Cronaca
Incarichi dirigenziali, Modugno denuncia il sindaco di Trani
Nel 2012 Riserbato revocò la nomina alla sesta e prima ripartizione
Trani - sabato 9 agosto 2014
6.55
Frode processuale, falso ideologico, false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria. Sono i reati che l'ex comandante della Polizia Municipale di Trani, Antonio Modugno, ipotizza nella denuncia-querela depositata in Procura alla luce di quanto ritenuto successo nel processo del lavoro promosso davanti al Tribunale di Trani per il riconoscimento dell'illegittimità della revoca dagli incarichi dirigenziali (sesta ripartizione e ad interim prima ripartizione) risalente al 12 giugno 2012 con l'insediamento del sindaco Gigi Riserbato, nonchè per la liquidazione delle differenze retributive maturate nel tempo in cui è stato impegnato alle dipendenze del Comune di Trani".
Ora sarà il pubblico ministero tranese Antonio Savasta a valutare i fatti denunciati da Modugno nel cui esposto compaiono i nomi dello stesso primo cittadino, della responsabile dell'ufficio personale Palma Piccolo e del segretario generale Donato Susca, cioè dei soggetti che sarebbero stati tenuti, secondo l'ex capo dei berretti bianchi tranesi, a produrre in giudizio, tramite il legale del Comune, tutti i documenti ordinati dal magistrato del lavoro con un'ordinanza di novembre scorso.
Ma il Comune, secondo la ricostruzione compiuta in denuncia, avrebbe "solo parzialmente ed in minima parte adempiuto all'ordine di esibizione del giudice, traducendosi detto comportamento anche in una falsa rappresentazione della realtà dinanzi agli organi giudiziari". Produzione che, dunque, Modugno ritiene "incompleta e fuorviante al precipuo scopo di ostacolare la ricostruzione delle circostanze per cui era stato adito il Giudice del Lavoro". Una condotta che sarebbe stata voluta "per danneggiarlo ulteriormente" secondo il denunciante, che esclude una "svista".
Non è così secondo il legale nominato dal Comune, il quale ha evidenziato che "la documentazione prodotta e depositata è l'unica in possesso" dell'Ente.
A muovere i sospetti di Modugno sull'effettiva esistenza di ulteriori documenti rispetto a quelli prodotti in giudizio dal Comune è stata una mail del 19 marzo scorso dell'ex segretario generale comunale e presidente del nucleo di valutazione Raffaele Palermo che avrebbe fatto riferimento ad "una serie di documenti - sostiene Modugno - da cui si evinceva in maniera più o meno indiretta l'esistenza di altra documentazione".
La denuncia di Modugno si aggiunge a quella presentata la scorsa estate sul presunto abuso d'ufficio per la revoca delle sue funzioni dirigenziali, che, secondo il Comune, non si sarebbero potute protrarre oltre il mandato dell'ex sindaco Pinuccio Tarantini.
Ora sarà il pubblico ministero tranese Antonio Savasta a valutare i fatti denunciati da Modugno nel cui esposto compaiono i nomi dello stesso primo cittadino, della responsabile dell'ufficio personale Palma Piccolo e del segretario generale Donato Susca, cioè dei soggetti che sarebbero stati tenuti, secondo l'ex capo dei berretti bianchi tranesi, a produrre in giudizio, tramite il legale del Comune, tutti i documenti ordinati dal magistrato del lavoro con un'ordinanza di novembre scorso.
Ma il Comune, secondo la ricostruzione compiuta in denuncia, avrebbe "solo parzialmente ed in minima parte adempiuto all'ordine di esibizione del giudice, traducendosi detto comportamento anche in una falsa rappresentazione della realtà dinanzi agli organi giudiziari". Produzione che, dunque, Modugno ritiene "incompleta e fuorviante al precipuo scopo di ostacolare la ricostruzione delle circostanze per cui era stato adito il Giudice del Lavoro". Una condotta che sarebbe stata voluta "per danneggiarlo ulteriormente" secondo il denunciante, che esclude una "svista".
Non è così secondo il legale nominato dal Comune, il quale ha evidenziato che "la documentazione prodotta e depositata è l'unica in possesso" dell'Ente.
A muovere i sospetti di Modugno sull'effettiva esistenza di ulteriori documenti rispetto a quelli prodotti in giudizio dal Comune è stata una mail del 19 marzo scorso dell'ex segretario generale comunale e presidente del nucleo di valutazione Raffaele Palermo che avrebbe fatto riferimento ad "una serie di documenti - sostiene Modugno - da cui si evinceva in maniera più o meno indiretta l'esistenza di altra documentazione".
La denuncia di Modugno si aggiunge a quella presentata la scorsa estate sul presunto abuso d'ufficio per la revoca delle sue funzioni dirigenziali, che, secondo il Comune, non si sarebbero potute protrarre oltre il mandato dell'ex sindaco Pinuccio Tarantini.