
Vita di città
Il tradizionale dolce pasquale: la scarcella
Ricetta e curiosità raccontate da un noto pasticcere tranese
Trani - lunedì 21 aprile 2014
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Possono cambiare i primi piatti, i secondi, la scelta del luogo, del vino, ma il dolce pasquale tranese era e rimane sempre quello: la scarcella, o "scarcedd" in dialetto. Ad aiutarci nella scoperta del tipico dolce di Trani ci ha pensato un noto pasticcere tranese, il signor Biagio, che ci svela i segreti per preparare la vera scarcella, quella tradizionale, quella che lui stesso preparava 50 anni fa, quando iniziò il suo lavoro.
Andando alla scoperta di questo dolce, ci ha raccontato anche che nel passato le scarcelle non si vendevano nelle pasticcerie e o nei bar, ma si preparavano in casa e si consumavano tra parenti ed amici. «Prima – ci spiega – si portavano al forno della città per farle cucinare, perché in casa non esistevano i forni». La vendita di questo dolce, dunque, è un fatto relativamente recente».
Ma vediamo quali sono i segreti per preparare questo dolce e, chissà, se in questa domenica di Pasqua qualcuno si cimenterà nella ricetta. Pochi ingredienti, un procedimento semplice ed alla portata anche dei meno esperti: impastare zucchero e burro ed amalgamare bene insieme alle uova, latte e farina. Stendere il prodotto e dare la forma che si vuole, a cuore, pecorella o ad esempio a papera e mettere in forno. Per la glassa, invece, riscaldare in un pentolino zucchero ed acqua; quando lo zucchero fila, toglierlo dal fuoco e girare con la frusta. Quando la glassa diventa dura, scioglierla sul fuoco e con il pennello spalmarla sulla scarcella e decorarla a piacimento con ovetti o quant'altro.
La scarcella, nella sua semplicità, ci ricorda il sapore dei tempi antichi, quando il dolce rappresentava una novità culinaria dopo la routine quotidiana. É da sempre una tradizione che continua ad imporsi, facendosi assaporare ogni anno il gusto del passato.
Andando alla scoperta di questo dolce, ci ha raccontato anche che nel passato le scarcelle non si vendevano nelle pasticcerie e o nei bar, ma si preparavano in casa e si consumavano tra parenti ed amici. «Prima – ci spiega – si portavano al forno della città per farle cucinare, perché in casa non esistevano i forni». La vendita di questo dolce, dunque, è un fatto relativamente recente».
Ma vediamo quali sono i segreti per preparare questo dolce e, chissà, se in questa domenica di Pasqua qualcuno si cimenterà nella ricetta. Pochi ingredienti, un procedimento semplice ed alla portata anche dei meno esperti: impastare zucchero e burro ed amalgamare bene insieme alle uova, latte e farina. Stendere il prodotto e dare la forma che si vuole, a cuore, pecorella o ad esempio a papera e mettere in forno. Per la glassa, invece, riscaldare in un pentolino zucchero ed acqua; quando lo zucchero fila, toglierlo dal fuoco e girare con la frusta. Quando la glassa diventa dura, scioglierla sul fuoco e con il pennello spalmarla sulla scarcella e decorarla a piacimento con ovetti o quant'altro.
La scarcella, nella sua semplicità, ci ricorda il sapore dei tempi antichi, quando il dolce rappresentava una novità culinaria dopo la routine quotidiana. É da sempre una tradizione che continua ad imporsi, facendosi assaporare ogni anno il gusto del passato.
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