Ambiente
Impianto trattamento percolato, Articolo97: «Non siamo per un no a prescindere»
Il Movimento elenca otto condizioni necessarie per la sua realizzazione
Trani - lunedì 7 marzo 2022
10.22
Si parla da tempo dell'impianto per lo smaltimento del percolato, ma nelle ultime ore sembra che tutti abbiano avuto un brusco risveglio a causa dell'imminente convocazione del consiglio comunale in cui si chiederà di approvare una variante propedeutica all'ottenimento del finanziamento.
Articolo97 ha avuto il piacere di partecipare alla Consulta Ambientale e quindi di approfondire la questione, anche dal punto di vista tecnico. Alla luce di quanto sinora appreso, Articolo97 reputa che l'impianto sia importante per la bonifica del sito, ma che si possa realizzare a condizione che:
1. La discarica non venga riaperta;
2. Il sito venga prima bonificato a regola d'arte grazie ai finanziamenti già erogati;
3. L'impianto sia utilizzato per trattare il solo percolato della discarica in oggetto;
4. L'impianto sia dimensionato proporzionalmente all'esigenza reale del sito (massimo 10.000 mc);
5. Il progetto dell'impianto, prima di essere definitivamente approvato, sia messo a disposizione della Consulta Ambientale, e quindi nella piena conoscenza dei cittadini;
6. L'impianto preveda lo smaltimento dei fanghi e del concentrato prodotto e sia progettato secondo i dettami delle organizzazioni "Ultra Safe" con esposizione ai rischi non inferiore a 10-6, che preveda ogni singola fase di processo onde evitare, anche durante i trasferimenti, potenziali sversamenti (visto l'altissimo livello di concentrazione di inquinanti). L'intero processo dovrà essere realizzato nella discarica o in area confinata, all'interno della stessa discarica, dopo aver inertizzato ogni sotto-prodotto anche solo potenzialmente pericoloso.
7. L'impianto non accolga percolato di altre discariche, per escludere il pericolo di incidenti ecologici nella nostra città durante il trasporto;
8. L'impianto venga gestito preferibilmente da AMIU, con personale che abbia i requisiti formativi delle organizzazioni "Ultra Safe".
Non siamo per un no a prescindere, pregiudiziale ed ideologico, siamo per un SÌ costruttivo, intelligente e utile alla cittadinanza, senza nessun compromesso.
- Movimento Articolo 97
Articolo97 ha avuto il piacere di partecipare alla Consulta Ambientale e quindi di approfondire la questione, anche dal punto di vista tecnico. Alla luce di quanto sinora appreso, Articolo97 reputa che l'impianto sia importante per la bonifica del sito, ma che si possa realizzare a condizione che:
1. La discarica non venga riaperta;
2. Il sito venga prima bonificato a regola d'arte grazie ai finanziamenti già erogati;
3. L'impianto sia utilizzato per trattare il solo percolato della discarica in oggetto;
4. L'impianto sia dimensionato proporzionalmente all'esigenza reale del sito (massimo 10.000 mc);
5. Il progetto dell'impianto, prima di essere definitivamente approvato, sia messo a disposizione della Consulta Ambientale, e quindi nella piena conoscenza dei cittadini;
6. L'impianto preveda lo smaltimento dei fanghi e del concentrato prodotto e sia progettato secondo i dettami delle organizzazioni "Ultra Safe" con esposizione ai rischi non inferiore a 10-6, che preveda ogni singola fase di processo onde evitare, anche durante i trasferimenti, potenziali sversamenti (visto l'altissimo livello di concentrazione di inquinanti). L'intero processo dovrà essere realizzato nella discarica o in area confinata, all'interno della stessa discarica, dopo aver inertizzato ogni sotto-prodotto anche solo potenzialmente pericoloso.
7. L'impianto non accolga percolato di altre discariche, per escludere il pericolo di incidenti ecologici nella nostra città durante il trasporto;
8. L'impianto venga gestito preferibilmente da AMIU, con personale che abbia i requisiti formativi delle organizzazioni "Ultra Safe".
Non siamo per un no a prescindere, pregiudiziale ed ideologico, siamo per un SÌ costruttivo, intelligente e utile alla cittadinanza, senza nessun compromesso.
- Movimento Articolo 97