Politica
Il regolamento dei conti dopo la Corte dei Conti
Burrasca in maggioranza. Popolari Liberali e Forza Trani nel mirino
Trani - sabato 17 ottobre 2009
La notizia doveva rimanere sommersa almeno fino a sabato, giorno del rientro del sindaco Tarantini dalla trasferta romana. Ed invece, prima un lettore «ben informato» di Traniweb e poi La Gazzetta hanno sollevato il coperchio, portando a galla la storia di un braccio di ferro che un nutrito gruppo di consiglieri comunali di maggioranza (dovrebbero essere 19) hanno deciso di ingaggiare per solidarietà verso quei consiglieri comunali colpiti di recente dal pronunciamento della Corte dei Conti.
Che fosse imminente un regolamento dei conti nella maggioranza lo si era colto, che la strategia sarebbe stata una lettera (firmata e non protocollata) indirizzata al sindaco Tarantini questo era meno prevedibile.
Ma andiamo con ordine nel racconto dei fatti. Poche ore prima della riunione di consiglio comunale di martedì, sul forum di Traniweb è comparso un messaggio firmato: «Da ambienti comunali sono venuto a sapere che una ventina di consiglieri comunali ieri mattina si sono riuniti e hanno presentato un documento riservato a Tarantini chiedendo la testa di Visibelli e della Chiarello colpevoli di aver parlato contro l'aumento dei gettoni di presenza».
All'indomani del post pubblicato su Traniweb, La Gazzetta ha spiegato meglio il contenuto di quel documento, non rivolto direttamente ai due esponenti politici ma al sindaco «affinché riconsideri la posizione delle due forze politiche della coalizione» (Popolari Liberali e la civica Forza Trani) che annoverano tra le loro fila Giuseppina Chiarello e Roberto Visibelli, i due politici che si opposero in aula all'aumento del gettone di presenza ai consiglieri comunali e che - non a caso - sono stati tirati in ballo nella notifica della Corte dei Conti: «Si ritiene che la condotta degli imputati – era scritto nel pronunciamento - sia stata oltremodo negligente sebbene in sede di discussione alcuni consiglieri avevano evidenziato l'inopportunità (Pina Chiarello) e l'illegittimità (Roberto Visibelli) della deliberazione e la necessità di riparametrare la determinazione dell'indennità, ponendo come necessario un confronto ed un approfondimento della questione».
Visibelli (all'epoca consigliere d'opposizione, così come la Chiarello) non si fermò a quell'intervento in aula. Da un suo esposto (per altro annunciato in una nota del gennaio 2004) si è arrivati alla richiesta del maxi risarcimento per l'aumento dei gettoni di presenza. Adesso che la Corte dei Conti si è espressa ed in attesa delle controdeduzioni dei consiglieri, la maggioranza ha voluto affrontare la questione sotto il profilo politico. Il metodo è lo stesso utilizzato nel corso dell'ultima campagna elettorale quando, dai tavoli di concertazione della costituenda coalizione del centrodestra, partì l'invito ai partiti alleati a non candidare i «non desiderati». Il meccanismo adottato oggi è grosso modo lo stesso: i consiglieri firmatari del documento chiedono al sindaco di affrontare di petto la questione e di chiarire la posizione dei Popolari Liberali e di Forza Trani. Letto fra le righe: o i due partiti assumono posizioni pubbliche nei confronti della Chiarello e di Visibelli o vanno fuori dalla maggioranza.
Né Visibelli (oggi senza incarichi in amministrazione) e né la Chiarello (fresca di incarico assessorile), al momento, hanno contezza di questo documento. A La Gazzetta hanno risposto di avere la coscienza a posto e di non temere nulla. La bomba, però, è scoppiata. Colpa dei ben informati lettori del portale, colpa de La Gazzetta: poco importa. Il sindaco ora è chiamato ad assumere una posizione: darà seguito al documento dei consiglieri della sua maggioranza o tirerà dritto senza fiatare ignorando l'istanza dei 19 firmatari? Qualcuno ci rimetterà la faccia. Nelle prossime ore capiremo chi.
Che fosse imminente un regolamento dei conti nella maggioranza lo si era colto, che la strategia sarebbe stata una lettera (firmata e non protocollata) indirizzata al sindaco Tarantini questo era meno prevedibile.
Ma andiamo con ordine nel racconto dei fatti. Poche ore prima della riunione di consiglio comunale di martedì, sul forum di Traniweb è comparso un messaggio firmato: «Da ambienti comunali sono venuto a sapere che una ventina di consiglieri comunali ieri mattina si sono riuniti e hanno presentato un documento riservato a Tarantini chiedendo la testa di Visibelli e della Chiarello colpevoli di aver parlato contro l'aumento dei gettoni di presenza».
All'indomani del post pubblicato su Traniweb, La Gazzetta ha spiegato meglio il contenuto di quel documento, non rivolto direttamente ai due esponenti politici ma al sindaco «affinché riconsideri la posizione delle due forze politiche della coalizione» (Popolari Liberali e la civica Forza Trani) che annoverano tra le loro fila Giuseppina Chiarello e Roberto Visibelli, i due politici che si opposero in aula all'aumento del gettone di presenza ai consiglieri comunali e che - non a caso - sono stati tirati in ballo nella notifica della Corte dei Conti: «Si ritiene che la condotta degli imputati – era scritto nel pronunciamento - sia stata oltremodo negligente sebbene in sede di discussione alcuni consiglieri avevano evidenziato l'inopportunità (Pina Chiarello) e l'illegittimità (Roberto Visibelli) della deliberazione e la necessità di riparametrare la determinazione dell'indennità, ponendo come necessario un confronto ed un approfondimento della questione».
Visibelli (all'epoca consigliere d'opposizione, così come la Chiarello) non si fermò a quell'intervento in aula. Da un suo esposto (per altro annunciato in una nota del gennaio 2004) si è arrivati alla richiesta del maxi risarcimento per l'aumento dei gettoni di presenza. Adesso che la Corte dei Conti si è espressa ed in attesa delle controdeduzioni dei consiglieri, la maggioranza ha voluto affrontare la questione sotto il profilo politico. Il metodo è lo stesso utilizzato nel corso dell'ultima campagna elettorale quando, dai tavoli di concertazione della costituenda coalizione del centrodestra, partì l'invito ai partiti alleati a non candidare i «non desiderati». Il meccanismo adottato oggi è grosso modo lo stesso: i consiglieri firmatari del documento chiedono al sindaco di affrontare di petto la questione e di chiarire la posizione dei Popolari Liberali e di Forza Trani. Letto fra le righe: o i due partiti assumono posizioni pubbliche nei confronti della Chiarello e di Visibelli o vanno fuori dalla maggioranza.
Né Visibelli (oggi senza incarichi in amministrazione) e né la Chiarello (fresca di incarico assessorile), al momento, hanno contezza di questo documento. A La Gazzetta hanno risposto di avere la coscienza a posto e di non temere nulla. La bomba, però, è scoppiata. Colpa dei ben informati lettori del portale, colpa de La Gazzetta: poco importa. Il sindaco ora è chiamato ad assumere una posizione: darà seguito al documento dei consiglieri della sua maggioranza o tirerà dritto senza fiatare ignorando l'istanza dei 19 firmatari? Qualcuno ci rimetterà la faccia. Nelle prossime ore capiremo chi.