Iniziative e promozioni
Il Santo Graal celebra David Bownie ad un anno dalla sua scomparsa
Tutti i più grandi successi del famosissimo artista inglese
Trani - giovedì 9 febbraio 2017
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A distanza di un anno dalla sua scomparsa Santo Graal celebra la musica e l'eredità del grande artista inglese....si recupera la serata che era stata programmata il 10 gennaio scorso.
"Bass Star" è il nome di un tributo a Bowie per (contrab)basso, nastri ed elettronica. Si tratta di un tributo e soprattutto di un 'omaggio' che si pone come narrazione infedele e trasversale scritta proprio a partire dai margini del discorso-Bowie, decostruendo e ri-componendo invenzioni melodiche, drones elettronici, giri di basso, frammenti vocali e altro ancora. Il risultato è il frutto di un poetica figlia per certi versi delle sperimentazioni elettroniche berlinesi di Bowie e Brian Eno (documentate da album quali Heroes, Low e Lodger) e della pulsione jazzistica e improvvisativa che nutre il suo ultimo lavoro, Black Star appunto. Una performance sonora pensata "dal basso" dunque che ricorda e per certi versi riscrive il contributo di compagni/e di viaggio fondamentali per Bowie quali i bassisti Tony Visconti, Trevor Bolder, Tony Levin, Gail Ann Dorsey, Tim Lefebevre e il chitarrista – nonché genio dell' elettronica – David Torn. E' proprio a partire da qui, da questi spazi e voci per certi versi marginali, che possiamo 'incidere', con Bowie e attraverso Bowie un 'altra storia, un' altra narrazione in grado di eccedere il tempo piccolo della morte.
Pierpaolo Martino: contrabbasso, nastri, elettronica, voce.
"Bass Star" è il nome di un tributo a Bowie per (contrab)basso, nastri ed elettronica. Si tratta di un tributo e soprattutto di un 'omaggio' che si pone come narrazione infedele e trasversale scritta proprio a partire dai margini del discorso-Bowie, decostruendo e ri-componendo invenzioni melodiche, drones elettronici, giri di basso, frammenti vocali e altro ancora. Il risultato è il frutto di un poetica figlia per certi versi delle sperimentazioni elettroniche berlinesi di Bowie e Brian Eno (documentate da album quali Heroes, Low e Lodger) e della pulsione jazzistica e improvvisativa che nutre il suo ultimo lavoro, Black Star appunto. Una performance sonora pensata "dal basso" dunque che ricorda e per certi versi riscrive il contributo di compagni/e di viaggio fondamentali per Bowie quali i bassisti Tony Visconti, Trevor Bolder, Tony Levin, Gail Ann Dorsey, Tim Lefebevre e il chitarrista – nonché genio dell' elettronica – David Torn. E' proprio a partire da qui, da questi spazi e voci per certi versi marginali, che possiamo 'incidere', con Bowie e attraverso Bowie un 'altra storia, un' altra narrazione in grado di eccedere il tempo piccolo della morte.
Pierpaolo Martino: contrabbasso, nastri, elettronica, voce.