Vita di città
In piazza Sant’Agostino è sempre alta la tensione
Ancora una rissa fra stranieri. Esercenti esasperati
Trani - venerdì 23 aprile 2010
Un'altra rissa (a rompere un periodo di relativa calma) si è sviluppata giovedì in piazza Sant'Agostino. A contatto ancora una volta sono arrivati i due gruppi di stranieri che da tempo ormai si sono divisi la piazza in una sorta di convivenza affatto semplice, sfociata in passato in aggressioni ed intimidazioni.
Dopo alcuni mesi di relativa tranquillità, giovedì un gruppetto di stranieri è venuto nuovamente a contatto. La singolarità dell'episodio sta nel fatto che, il faccia a faccia, non è avvenuto nelle ore serali ma in pieno giorno quando la piazza è frequentata da tantissimi persone e con tutte le attività della zona aperte. Il pronto intervento dei Carabinieri ha consentito che la situazione non degenerasse e che la rissa rientrasse subito.
Affatto contenti i commercianti della zona che denunciano un clima pesante. Qualcuno va giù duro e parla apertamente di situazioni da far west. Nessuno vuol essere tacciato come intollerante, ma la soglia di sopportazione sembra essere giunta alla fine. C'è paura, si invoca una presenza stabile di rappresentanti delle Forze dell'Ordine, altri se la prendono con i bar che favorirebbero il bivacco senza porvi un freno: di certo non si vuol più soprassedere su condizioni di precarissima sopportazione fra italiani, albanesi e africani.
Dopo alcuni mesi di relativa tranquillità, giovedì un gruppetto di stranieri è venuto nuovamente a contatto. La singolarità dell'episodio sta nel fatto che, il faccia a faccia, non è avvenuto nelle ore serali ma in pieno giorno quando la piazza è frequentata da tantissimi persone e con tutte le attività della zona aperte. Il pronto intervento dei Carabinieri ha consentito che la situazione non degenerasse e che la rissa rientrasse subito.
Affatto contenti i commercianti della zona che denunciano un clima pesante. Qualcuno va giù duro e parla apertamente di situazioni da far west. Nessuno vuol essere tacciato come intollerante, ma la soglia di sopportazione sembra essere giunta alla fine. C'è paura, si invoca una presenza stabile di rappresentanti delle Forze dell'Ordine, altri se la prendono con i bar che favorirebbero il bivacco senza porvi un freno: di certo non si vuol più soprassedere su condizioni di precarissima sopportazione fra italiani, albanesi e africani.