Cronaca
Impegni di spesa gonfiati: così a Trani si truccavano i conti del Comune
Indagini partite dalla denunce dell'ex sindaco Riserbato
Trani - mercoledì 8 giugno 2016
13.02
Una nuova associazione a delinquere, che ha consentito di alterare i conti del Comune inficiando (in buona fede) i bilanci. E' quanto emerge dalla seconda tranche dell'inchiesta sul "Sistema Trani", sfociata nell'arresto del dipendente dell'ufficio Ragioneria del Comune di Trani, Sergio De Feudis. Il sistema era quello delle proroghe dei contratti a cooperative o aziende esterne, cui venivano concesse nelle more dell'indizione delle nuove gare. De Feudis, poi, avrebbe operato sistematiche falsificazioni informatiche degli impegni di spesa, liquidando così compensi non dovuti. In questo modo sarebbero andati 500mila euro alla Cooperativa Vigilanza Tranese (che peraltro effettua il servizio ancora oggi, dopo l'annullamento della gara aggiudicata alla Sicurcenter di Palermo) e 168mila euro per i servizi attacchinaggio e 'data entry'.
Dell'associazione a delinquere avrebbero fatto parte, oltre a Sergio De Feudis, anche l'ex comandante della Polizia Municipale Antonio Modugno (dirigente pro tempore anche delle Finanze) e l'ex funzionario dei Contratti e Appalti, Edoardo Savoiardo. La Procura aveva perciò chiesto anche il loro arresto, insieme a quello dell'ex dirigente delle Finanze, Domenico Guidotti. Ma il gip Francesco Messina ha disposto solo la custodia cautelare per De Feudis.
Si tratta di un sistema criminoso - sostengono gli inquirenti - risalente nel tempo e più strutturato rispetto all'altro, che ha mantenuto il controllo sulla macchina amministrativa del Comune di Trani. Una conclusione suffragata anche dalle diverse pronunce della Corte dei conti che ha rilevato criticità nei bilanci. Il nuovo troncone dell'inchiesta nasce proprio dalle denunce presentate già a metà 2014 dall'allora sindaco Luigi Riserbato, a cui la nuova dirigente delle Finanze aveva segnalato le irregolarità contabili.
Tuttavia le contestazioni fatte a carico di Riserbato a fine 2014 rimangono sostanzialmente in piedi, come si evince dai 19 avvisi di garanzia notificati in mattinata da Digos e nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Bari. Oltre che per Riserbato, sono state chiuse le indagini a carico del suo ex vicesindaco Di Marzio, degli ex consiglieri Musci e Damascelli, dell'ex presidente Amiu Ruggiero, di Savoiardo, Modugno e De Feudis; degli ex dirigenti Claudio Laricchia, Domenico Guidotti, Yanko Tedeschi, Pasquale Mazzone, Francesco Paolo Russo; dell'agente di Polizia municipale, Elsa Coppola; dell'ex presidente della cooperativa Vigilanza tranese, Vincenzo Giachetti; di un ex dipendente della coop Un amico per Trani, Carlo Addamiano; e dei referenti della Sicurcenter (Francesco Lupo, Nicola Lisi e Massimo Aletta), la società che nel 2013 si era aggiudicata il bando per la vigilanza degli immobili pubblici.
Dell'associazione a delinquere avrebbero fatto parte, oltre a Sergio De Feudis, anche l'ex comandante della Polizia Municipale Antonio Modugno (dirigente pro tempore anche delle Finanze) e l'ex funzionario dei Contratti e Appalti, Edoardo Savoiardo. La Procura aveva perciò chiesto anche il loro arresto, insieme a quello dell'ex dirigente delle Finanze, Domenico Guidotti. Ma il gip Francesco Messina ha disposto solo la custodia cautelare per De Feudis.
Si tratta di un sistema criminoso - sostengono gli inquirenti - risalente nel tempo e più strutturato rispetto all'altro, che ha mantenuto il controllo sulla macchina amministrativa del Comune di Trani. Una conclusione suffragata anche dalle diverse pronunce della Corte dei conti che ha rilevato criticità nei bilanci. Il nuovo troncone dell'inchiesta nasce proprio dalle denunce presentate già a metà 2014 dall'allora sindaco Luigi Riserbato, a cui la nuova dirigente delle Finanze aveva segnalato le irregolarità contabili.
Tuttavia le contestazioni fatte a carico di Riserbato a fine 2014 rimangono sostanzialmente in piedi, come si evince dai 19 avvisi di garanzia notificati in mattinata da Digos e nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Bari. Oltre che per Riserbato, sono state chiuse le indagini a carico del suo ex vicesindaco Di Marzio, degli ex consiglieri Musci e Damascelli, dell'ex presidente Amiu Ruggiero, di Savoiardo, Modugno e De Feudis; degli ex dirigenti Claudio Laricchia, Domenico Guidotti, Yanko Tedeschi, Pasquale Mazzone, Francesco Paolo Russo; dell'agente di Polizia municipale, Elsa Coppola; dell'ex presidente della cooperativa Vigilanza tranese, Vincenzo Giachetti; di un ex dipendente della coop Un amico per Trani, Carlo Addamiano; e dei referenti della Sicurcenter (Francesco Lupo, Nicola Lisi e Massimo Aletta), la società che nel 2013 si era aggiudicata il bando per la vigilanza degli immobili pubblici.