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Vita di città

Sciatta e sporca: la fermata dei bus dei turisti a Trani è un benvenuto imbarazzante

Per Piazza Gradenigo è annunciato da anni un progetto di riqualificazione ma nel frattempo è coperta da erbacce e da spazzatura

Anche i colombi in piazza Gradenigo - più nota come Piazza Sant'Agostino - hanno l'aspetto un po' selvaggio, con quelle piume arruffate e limacciose come ragazzini che hanno appena finito di giocare nelle pozzanghere. Sostano su appollaiati su grandi macchie di vegetazione selvatica e osservano beatamente senza volare via anche chi vi si avvicini.

"Qui tra un po' potremmo raccogliere il grano!" dice uno dei pensionati che ogni mattina, nonostante la rovinosa situazione nella piazza, si ritrovano su una panchina a far finta che quel posto degradato sia quel che dovrebbe essere: un luogo di ristoro, di chiacchiere, ma anche, perchè no, dell'osservazione della varietà umana che ogni giorno, con l'arrivo della primavera e fino all'autunno sbarca dai grandi bus turistici proprio qui o sul marciapiede più avanti, all'imbocco di via Fra Diego Alvarez.

"Sono almeno 4 anni che sentiamo parlare del fatto che devono venire ad aggiustare ma qui non vengono neanche a pulire, è diventata la piazza di nessuno". Non c'è da scherzare, né sul grano da raccogliere - amplissime aree della piazza sono ormai occupate da chiazze verdi di vegetazione spontanea che hanno occupato come isolotti la pavimentazione, anche perché le spighe selvatiche sono un pericolo molto grave per i cani, i cosiddetti forasacchi; ma anche sulla sporcizia, colpa sicuramente di cittadini incivili, turisti ragazzini delle gite scolastiche, la cui inciviltà è comunque favorita e invogliata da una piazza che ha il sapore dell'abbandono. E ovviamente le radici dei pini hanno gonfiato e stanno riemergendo ovunque. "Un sacco di persone vengono qui coi propri cani, parcheggiano e fanno fare i propri bisogni senza preoccuparsi di pulire, tanto sta tutto nascosto dall'erba." E, fatto un piccolo giro di perlustrazione, davvero in mezzo a quell'erba se ne vede di tutti i colori, non solo di escrementi risalenti a varie datazioni ma anche a rifiuti che non sono assolutamente del giorno prima.

Non vogliamo entrare nel merito dell'operato dei netturbini, quel che è vero che una piazza in queste condizioni, dove oltretutto veramente vengono letteralmente "sbarcate" in determinati periodi centinaia e centinaia di persone in uno stesso giorno, pur nell'attesa di una riqualificazione più volte annunciata, andrebbe resa almeno dignitosa, bonificata, i cestini svuotati quotidianamente, se non addirittura aumentati nel numero.

"Queste scatolette di succhi di frutta e le birre stanno qui almeno da tre giorni, la verità è davvero che di questa piazza se ne infischiano tutti, anzi se ne infischiano di noi che abitiamo qui e della brutta figura che fa la città" : e già, perché gli sguardi sorpresi e stupiti di tanti turisti che scendono dai minivan o dai bus gran turismo - ma anche delle maestre che si raccomandano con i bambini nell'attesa di partire per la passeggiata "di non toccare niente perché è pericoloso e tutto sporco" - che si aspettavano di arrivare in una delle cittadine più belle e eleganti della Puglia e si ritrovano a scendere in una piazza che non sarebbe degna neanche di una periferia disabitata, davvero parlano da soli e fanno sentire umiliati i tranesi che impotenti assistono alla scena.
Talvolta si improvvisa soprattutto da parte delle guide turistiche, qualche scusa per giustificare un tale ingresso: è trascurato perché stanno partendo i lavori, vengono a prendere le misure, fare i sopralluoghi e sistemavano tutto... Ma quella sciatteria e quel degrado parlano da soli di abbandono e di nessuna manutenzione per mantenere almeno in modo dignitoso e rispettoso di tutti, a partire Innanzitutto dai cittadini, questa piazza che fino agli anni 60 era davvero un gioiellino incastonato nella città, con una fontana nella quale pare vi fosse un mosaico con il bastone di Asclepio, una dedica all'ospedale che era lì nei pressi.

Magari proprio in memoria di quell'antico ospedale, ma pure di quello moderno che ormai non c'è più, una cura maggiore a questo biglietto di visita che la città offre ogni giorno andrebbe forse riconsiderata.
PIAZZA GRADENIGOPIAZZA GRADENIGOPIAZZA GRADENIGOPIAZZA GRADENIGOPIAZZA GRADENIGOPIAZZA GRADENIGO
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