Politica

Imposta comunale sugli immobili: interrogazione di De Laurentis

«Ci troviamo di fronte ad un grave deficit di democrazia»

Domenico De Laurentis, consigliere comunale del PSDI interroga sulla questione ICI:

«Con la presente tento di aprire una discussione, spero proficua, sulla questione Ici, e similari, discussione che doveva tenersi di regola in Consiglio Comunale, e nelle Commissioni competenti, ma che invece non si è potuta fare, anche per colpa mia/nostra e della mia buona fede e considerazione nelle dichiarate virtù, ancora da di dimostrare, della controparte politica. In materia di Ici, imposte e tributi in genere, si è molto parlato durante la campagna elettorale, in maniera spesso populistica e poco realistica.
E' evidente, e tutti lo sanno, che l'Ici rappresenta la maggiore entrata tributaria per le casse comunali e che le varie finanziarie hanno stretto i cordoni della borsa, riducendo gli spazi per gli sprechi, lasciando sempre più spazio alla creatività degli amministratori locali, divenuti dei piccoli Tremonti. Proposte di riduzione Ici, imposte e tasse, o addirittura di eliminazione della imposta sulla prima casa, tutti si sono dilettati, alla ricerca di un facile consenso. C'è anche che a corto di idee, ha anche criticato una forza politica che ha ripreso, per sfida, l'affermazione del leader della Cdl di abolire l'Ici sulla prima casa, accusando loro di essere a corto di idee e di cavalcare cavalli di battaglia altrui. Così pure il sig. Sindaco non manca di ricordare che Trani ha l'aliquota Ici al minimo.
La questione merita una puntualizzazione, l'Ici, è bene ricordarlo, fu oggetto di Delibera della vecchia amministrazione, con il Sindaco Avantario, che percependo il malcontento dei cittadini su tale tassa, che colpiva la proprietà e non il reddito, effettuò una revisione della imposizione, ed applicando le deroghe previste dalla legge, ridusse al MINIMO l'aliquota sulla casa di abitazione, portandola al 4 °/oo, ed aumentando la detrazione a £. 250.000.
E' chiaro pertanto che l'argomento Ici è forse più un cavallo di battaglia del centro sinistra, con proposte e provvedimenti seri e non con slogan lanciati solo ed esclusivamente per carpire il voto di quei cittadini, forse delusi da tutte le forze politiche, che accetta di consolarsi offrendo il voto a chi gli offre la promessa di una sia pur piccola riduzione delle tasse. Detto questo, vorrei ricordare, anche a quel consigliere comunale, ora di maggioranza, che prima di parlare di cavalli di battaglia altrui, sarebbe opportuno rileggersi il verbale della Delibera di Consiglio Comunale n. 12 del 09/05/2005, avente ad oggetto: "Variazione al Regolamento per la disciplina Ici".
Su tale argomento ci fu una lunga discussione, in quanto alcuni consiglieri di minoranza proposero diversi emendamenti. Il sottoscritto insieme ad altri propose: 1) di considerare ai fini della detrazione sulla prima casa, l'abitazione concessa in uso gratuito ad un familiare; 2) di elevare la detrazione Ici del 100 %, da €.129 a €.258, per i nuclei familiari con invalidi al 100 %. Il consigliere Fabretti propose l'esenzione per gli ultra sessantacinquenni pensionati sociali o invalidi al 100 %; ed il consigliere Di Gregorio propose di prevedere la possibilità di pagare l'Ici anche a mezzo di mod. F24, così da consentire la compensazione con altri crediti, ed unificare i pagamenti.
Tutti questi emendamenti dopo numerosi interventi ed interruzioni della seduta, trovarono la condivisione degli intervenuti, tanto che l'assessore al bilancio, premesso che le variazioni non potevano applicarsi per l'anno 2005 per vincoli di bilancio, rigettando anche le proposte che davano decorrenza 2006, si impegnava ad aprire un tavolo di confronto per fare insieme il nuovo regolamento. A quel punto tutti gli emendamenti, così come proposti venivano trasformati in raccomandazioni per l'amministrazione di tenere in debita considerazione la suddette, al fine di una revisione migliorativa del regolamento ICI, nonché prevedesse la possibilità di pagare con F24. Il provvedimento così integrato veniva approvato da 28 consiglieri su 28 presenti ovvero da tutti. Tanto premesso, e considerato che il Consiglio Comunale è organo di indirizzo e controllo (così è scritto), e nel rispetto delle sue prerogative, interrogo per conoscere perché l'amministrazione non ha provveduto a modificare o proporre modifica del regolamento Ici, come deliberato dal C. C. all'unanimità; perché il Presidente del Consiglio non ha provveduto a convocare la Commissione Affari Istituzionale o la Conferenza dei Capigruppo per trattare l'argomento; perché l'assessore competente, come anche da suo impegno oltre che richiesta del Consiglio, non ha attivato un tavolo di confronto per fare il nuovo regolamento.
Nell'attesa di ricevere le autorevoli quanto necessarie risposte, mi convinco sempre più che ci troviamo di fronte ad un grave deficit di democrazia, e disprezzo delle regole democratiche, solo pubblicamente condivise, che vede annullato il ruolo del Consiglio Comunale, relegato al ruolo di spettatore. L'ultimo Consiglio Comunale ne è la prova evidente, con il bliz che ha impedito anche la semplice discussione dei provvedimenti. Ma ne sono esempi tutti i consigli fin qui tenuti con provvedimenti sconosciuti anche ai consiglieri di maggioranza, con provvedimenti errati. Oggi abbiamo un altro di questi Consigli Comunali, convocato d'urgenza per partecipare ad un bando di gara che era stato pubblicato 2 mesi fa'. Il 1° punto, una delibera sulla carta dei servizi che sicuramente non è quella prevista dal bando; Il 3° punto un provvedimento di variazione al Piano triennale delle opere pubbliche, che fino ad ora, ore 09,00 del 09/05/06, giorno della convocazione, ancora non abbiamo visto, Piano delle Opere Pubbliche, è bene sottolineare, che è stato approvato solo due settimane fa' nel famoso consiglio; Infine un 2° punto acquisizione partecipazione Aigs, di cui non si comprende l'urgenza, le valutazioni economiche, quelle strategiche, ma sicuramente quelle politiche.»

Domenico De LaurentisConsigliere Comunale PSDI
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