Pullman nei pressi dell'Amet
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Turismo

Il turismo "principale indotto economico" per Trani, ma chi lo conosce?

Lettera di "protesta" delle guide turistiche

«Negli ultimi tempi si sprecano gli interventi sul turismo, termine dal potere singolare poiché tutti lo citano ma pochi sono coloro che scendono realmente nel profondo ad analizzarne le dinamiche. Sarebbe auspicabile che l'indotto economico della città si sviluppasse in maniera concreta mediante il turismo, risorsa purtroppo ancora poco sfruttata che rincorriamo già da troppi anni. Quali sono i fattori che ci portano a procedere a rilento in questo settore? Forse uno dei motivi risiede nel fatto che chi di dovere non ha mai lavorato nel turismo?

L'esperienza ci insegna che il primo (nonché il più determinante) approccio che un visitatore ha al suo arrivo in una località è con gli operatori dell'ufficio informazioni turistiche, a Trani abbiamo avuto sportelli aperti in maniera discontinua. Il delicato ruolo di accoglienza del turista, è delegato quasi esclusivamente (quando gli info point sono chiusi) alla pazienza dell' impiegata dell'ufficio di Puglia Promozione e alle guide turistiche locali, le quali hanno il compito di accordarsi con i conducenti dei bus turistici e di appassionare i forestieri al nostro territorio, il tutto in una condizione quotidiana di forte precarietà e caos, dovendo fronteggiare la mancanza di una zona di sosta attrezzata. È ormai una consuetudine che gli autisti, in preda al panico una volta giunti nella nostra città, ci chiamino sapendo di dover affrontare l'odissea del parcheggio di piazza Gradenico – via Alvarez che risulta ormai difficoltoso e inadeguato.

Nel video sottostante ci sono le immagini di una classica mattinata di caos all'arrivo dei turisti a Trani.

Le immagini parlano chiaro i conducenti non riescono a effettuare le manovre e si è costretti a far scendere i turisti praticamente per strada congestionando il traffico. A questo bisogna aggiungere che la situazione è aggravata dai parcheggi selvaggi su cui purtroppo raramente si riesce ad intervenire. Questa situazione è un pessimo biglietto da visita, chiaro segnale di una città che sta perdendo appeal poiché estremamente problematica dal punto di vista logistico.

Per tamponare il disagio si potrebbe anche solo aumentare i posti a disposizione dei bus partendo da via Barisano e impedendo il parcheggio non autorizzato. Abbiamo bisogno di programmare seriamente una zona adibita al parcheggio dei mezzi turistici. Altre località d'interesse turistico hanno aree di sosta a pagamento dotate dei servizi principali. "Per una realtà come Trani è assurda la mancanza di un'area confortevole", questo è ciò che sostengono gli autisti, con forza vorrei affermare la necessità di una zona attrezzata degna di tale denominazione. Il luogo più idoneo è senza dubbio quello dell'area della ex distilleria Angelini.

Mi auguro che il prossimo sindaco vorrà adoperarsi al più presto per porre le basi di una riqualificazione della distilleria, notevoli saranno le difficoltà che Trani con urgenza dovrà fronteggiare e di certo nel clima "fumante" di questi giorni potrebbe non risultare una priorità. Non dimentichiamo inoltre che l'Angelini è una proprietà privata quindi le problematiche da affrontare non sono soltanto di competenza del settore turistico. Si tratta di un progetto di certo non realizzabile in pochi mesi, ma costituisce il luogo ideale sia per la brevissima distanza, sia per la bonifica che ne conseguirebbe, rendendo finalmente giustizia alla fortificazione Sveva da troppo tempo sminuita a causa del degrado che la circonda. Negli anni sono stati vari i progetti e i propositi in tal senso mi auguro che siano riconsiderati, apriamo i cassetti e vagliamo i progetti già esistenti. Insieme in armonia.

In questo modo si ridurrebbero drasticamente i livelli di smog in città e si permetterebbe soprattutto a bimbi e anziani di raggiungere comodamente il centro storico, dato che, come forse pochi notano, il tragitto da piazza Gradenico alla cattedrale rappresenta per gli anziani una grossa distanza. Si è parlato di parcheggi decentrati e bus navetta, soluzione parziale in quanto ci ritroveremmo al punto di partenza: i turisti sarebbero comunque costretti a scendere per strada in mancanza di uno spazio adeguato e, da non trascurare, l'esigenza di dotarsi di una cospicua flotta di navette per poter rendere scorrevole il servizio. Basti pensare che con l'arrivo anche solo di quattro bus si rende necessario il trasporto di almeno duecento persone.

Oltretutto non sottovalutiamo due importanti opportunità: dotare il centro storico di un parcheggio sia per i visitatori serali ma soprattutto per i residenti al fine di liberarlo finalmente dai mezzi. In secondo luogo creare contestualmente la zona dedicata ai camperisti, costretti da sempre a ripiegare su Bisceglie con conseguente perdita economica dell'indotto. Pensare a inserire una zona verde sarebbe il massimo, vi immaginate un secondo giardino per il centro storico?».

Intervento a firma di Andrea Moselli, al quale si aggiungono i colleghi operatori turistici: Celeste Corrado; Rosaria Di Ruvo; Concetta Fabiano; Tommaso Lomolino; Mariagrazia Marchese; Valentina Marino; Gabriele Pace; Fabio Vitale.

GUARDA QUI IL VIDEO
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