Scuola e Lavoro
Il presidente del CTA replica all'assessore con una nota al Sindaco
De Marinis: "Ha preferito la forma mediatica per rendere la sua esternazione..."
Trani - venerdì 4 novembre 2005
Il presidente del C.T.A (associazione turismo, commercio, artigianato e servizi) Michele De Marinis scrive al Sindaco di Trani, dott. Giuseppe Tarantini, in merito alla recente replica dell'Assessore alle Finanze de Feudis all'intervento della stessa associazione sugli accertamenti T.a.r.s.u.: «Egregio Sig. Sindaco, mi corre l'obbligo di rappresentarLe che alla mia del 28/10/05, concernente la problematica degli accertamenti TARSU nella zona artigianale - industriale di questo Comune ed in particolare con riguardo agli operatori economici del settore calzaturiero, ha replicato l'Assessore alle Finanze con una nota, che Le accludo, non rivolta a me o all'Associazione che rappresento, ma stranamente pubblicata solo sul sito traniweb.it
Al riguardo una preliminare considerazione negativa del riscontro, così come esso è stato formulato, deriva dalla circostanza che il suo autore ha preferito la forma mediatica per rendere la sua esternazione, trascurando invece l'esigenza di rivolgersi a me nella qualità di rappresentante dell'Associazione e quindi di interloquire direttamente con gli imprenditori associati. In sostanza l'Assessore, pur calcando enfaticamente il rilievo della carica rivestita, ha comunque perso ancora una volta un'occasione per dialogare con un intera categoria di cittadini, nei confronti dei quali ha assunto una preconcetta posizione di potere, erroneamente interpretando così la funzione di servizio per i cittadini a cui la carica rivestita è invece rivolta.
Anche sotto il profilo del contenuto la replica, come Ella potrà rilevare, lascia veramente perplessi, perché l'Assessore per un verso mostra di non comprendere che la finalità della mia era essenzialmente tesa a sollecitare una riflessione sulla problematica della tassazione Tarsu a carico dei soggetti da me rappresentati, principalmente per la specificità degli oneri di smaltimento a cui la normativa li sottopone, al fine di individuare soluzioni che alleggerissero loro un carico economico non ulteriormente tollerabile nel particolare momento di crisi che il settore calzaturiero sta attualmente attraversando. Per altro verso la nota assessorile, rimarcando toni inappropriati e fuori luogo tendenti fortemente a tramutare in rissa e polemica personale, quella che, com'è evidente, era soltanto un moderato invito ad un dialogo democratico e costruttivo, non manca di denunciare altresì una scarsa sensibilità del medesimo Assessore ai problemi posti da un'intera categoria di cittadini, tanto da nutrire forti dubbi sulla idoneità dello stesso a conservare il delicato ruolo istituzionale attuale.
Pertanto, pur nella consapevolezza che l'esternazione assessorile sia espressione di un personale modo di essere del sig. Sergio De Feudis, ritengo comunque necessario un Suo autorevole intervento nella questione, anche al fine di evidenziare la posizione dell'Amministrazione di fronte alle necessità sollecitate da una vasta rappresentanza di operatori economici della nostra città.»Michele De Marinis
Presidente C.T.A
Al riguardo una preliminare considerazione negativa del riscontro, così come esso è stato formulato, deriva dalla circostanza che il suo autore ha preferito la forma mediatica per rendere la sua esternazione, trascurando invece l'esigenza di rivolgersi a me nella qualità di rappresentante dell'Associazione e quindi di interloquire direttamente con gli imprenditori associati. In sostanza l'Assessore, pur calcando enfaticamente il rilievo della carica rivestita, ha comunque perso ancora una volta un'occasione per dialogare con un intera categoria di cittadini, nei confronti dei quali ha assunto una preconcetta posizione di potere, erroneamente interpretando così la funzione di servizio per i cittadini a cui la carica rivestita è invece rivolta.
Anche sotto il profilo del contenuto la replica, come Ella potrà rilevare, lascia veramente perplessi, perché l'Assessore per un verso mostra di non comprendere che la finalità della mia era essenzialmente tesa a sollecitare una riflessione sulla problematica della tassazione Tarsu a carico dei soggetti da me rappresentati, principalmente per la specificità degli oneri di smaltimento a cui la normativa li sottopone, al fine di individuare soluzioni che alleggerissero loro un carico economico non ulteriormente tollerabile nel particolare momento di crisi che il settore calzaturiero sta attualmente attraversando. Per altro verso la nota assessorile, rimarcando toni inappropriati e fuori luogo tendenti fortemente a tramutare in rissa e polemica personale, quella che, com'è evidente, era soltanto un moderato invito ad un dialogo democratico e costruttivo, non manca di denunciare altresì una scarsa sensibilità del medesimo Assessore ai problemi posti da un'intera categoria di cittadini, tanto da nutrire forti dubbi sulla idoneità dello stesso a conservare il delicato ruolo istituzionale attuale.
Pertanto, pur nella consapevolezza che l'esternazione assessorile sia espressione di un personale modo di essere del sig. Sergio De Feudis, ritengo comunque necessario un Suo autorevole intervento nella questione, anche al fine di evidenziare la posizione dell'Amministrazione di fronte alle necessità sollecitate da una vasta rappresentanza di operatori economici della nostra città.»Michele De Marinis
Presidente C.T.A