Associazioni
Interrotto il servizio di cure a domicilio offerto da Arges Trani: la denuncia di Oikos
Inascoltata una richiesta di chiarimenti inviata agli organi preposti
Trani - venerdì 10 gennaio 2025
19.27
«Il nuovo anno è iniziato con due certezze: continuiamo a non avere un ospedale e, purtroppo, ci apprestiamo a perdere anche il servizio di cure palliative a domicilio per i malati oncologici e oncoematologici»: lo si legge in una nota a firma di Oikos Trani. «Un servizio che veniva svolto con professionalità, amore e gratuitamente anche dall'associazione ARGES di Trani nella persona del dott. Enzo Falco e dei suoi collaboratori sanitari e no, volontari.
Abbiamo inviato circa un mese fa una nota al Sindaco, al Direttore generale della Asl, dott.ssa Di Matteo, alla Regione Puglia e al Ministero della salute chiedendo notizie in merito e, in particolare, la necessità di non interrompere un servizio di fondamentale importanza, visto che il servizio scadeva il 31 dicembre 2024, così come la successiva proroga tecnica.
A tutt'oggi la nostra nota è rimasta priva di riscontro al pari del tentativo di contatto telefonico con la direttrice generale della ASL BAT, avvenuto prima di fine anno. Così i malati oncologici e, soprattutto, coloro che sono bisognosi di cure palliative domiciliari, sono costretti a subire un grave disservizio e, purtroppo, a non poter avere neanche il minimo sollievo per il dolore e la sofferenza provocati dalla malattia.
È inaccettabile che un servizio pubblico essenziale, necessario per i tanti malati di tumore della nostra città, così come di tutta la provincia Bat, subisca una interruzione nel suo svolgimento, anche se questa in ipotesi fosse breve. E non si comprende come mai la Asl non si sia adoperata per tempo per avviare le procedure di legge finalizzate alla stipula di un'apposita convenzione con le associazioni del nostro territorio.
Tutto questo, purtroppo, è aggravato dall'indifferenza del nostro Sindaco, della nostra Assessora regionale, del direttore generale della Asl e dei cittadini che contro tale grave ennesima interruzione di pubblico servizio facciano sentire la loro voce e manifestino numerosi, come in occasione della distribuzione della calza dell'Epifania».
Abbiamo inviato circa un mese fa una nota al Sindaco, al Direttore generale della Asl, dott.ssa Di Matteo, alla Regione Puglia e al Ministero della salute chiedendo notizie in merito e, in particolare, la necessità di non interrompere un servizio di fondamentale importanza, visto che il servizio scadeva il 31 dicembre 2024, così come la successiva proroga tecnica.
A tutt'oggi la nostra nota è rimasta priva di riscontro al pari del tentativo di contatto telefonico con la direttrice generale della ASL BAT, avvenuto prima di fine anno. Così i malati oncologici e, soprattutto, coloro che sono bisognosi di cure palliative domiciliari, sono costretti a subire un grave disservizio e, purtroppo, a non poter avere neanche il minimo sollievo per il dolore e la sofferenza provocati dalla malattia.
È inaccettabile che un servizio pubblico essenziale, necessario per i tanti malati di tumore della nostra città, così come di tutta la provincia Bat, subisca una interruzione nel suo svolgimento, anche se questa in ipotesi fosse breve. E non si comprende come mai la Asl non si sia adoperata per tempo per avviare le procedure di legge finalizzate alla stipula di un'apposita convenzione con le associazioni del nostro territorio.
Tutto questo, purtroppo, è aggravato dall'indifferenza del nostro Sindaco, della nostra Assessora regionale, del direttore generale della Asl e dei cittadini che contro tale grave ennesima interruzione di pubblico servizio facciano sentire la loro voce e manifestino numerosi, come in occasione della distribuzione della calza dell'Epifania».