Territorio
Il secondo ospedale della Bat si farà sulla Andria-Canosa
E' quanto si coglie da un comunicato della Regione. La struttura sulla direttrice Bisceglie-Andria-Trani fuori dai giochi?
BAT - giovedì 22 settembre 2011
20.48
Il secondo ospedale unico della Bat si farà lungo la direttrice Andria-Canosa. E' quanto emerge dalla lettura di un comunicato stampa inviato dall'assessore regionale alle opere pubbliche e protezione civile, Fabiano Amati, che ha concluso in queste ore le riunioni della task force regionale con le Asl di Lecce, Brindisi e della Bat per la costruzione di nuove strutture ospedaliere con lo strumento finanziario del partenariato pubblico - privato. Agli incontri hanno partecipato i direttori generali delle Asl di Lecce, Brindisi e Bat, Valdo Mellone, Paola Ciannamea e Giovanni Gorgoni.
Nella nota di Amati è scritto che «si è discusso della realizzazione dei nuovi ospedali di Maglie-Poggiardo-Scorrano, di quello di Cisternino-Fasano-Ostuni e di quello di Andria-Canosa-Minervino-Spinazzola». Leggendola così, sembrerebbe non essere stata presa minimamente in considerazione l'idea di spostare l'asse del secondo ospedale della Bat sulla direttrice Bisceglie-Andria-Trani. Nel corso della conferenza dei sindaci tenuta mercoledì, erano state prospettate ad Amati due ipotesi riguardanti due terreni della Asl messi a disposizione per la costruzione del nuovo ospedale. La prima ubicazione è nella zona di Montegrosso (33 ettari, sulla direttrice per Canosa), la seconda (di 7 ettari) sulla direttrice Bisceglie-Andria-Trani.
«A seguito di tutte e tre gli incontri - prosegue la nota di Amati - si è deciso che entro il prossimo 26 ottobre prossimo ogni Asl dovrà presentare un documento condiviso con i tecnici della task force. Lo studio dovrà essere fondato sulla capacità di assorbire la mobilità passiva ed essere utile a risolvere problematiche di natura esogena ed endogena contenute negli studi di prefattibilità. Attraverso lo studio inoltre, le diverse Asl dovranno individuare lo strumento finanziario più idoneo alla realizzazione del nuovo ospedale, ovvero il project financing o il leasing in costruendo, strumenti che comporterebbero dinamiche e tempistiche differenti».
«Abbiamo la necessità di fare presto - ha detto Amati - Per questo ci siamo dati un preciso crono programma affinché la presentazione del documento possa avviare il processo di selezione del contraente, a seconda della determinazione delle diverse Asl sullo strumento finanziario. Il nostro obiettivo è quello di pubblicare il bando dello studio di fattibilità, qualora si scelga lo strumento della finanza di progetto, entro la fine dell'anno». La necessità di accelerare i tempi deriva anche dal fatto che la Regione dovrà presentare a breve al Ministero della salute il piano degli investimenti, a valere sulle risorse dell'articolo 20, nel quale dovrebbero essere inseriti almeno tre nuovi ospedali.
Nella nota di Amati è scritto che «si è discusso della realizzazione dei nuovi ospedali di Maglie-Poggiardo-Scorrano, di quello di Cisternino-Fasano-Ostuni e di quello di Andria-Canosa-Minervino-Spinazzola». Leggendola così, sembrerebbe non essere stata presa minimamente in considerazione l'idea di spostare l'asse del secondo ospedale della Bat sulla direttrice Bisceglie-Andria-Trani. Nel corso della conferenza dei sindaci tenuta mercoledì, erano state prospettate ad Amati due ipotesi riguardanti due terreni della Asl messi a disposizione per la costruzione del nuovo ospedale. La prima ubicazione è nella zona di Montegrosso (33 ettari, sulla direttrice per Canosa), la seconda (di 7 ettari) sulla direttrice Bisceglie-Andria-Trani.
«A seguito di tutte e tre gli incontri - prosegue la nota di Amati - si è deciso che entro il prossimo 26 ottobre prossimo ogni Asl dovrà presentare un documento condiviso con i tecnici della task force. Lo studio dovrà essere fondato sulla capacità di assorbire la mobilità passiva ed essere utile a risolvere problematiche di natura esogena ed endogena contenute negli studi di prefattibilità. Attraverso lo studio inoltre, le diverse Asl dovranno individuare lo strumento finanziario più idoneo alla realizzazione del nuovo ospedale, ovvero il project financing o il leasing in costruendo, strumenti che comporterebbero dinamiche e tempistiche differenti».
«Abbiamo la necessità di fare presto - ha detto Amati - Per questo ci siamo dati un preciso crono programma affinché la presentazione del documento possa avviare il processo di selezione del contraente, a seconda della determinazione delle diverse Asl sullo strumento finanziario. Il nostro obiettivo è quello di pubblicare il bando dello studio di fattibilità, qualora si scelga lo strumento della finanza di progetto, entro la fine dell'anno». La necessità di accelerare i tempi deriva anche dal fatto che la Regione dovrà presentare a breve al Ministero della salute il piano degli investimenti, a valere sulle risorse dell'articolo 20, nel quale dovrebbero essere inseriti almeno tre nuovi ospedali.