Vita di città
In centro a Trani, invasi dalle api, l'apicoltore: "Il Comune non mi ha mai pagato e non intervengo"
In Corso Vittorio Emanuele Ia paura di residenti, passanti e commercianti
Trani - giovedì 6 ottobre 2022
12.22
"Stamattina è una di quelle occasioni, tante, in cui sembrano impazzite: siamo barricati nei negozi e i residenti entrano nei portoni cercando di ripararsi alla meglio".
È questa la testimonianza giuntaci in redazione insieme a un corredo fotografico riguardo una situazione con cui da due anni sono costretti a convivere residenti e commercianti di Corso Vittorio Emanuele: un alveare evidentemente nascosto nelle tubazioni esterne di un edificio, dal quale le api fuoriescono spesso anche in massa, come questa mattina, costituendo un evidente pericolo non solo per commercianti e residenti ma anche per i semplici passanti.
Non sono infatti infrequenti i casi nelle cronache di tutto il mondo di shock anafilattici da punture di api, anche mortali, tanto più se l'assalto è di un numero alto di esemplari.
Questa situazione è stata sollevata più volte dalle persone coinvolte, e anche questa mattina è stata sollecitata a intervenire sul problema la Polizia locale. Ma soprattutto, convocato anche direttamente l'apicoltore che dovrebbe - a cura del Comune - interessarsi della rimozione dell'alveare, (ovviamente con la cautela e il rispetto per queste preziose creature che hanno evidentemente scelto un habitat non ideale per costruire il proprio nido), la risposta è stata più volte negativa: "Ho svolto altri servizi per il comune ma non sono stato mai pagato quindi non ho intenzione di lavorare nuovamente a vuoto".
Sconcertante risposta In una situazione di evidente pericolo rispetto alla quale i cittadini hanno chiesto aiuto invano alla amministrazione da più di due anni.
È questa la testimonianza giuntaci in redazione insieme a un corredo fotografico riguardo una situazione con cui da due anni sono costretti a convivere residenti e commercianti di Corso Vittorio Emanuele: un alveare evidentemente nascosto nelle tubazioni esterne di un edificio, dal quale le api fuoriescono spesso anche in massa, come questa mattina, costituendo un evidente pericolo non solo per commercianti e residenti ma anche per i semplici passanti.
Non sono infatti infrequenti i casi nelle cronache di tutto il mondo di shock anafilattici da punture di api, anche mortali, tanto più se l'assalto è di un numero alto di esemplari.
Questa situazione è stata sollevata più volte dalle persone coinvolte, e anche questa mattina è stata sollecitata a intervenire sul problema la Polizia locale. Ma soprattutto, convocato anche direttamente l'apicoltore che dovrebbe - a cura del Comune - interessarsi della rimozione dell'alveare, (ovviamente con la cautela e il rispetto per queste preziose creature che hanno evidentemente scelto un habitat non ideale per costruire il proprio nido), la risposta è stata più volte negativa: "Ho svolto altri servizi per il comune ma non sono stato mai pagato quindi non ho intenzione di lavorare nuovamente a vuoto".
Sconcertante risposta In una situazione di evidente pericolo rispetto alla quale i cittadini hanno chiesto aiuto invano alla amministrazione da più di due anni.