, la loro organizzazione, i loro rapporti con la realtà circostante. In ambito storico-agiografico ha curato approfondite indagini sulle origini del culto di S. Michele sul Gargano e sulla sua diffusione in Occidente. L'analisi di testi agiografici, epigrafici, liturgici, documentari e letterari di età altomedievali gli ha consentito di ricostruire il passaggio dai culti pagani (Calcante e Podalirio) al cristianesimo, la storia dei rapporti intercorsi tra i Longobardi di Benevento e il santuario garganico tra VII e XI secolo, il formarsi di una tipologia di santuario micaelico, l'esportazione di tale modello nell'Italia e nell'Europa medievali. Un altro filone della sua produzione scientifica è incentrato sull'approfondimento dell'iconografia cristiana delle origini, ambito nel quale Otranto ha conseguito interessanti risultati, suggerendo nuove interpretazioni in merito alla raffigurazione di alcune scene bibliche e di alcuni personaggi, e prospettando nuove ipotesi in merito alla vexata quaestio dell'origine dell'arte cristiana.