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Ambiente

Impianto di trattamento percolato: un gruppo di cittadini chiede alla Regione riscontro alle osservazioni

La nota inviata via pec ai vertici del Dipartimento ambiente e paesaggio

Con una pec indirizzata al Dipartimento ambiente paesaggio e qualità urbana della Regione Puglia, ma anche ai vertici dell'Arpa, della Prefettura, della Provincia e del Ministero dell'ambiente, un gruppo di cittadini (firmatari avv. Maria Grazia Cinquepalmi, ing. Rita Reggio, dott. Geologo Francesco Bartucci, dott. Antonio Carrabba, dott.ssa Teresa De Vito, avv. Nicola Ulisse e Siro Sterpellone) ha chiesto urgente riscontro alle osservazioni al "Progetto di realizzazione di una stazione di trasferenza rifiuti e di un impianto di trattamento percolato da realizzare nel comune di Trani in località "Puro Vecchio".

Nella nota dicono: "Dal portale della Regione Puglia abbiamo verificato che le nostre osservazioni sono state riscontrate non dall'Ufficio della Regione Puglia, cui le stesse sono state indirizzate, ma, stranamente e inaspettatamente, dallo stesso soggetto proponente il Progetto di realizzazione di una stazione di trasferenza rifiuti e di un impianto per il trattamento del percolato, ing. Nacci Gaetano, Amministratore Unico, dimissionario, della municipalizzata Amiu s.p.a., con sede in Trani. In data 22/12/2021 l'A.U. di Amiu, ha depositato, senza, peraltro, indirizzarle ai soggetti proponenti, le controdeduzioni".

Secondo i firmatari della lettera la procedura adottata dall'ufficio regionale sarebbe "alquanto anomala e irrituale ed evidente è il conflitto di interessi in capo all'A.U. di Amiu s.p.a. e, tale circostanza vera' segnalata alle Autorità competenti. La procedura vuole che il riscontro alle osservazioni debba provenire dallo stesso Ente – Regione Puglia Dipartimento Ambiente Paesaggio e Qualità Urbana Sezione Autorizzazioni Ambientali - cui, peraltro, le stesse sono state indirizzate che ha pubblicato sull'Albo Pretorio del Comune di Trani, "l'Avviso nuova consultazione del pubblico ex art. 27 bis comma 5 del D.LGS. 152/2006 e smi". Ricevere e pubblicare sul Portale della Regione Puglia le controdeduzioni ad opera dello stesso soggetto proponente del progetto è illegittimo ed irrituale. Chiediamo di conoscere gli estremi normativi che consentono simile attività. L'Ufficio preposto della Regione Puglia ha la responsabilità di riscontare le osservazioni personalmente e in maniera ufficiale. Non entriamo nel merito delle controdeduzioni perché non è questa la sede ma, cogliamo l'occasione per ricordare all'Ufficio Ambiente che, l'area su cui dovrebbero essere realizzati i due impianti è oggetto di bonifica e messa in sicurezza di emergenza perché sito inquinato, ai sensi dell'art. 242 del D.Lgs 152/2006.

Il sito è altresì censito nell'Anagrafe dei siti da bonificare, ax art. 251 del D.Lgs152/2006. E' pendente il procedimento penale n. 40/2014 R.G.N.R. per disastro ambientale presso il tribunale di Trani. La bonifica e messa in sicurezza di emergenza sono interamente finanziati dalla stessa Regione Puglia che, pertanto, non può non sapere. Tali circostanze escludono la possibilità di realizzare nuovi impianti fino a quando il sito non risulterà bonificato e restituito agli usi consentiti. Pertanto, con la presente chiediamo urgente riscontro alle osservazioni datate 7/12/2021 e, poiché è contraddittorio che la Regione Puglia finanzi da un lato le attività di bonifica di un sito inquinato e, contestualmente, finanzi la realizzazione di due impianti su di un'area già inquinata e che potrebbero continuare a contribuire a contaminare suolo e acque sotterranee, si chiede urgente intervento degli uffici regionali affinche' impediscano la realizzazione dei suddetti impianti, come previsto dalla legge e dalle pianificazioni regionali".
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