Ambiente
Impianto per il trattamento del percolato: "Chiediamo ai consiglieri comunali di fermare la discussione su questi progetti"
"Per la tutela del nostro territorio" l'appello di un gruppo di cittadini in vista del consiglio comunale
Trani - venerdì 4 marzo 2022
16.29
Un appello da parte di un gruppo di cittadini "per la tutela del nostro territorio". Le loro firme a margine di questo testo: "Solo da pochi giorni abbiamo appreso che a breve verrà portata in consiglio comunale l'approvazione del progetto definitivo di un impianto per il trattamento del percolato e di una stazione di trasparenza all'interno del sito Amiu in località Puro Vecchio in cui è ubicata la discarica comunale. Si ricorderà che tale discarica è stata chiusa nel 2014 a causa dell'inquinamento della sottostante falda acquifera dovuto alla fuoriuscita di percolato. Da quel momento il sito risulta inquinato ed è ancora oggetto di messa in sicurezza in attesa della futura bonifica già finanziata dalla regione Puglia.
Ciò che avvenne all'epoca in discarica sollevò notevoli preoccupazioni nella cittadinanza allarmata per le conseguenze ambientali e sanitarie di tale disastro; si diffuse così un forte interesse da parte di tutti verso le tematiche ambientali sfociato nella richiesta di un maggiore coinvolgimento della popolazione nelle decisioni riguardanti il futuro del nostro territorio.
Per questo motivo avremmo trovato auspicabile che l'amministrazione ben prima di portare in consiglio comunale dei progetti di tale portata avesse cercato il confronto con i cittadini e le associazioni del territorio per discutere del futuro di un sito che, ripetiamo, non è ancora bonificato.
Così non è stato e questo risulta inspiegabile a maggior ragione perché non è chiaro come questi progetti si inseriscano nel quadro di una corretta pianificazione del ciclo dei rifiuti. Oggi non è più possibile che la scelta della localizzazione degli impianti venga fatta senza una precisa strategia che coinvolga tutto il territorio regionale in modo da ottimizzare il rapporto costi benefici.
Tutti produciamo rifiuti e tutti ci dobbiamo fare carico del loro smaltimento con senso di responsabilità e condivisione ed è compito dell'amministrazione regionale e di quelle locali individuare strategie che tengano conto delle problematiche e delle esigenze di tutte le comunità. Singoli progetti non armonizzati in un contesto regionale e per di più ubicati in un sito ancora da bonificare risultano in contrasto con tutto ciò, oltre che in contrasto con le normative vigenti. Ancora più grave risulta poi che nel testo della delibera il fatto che la discarica è ancora inquinante non viene neanche menzionato. Per questo motivo abbiamo chiesto ai consiglieri comunali di fermare la discussione su questi progetti dei quali si dimostra anche la scarsa utilità riguardo i costi-benefici per la città. Comunque sia gli impianti progettati non possono essere realizzati finché non si ultima la bonifica e dunque non si capisce la necessità di approvarlo così velocemente. Confidiamo per questo nel senso di responsabilità dei nostri amministratori perché certe decisioni non vengono prese senza una ampia condivisione con i cittadini e dando la assoluta precedenza alle necessità ambientali della città".
- Maria Grazia Cinquepalmi, Maria Teresa De Vito, Rita Grazia Reggio, Antonio Carrabba, Francesco Bartucci, Nicola Ulisse, Siro Sterpellone
Ciò che avvenne all'epoca in discarica sollevò notevoli preoccupazioni nella cittadinanza allarmata per le conseguenze ambientali e sanitarie di tale disastro; si diffuse così un forte interesse da parte di tutti verso le tematiche ambientali sfociato nella richiesta di un maggiore coinvolgimento della popolazione nelle decisioni riguardanti il futuro del nostro territorio.
Per questo motivo avremmo trovato auspicabile che l'amministrazione ben prima di portare in consiglio comunale dei progetti di tale portata avesse cercato il confronto con i cittadini e le associazioni del territorio per discutere del futuro di un sito che, ripetiamo, non è ancora bonificato.
Così non è stato e questo risulta inspiegabile a maggior ragione perché non è chiaro come questi progetti si inseriscano nel quadro di una corretta pianificazione del ciclo dei rifiuti. Oggi non è più possibile che la scelta della localizzazione degli impianti venga fatta senza una precisa strategia che coinvolga tutto il territorio regionale in modo da ottimizzare il rapporto costi benefici.
Tutti produciamo rifiuti e tutti ci dobbiamo fare carico del loro smaltimento con senso di responsabilità e condivisione ed è compito dell'amministrazione regionale e di quelle locali individuare strategie che tengano conto delle problematiche e delle esigenze di tutte le comunità. Singoli progetti non armonizzati in un contesto regionale e per di più ubicati in un sito ancora da bonificare risultano in contrasto con tutto ciò, oltre che in contrasto con le normative vigenti. Ancora più grave risulta poi che nel testo della delibera il fatto che la discarica è ancora inquinante non viene neanche menzionato. Per questo motivo abbiamo chiesto ai consiglieri comunali di fermare la discussione su questi progetti dei quali si dimostra anche la scarsa utilità riguardo i costi-benefici per la città. Comunque sia gli impianti progettati non possono essere realizzati finché non si ultima la bonifica e dunque non si capisce la necessità di approvarlo così velocemente. Confidiamo per questo nel senso di responsabilità dei nostri amministratori perché certe decisioni non vengono prese senza una ampia condivisione con i cittadini e dando la assoluta precedenza alle necessità ambientali della città".
- Maria Grazia Cinquepalmi, Maria Teresa De Vito, Rita Grazia Reggio, Antonio Carrabba, Francesco Bartucci, Nicola Ulisse, Siro Sterpellone