Eventi e cultura
Incontro con l'autore: Marthia Carrozzo allo spazio O.F.F.
Giovedì la presentazione del libro "Utero di luna"
Trani - mercoledì 24 ottobre 2007
Giovedì 25 ottobre, dalle ore 22.00 presso lo spazio "O.F.F.", centro polifunzionale d'arte contemporanea del circolo Arci di Trani in via Papa Giovanni XXIII 180, Marthia Carrozzo presenta il libro: "Utero di luna", edito da Besa. Interverrà Alma Sinibaldi (giornalista di "Controradio" e "Barisera").
"Con Utero di Luna, ultima pubblicazione della casa editrice neretina Besa, ci viene confermata - e le conferme non sono mai troppe - l'esistenza di un sentimento poetico estremo e spietato, che abita il territorio salentino, e qui si consuma, in un ciclo continuo e struggente di generazione, accrescimento, distruzione e rigenerazione. Quello stesso ciclo che Marthia, artista neanche trentenne originaria di Veglie, costruisce con ricerca sfidando le parole, facendone tessuto per trame puttane, e ricamo prezioso per sigilli da scandalo. Le parole - queste maledette - si muovono bellicose tra le pagine dense, sputano senso nelle righe turbate, imbastiscono guerre per bastardi misteri. La lettura attenta e dedicata forse potrà ambire di svelarli, ma non salvarli- questo no - perché i versi arcani e incantati non sono benedetti da Dio. A illuminare la veglia alla carne in liriche di Marthia, le sue mille e più Lune: quella "putrefatta d'amore" di Ho visto, quella "isterica" di Bella, quella "che bagna" de Il canto delle menadi, in un susseguirsi di inni all'esoterismo e al femminile. La prefazione di Alda Merini sottolinea le premesse eccellenti di questo talento, e ci dona una nota di tenerezza quando registra: "Questa poetessa scrive bene, ma soprattutto piange". La postafazione di Vanni Schiavoni richiama all'orgoglio per questo lavoro feroce e delicato."
A seguire Reading performativo Marthia Carrozzo in "Utero di luna". Un percorso nei versi che si danno, si donano, respirando e cantando, commuovendo e muovendo insieme la Luna, gli umori caramellati e giocosi di volti policromi di donne-sibille, streghe e fate insieme, vestali di un sentire che è di donna, negli occhi e sulla pelle, nella voce e nella pancia, nel corpo tutto di materia, a raccontarsi richiamando e ricamando trame d'arcana memoria, che insieme culla e porta via, lenisce e cura insieme, che ancora si ripete...esplode di vita tamburellante!
"Con Utero di Luna, ultima pubblicazione della casa editrice neretina Besa, ci viene confermata - e le conferme non sono mai troppe - l'esistenza di un sentimento poetico estremo e spietato, che abita il territorio salentino, e qui si consuma, in un ciclo continuo e struggente di generazione, accrescimento, distruzione e rigenerazione. Quello stesso ciclo che Marthia, artista neanche trentenne originaria di Veglie, costruisce con ricerca sfidando le parole, facendone tessuto per trame puttane, e ricamo prezioso per sigilli da scandalo. Le parole - queste maledette - si muovono bellicose tra le pagine dense, sputano senso nelle righe turbate, imbastiscono guerre per bastardi misteri. La lettura attenta e dedicata forse potrà ambire di svelarli, ma non salvarli- questo no - perché i versi arcani e incantati non sono benedetti da Dio. A illuminare la veglia alla carne in liriche di Marthia, le sue mille e più Lune: quella "putrefatta d'amore" di Ho visto, quella "isterica" di Bella, quella "che bagna" de Il canto delle menadi, in un susseguirsi di inni all'esoterismo e al femminile. La prefazione di Alda Merini sottolinea le premesse eccellenti di questo talento, e ci dona una nota di tenerezza quando registra: "Questa poetessa scrive bene, ma soprattutto piange". La postafazione di Vanni Schiavoni richiama all'orgoglio per questo lavoro feroce e delicato."
A seguire Reading performativo Marthia Carrozzo in "Utero di luna". Un percorso nei versi che si danno, si donano, respirando e cantando, commuovendo e muovendo insieme la Luna, gli umori caramellati e giocosi di volti policromi di donne-sibille, streghe e fate insieme, vestali di un sentire che è di donna, negli occhi e sulla pelle, nella voce e nella pancia, nel corpo tutto di materia, a raccontarsi richiamando e ricamando trame d'arcana memoria, che insieme culla e porta via, lenisce e cura insieme, che ancora si ripete...esplode di vita tamburellante!