Vita di città

Il sindaco querela un utente del nostro forum

Con una lettera aperta "Darko" risponde a Tarantini e svela la sua identità

La notizia è comparsa sul "Corriere" di domenica. Il sindaco, Giuseppe Tarantini, l'ex direttore generale del Comune, Carlo Laurora, e l'ex presidente di Amet, Alfonso Mangione, hanno querelato un utente del forum di traniweb.
La querela, per diffamazione, scaturisce da un messaggio di commento all'articolo sull'inchiesta giudiziaria per «Le estati tranesi». L'utente, fra le varie frasi «incriminate» aveva anche invitato i cittadini ad inviare le bollette di Tarsu e energia elettrica a casa dei politici.
In attesa che l'inchiesta giudiziaria legata alle Estati tranesi abbia il suo corso nelle aule del tribunale (ci sono 15 indagati), ecco i primi strascichi extra politici che dimostrano come la nostra classe politica sia molto sensibile e attenta (forse troppo) alla lettura del nostro forum che spesso viene utilizzato con molta poca cautela dai suoi frequentatori, in alcuni casi con punte offensive.

L'invito della redazione è sempre quello di utilizzare il forum con attenzione e alto senso civico, segnalando e criticando ma senza mai scendere nel personale. D'altronde è recentissima una sentenza della Corte di Cassazione (la 10732) che invita le persone «a non trascendere con espressioni scorrette nei confronti dei politici perché, anche se l'intenzione è quella di criticare l'operato dell'uomo pubblico, c'é sempre il rischio di esprimere solo disprezzo incappando nella condanna per diffamazione».

Per la cronaca non è la prima volta che la redazione di Traniweb viene visitata dalla polizia postale per casi di diffamazione legati al forum. Fra i casi più singolari, la denuncia di un bidello accusato di rubare carta igienica dai bagni di una scuola e un episodio, che resterà storico, in cui un avvocato che difese il diffamato risultò essere il diffamante: sì, avete letto bene, e la buccia di banana in questo caso fu la sicurezza dell'avvocato - rivelatasi infondata - di non essere identificato. Una "leggerezza" che commettono molti frequentatori del forum ai quali rivolgiamo l'invito ad avere sempre un comportamento "politicamente corretto" pur nel rispetto di quel pluralismo che troverà sempre spazio nelle pagine di Traniweb.


Aggiornamento
Pubblichiamo una lettera aperta del dott. Vito Lamia Caputo sulla vicenda forum e querela:
«Caro Pinuccio, dopo aver capito che vi sta tanto a cuore il giudizio della pubblica opinione, al punto da passare ai raggi X i messaggi pubblicati sui forum di discussione all'interno dei vari portali, ed aver scoperto che uno di questi, ad opera del sottoscritto, ti ha offeso al punto da spingere te, il dott. Laurora ed il dott. Mangione a procedere ad una querela per diffamazione, vorrei fare alcune puntualizzazioni.

Innanzitutto voglio dare un'identità al blogger "misterioso" e far risparmiare tempo e fatica alla polizia postale, che avrà cose più importanti a cui pensare . Darko è lo pseudonimo usato dal dott. Vito Lamia Caputo, per gli amici Sandro, 40 anni, un passato da militante scomodo in partiti di sinistra, un presente di cittadino sfiduciato (eufemismo) dalle vicende della politica di qualsiasi schieramento ed un futuro da costruire giorno per giorno, con i molteplici sacrifici di un'attività lavorativa creata dal nulla e portata avanti senza l'ausilio di sponsor e padrini, e cercando di dedicare l'esiguo tempo libero all'analisi della moltitudine di problemi che affligge la nostra Società, avendo come stella polare valori quali l'onestà, la trasparenza, la solidarietà, il senso critico che mi porta a diffidare di qualsiasi dogma, in una parola lo spirito laico, tanto bistrattato nel nostro paese.
Il fatto che tu sia ricorso allo strumento della querela per rispondere ad un messaggio dai toni forti, senza dubbio sopra le righe ma, consentimi, una sorta di grido di dolore di un cittadino che, in quel momento, esprimeva la propria indignazione, mi risulta molto difficile da capire. Il Pinuccio Tarantini che conosco è un uomo dotato di tagliente vis polemica, capace di affrontare qualsiasi interlocutore con la propria brillante oratoria e sostenere qualsiasi procedimento dialettico. Il Pinuccio Tarantini che conosco avrebbe risposto con una battuta fulminante delle sue ed avrebbe cominciato a predisporre contromisure politiche.

Invece, nulla di tutto ciò. Al grido di dolore di un cittadino che vede letteralmente sprofondare la propria città in un abisso senza fine fatto di strade devastate, traffico caotico, servizi inesistenti, con i principali responsabili istituzionali che, invece di farvi fronte con immediatezza, pensano a moltiplicare le poltrone (mi riferisco ad incontrovertibili dati di fatto) e ad organizzare le effimere ed inutili Estati tranesi, si risponde con la querela, una sorta d'intimidazione, un monito sinistro ai pochi che non sono soliti mettere la testa sotto la sabbia, un'esortazione a non disturbare il manovratore. Nei giorni del 30esimo anniversario della strage di via Fani, tale atteggiamento mi ricorda la strategia brigatista dell'"ammazzarne uno per educarne cento".

Tornando al messaggio che ti ha tanto offeso, l'uso di termini quali "banditi" o la locuzione "comportamenti delittuosi" sono figli dell'indignazione del momento e della passione che mi ha sempre animato e, a volte, m'impedisce di contare fino a 10 prima di dire o scrivere certe cose. Ti chiedo scusa sin da ora se tali affermazioni ti hanno ferito. D'altronde, sarà la Magistratura a far luce sulle vicende in oggetto. Vorrei infine ricordarti, caro Pinuccio, che in Italia e nel resto dell'Occidente il reato d'opinione è stato abolito da un pezzo ed ai cittadini è consentito esprimere giudizi sull'operato di quelli che (fino a prova contraria) sono i propri dipendenti, ovvero gl'Amministratori di una città.»

  • Pinuccio Tarantini
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