Vita di città
Il pranzo di Pasqua, ecco i consigli dello chef
Come preparare il tradizionale "Benedetto", e per chi ama il pesce...
Trani - domenica 5 aprile 2015
7.17
Prime ore di Pasqua dedicate alla preparazione del pranzo tradizionale. Ad aiutare i nostri lettori i consigli dello chef Domenico Mondelli: «Un piatto tipico della tradizione tranese, tramandato dagli anziani fino ai giorni nostri: il Benedetto. Non è altro che agnello con piselli, carciofi, cipolle, pecorino, olio, sale, pepe, erbette aromatiche (santoregia, maggiorana, rosmarino, prezzemolo). Tutto cotto in forno, a 180°C per 20-25 minuti. Prendiamo i carciofi, tagliandoli spessi circa un centimetro. Lo stesso facciamo con la cipolla, aggiungiamo una testa di aglio. Posizioniamo le verdure in una pirofila, aggiungendo olio, sale e pepe. Poi le erbe: santoregia, maggiorana e rosmarino, tagliuzzato grossolanamente. Aggiungiamo i piselli e una spolverata di pecorino, prima di stendere l'agnello. Un buon pezzo d'agnello si riconosce dall'odore e dal colore della carne: nessun segno violaceo o tanfo di sorta.
A questo punto si ripete lo stesso condimento steso precedentemente. Poi, dopo aver aggiunto un po' d'acqua, in forno a 180°C per 20 minuti. Per renderlo ancora più goloso, si può aggiungere, in fase di cottura, dell'uovo sbattuto con abbondante pecorino e del prezzemolo. Se l'uovo risulta molto cremoso, si può aggiungere un po' d'acqua di cottura, onde evitare grumi. Con l'aggiunta di questo ingrediente, possiamo dare 5 minuti extra di cottura. In fase di presentazione, il Benedetto è un piatto completo, non ha bisogno di tanti accompagnamenti. Basterà adagiare una accanto all'altra delle piccole fette di questo "timballo", arricchendo il piatto con dei pomodorini appassiti in forno con del limone e un fogliolina di finocchietto e un filo d'olio».
Per accompagnarlo, un buon vino. Un nero di Troia, trovandoci ai piedi di Castel del Monte, sarà perfetto. «Per chi preferisce il pesce - continua lo chef Mondelli -, un letto di porri e carciofi grigliati ad accompagnare una seppia alla griglia». Uno chardonnay, sempre proveniente dalle colline di Castel del Monte, magari barricato, sarà l'abbinamento perfetto per la variante di mare.
A questo punto si ripete lo stesso condimento steso precedentemente. Poi, dopo aver aggiunto un po' d'acqua, in forno a 180°C per 20 minuti. Per renderlo ancora più goloso, si può aggiungere, in fase di cottura, dell'uovo sbattuto con abbondante pecorino e del prezzemolo. Se l'uovo risulta molto cremoso, si può aggiungere un po' d'acqua di cottura, onde evitare grumi. Con l'aggiunta di questo ingrediente, possiamo dare 5 minuti extra di cottura. In fase di presentazione, il Benedetto è un piatto completo, non ha bisogno di tanti accompagnamenti. Basterà adagiare una accanto all'altra delle piccole fette di questo "timballo", arricchendo il piatto con dei pomodorini appassiti in forno con del limone e un fogliolina di finocchietto e un filo d'olio».
Per accompagnarlo, un buon vino. Un nero di Troia, trovandoci ai piedi di Castel del Monte, sarà perfetto. «Per chi preferisce il pesce - continua lo chef Mondelli -, un letto di porri e carciofi grigliati ad accompagnare una seppia alla griglia». Uno chardonnay, sempre proveniente dalle colline di Castel del Monte, magari barricato, sarà l'abbinamento perfetto per la variante di mare.