Vita di città
Imprese Puglia. Cioce (Pd): "Stop alle fabbriche di cassintegrati"
La Franzoni di Trani ha ottenuto le risorse della legge 488
Trani - lunedì 24 novembre 2008
Il consigliere regionale del Partito Democratico, Giuseppe Cioce, chiede maggiori controlli sui finanziamenti concessi alle aziende del nord per aprire le propri fabbriche al sud. E si schiera al fianco di Telenorba nella campagna per un riassetto di Confindustria e lancia un duro monito al governo regionale. «Aprono le fabbriche al sud, incassano milioni di contributi, non lasciano un euro di tasse. Poi chiudono e lasciano, di contro, centinaia di cassintegrati prima e disoccupati poi. Più controlli sulle imprese che si insediano sul nostro territorio. Le aziende del nord sono le benvenute in Puglia, ma guai a prendere in giro le nostre genti. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito a troppi gruppi settentrionali che dopo aver sfruttato, in alcuni casi anche inquinato, il nostro territorio, hanno mollato tutto e sono andati via, con la scusa di crisi più o meno reali.
Intanto, però, hanno intascato i soldi della legge 488 e poco importa se non hanno rispettato quanto previsto dagli accordi di programma. Di casi se ne potrebbero citare molti. Il gruppo Franzoni Filati, ad esempio, ha ottenuto le risorse della 488, ha ottenuto la Cassa integrazione per ristrutturare le filiere produttive e oggi, scaduti i termini, ha lasciato Trani, abbandonato 155 lavoratori al proprio destino.
Il problema, è che il nord pensa al sud solo quando gli conviene. E' giusta la campagna lanciata da Telenorba per un riassetto di Confindustria, che aveva il dovere di difendere le imprese del sud sulla Finanziaria e invece non lo ha fatto, perché Confindustria oggi è un'associazione del nord.
Spero che gli imprenditori pugliesi aderiscano in massa alla battaglia di Telenorba, che non è certamente contro il nord, ma per un sud che conti in Confindustria e, in futuro, anche al Governo di questo Paese, visto che purtroppo oggi dobbiamo prendere atto di un esecutivo essenzialmente padano».
Intanto, però, hanno intascato i soldi della legge 488 e poco importa se non hanno rispettato quanto previsto dagli accordi di programma. Di casi se ne potrebbero citare molti. Il gruppo Franzoni Filati, ad esempio, ha ottenuto le risorse della 488, ha ottenuto la Cassa integrazione per ristrutturare le filiere produttive e oggi, scaduti i termini, ha lasciato Trani, abbandonato 155 lavoratori al proprio destino.
Il problema, è che il nord pensa al sud solo quando gli conviene. E' giusta la campagna lanciata da Telenorba per un riassetto di Confindustria, che aveva il dovere di difendere le imprese del sud sulla Finanziaria e invece non lo ha fatto, perché Confindustria oggi è un'associazione del nord.
Spero che gli imprenditori pugliesi aderiscano in massa alla battaglia di Telenorba, che non è certamente contro il nord, ma per un sud che conti in Confindustria e, in futuro, anche al Governo di questo Paese, visto che purtroppo oggi dobbiamo prendere atto di un esecutivo essenzialmente padano».