Sanità
Il tranese Carlo Dragonetti in quarantena forzata a Shanghai
Le differenze tra i due Governi per fronteggiare l'emergenza virus. La testimonianza diretta
Trani - mercoledì 11 marzo 2020
16.15
E' in quarantena forzata Carlo Dragonetti, il tranese in Cina per lavoro da sei anni e di cui ci eravamo occupati qualche giorno fa. Il giovane è rientrato a Shanghai l'8 marzo ma per lui sono scattate le misure di sicurezza previste nel sistema sanitario cinese per chi rientra dai paesi a maggior rischio, tra cui l'Italia.
Da oggi e per le prossime due settimane Carlo dovrà vivere in una stanza di hotel nei pressi della sua casa, nel centro di Shanghai. Una situazione del tutto inaspettata considerando che al suo arrivo il giovane non aveva con sé beni di prima necessità. «La situazione non è bellissima - ha confidato Carlo in un video pubblicato sul suo profilo Facebook. «Sicuramente l'isolamento può aiutare a debellare il virus e sebbene l'idea del "Cavolo, proprio a me doveva succedere sta cosa?" mi ha sfiorato più volte ammetto che questa cosa ha senso».
Misure di sicurezza necessarie, quindi, che probabilmente «in Italia non stiamo prendendo in maniera così seria» è stata la considerazione finale di Carlo che però ha voluto precisare come la sua non vuole essere una polemica nei confronti delle autorità italiane ma «un modo per raccontare quello che sto vivendo in questi giorni», come ha poi precisato a margine del video.
Da oggi e per le prossime due settimane Carlo dovrà vivere in una stanza di hotel nei pressi della sua casa, nel centro di Shanghai. Una situazione del tutto inaspettata considerando che al suo arrivo il giovane non aveva con sé beni di prima necessità. «La situazione non è bellissima - ha confidato Carlo in un video pubblicato sul suo profilo Facebook. «Sicuramente l'isolamento può aiutare a debellare il virus e sebbene l'idea del "Cavolo, proprio a me doveva succedere sta cosa?" mi ha sfiorato più volte ammetto che questa cosa ha senso».
Misure di sicurezza necessarie, quindi, che probabilmente «in Italia non stiamo prendendo in maniera così seria» è stata la considerazione finale di Carlo che però ha voluto precisare come la sua non vuole essere una polemica nei confronti delle autorità italiane ma «un modo per raccontare quello che sto vivendo in questi giorni», come ha poi precisato a margine del video.