Eventi e cultura
Il "Sigillo della Città" al cav. Luigi Muciaccia
Cerimonia a Palazzo di Città, fra ricordi e simpatia
Trani - sabato 29 agosto 2020
10.49
Cerimonia suggestiva in Sala Giunta a Palazzo di Città: l'amministrazione comunale, con deliberazione di consiglio comunale n.58 del 4 agosto 2020 ha conferito la cittadinanza benemerita "Sigillo della Città", al cav. Luigi Muciaccia, 90 anni, per "meriti professionali, distinguendosi per continuità dedizione e assoluta capacità lavorativa".
E nella motivazione letta dal sindaco Amedeo Bottaro ci sta tutta la storia di Luigi Muciaccia, per tutti Gino, uno dei tranesi che negli anni '60 ha tentato la fortuna emigrando a Milano, rimboccandosi le maniche e divenendo in pochi anni un notissimo ristoratore della capitale lombarda, in un locale del centro dove sono passati e si sono "attovagliati" migliaia di tranesi (e non soltanto!) a gustare i maccheroni al forno "alla tranese", patate riso e cozze, e tutti gli altri piatti della tradizione tranese e pugliese.
"Quando siamo arrivati a Milano ci chiamavano 'terun' - ha raccontato Silvia, imprenditrice della moda e della comunicazione, una dei cinque figli di Muciaccia - ma io scambiavo il mio enorme panino che mamma mi dava per la ricreazione con i pavesini delle mie compagne: nel giro di pochissimo i milanesi hanno conosciuto la nostra onestà, la nostra simpatia il nostro buon vivere e convivere. La Cattedrale, invece, la conoscevano tutti: e tutti, noi per primi, siamo innamorati di Trani".
Commosso per il riconoscimento ricevuto dalla Città di Trani il cav. Gino Muciaccia, la moglie Angela, e l'invito lo ha rivolto a tutti ancora una volta: i maccheroni al forno alla tranese sono in tavola! E questa volta "firmati" da un importante sigillo.
E nella motivazione letta dal sindaco Amedeo Bottaro ci sta tutta la storia di Luigi Muciaccia, per tutti Gino, uno dei tranesi che negli anni '60 ha tentato la fortuna emigrando a Milano, rimboccandosi le maniche e divenendo in pochi anni un notissimo ristoratore della capitale lombarda, in un locale del centro dove sono passati e si sono "attovagliati" migliaia di tranesi (e non soltanto!) a gustare i maccheroni al forno "alla tranese", patate riso e cozze, e tutti gli altri piatti della tradizione tranese e pugliese.
"Quando siamo arrivati a Milano ci chiamavano 'terun' - ha raccontato Silvia, imprenditrice della moda e della comunicazione, una dei cinque figli di Muciaccia - ma io scambiavo il mio enorme panino che mamma mi dava per la ricreazione con i pavesini delle mie compagne: nel giro di pochissimo i milanesi hanno conosciuto la nostra onestà, la nostra simpatia il nostro buon vivere e convivere. La Cattedrale, invece, la conoscevano tutti: e tutti, noi per primi, siamo innamorati di Trani".
Commosso per il riconoscimento ricevuto dalla Città di Trani il cav. Gino Muciaccia, la moglie Angela, e l'invito lo ha rivolto a tutti ancora una volta: i maccheroni al forno alla tranese sono in tavola! E questa volta "firmati" da un importante sigillo.