Enti locali
Intervento sulle progressioni verticali al comune di Trani
Puglia delle Libertà: «Dove sono i dirigenti di Trani?».
Trani - venerdì 26 giugno 2009
«Il movimento Puglia delle Libertà esprime le proprie perplessità in merito alla procedura di concorso che in questi giorni si svolgerà per le progressioni verticali. Queste perplessità vertono su tutta una serie di "stranezze". Per prima cosa si nota che a differenza di quanto previsto dalla legge, la presidenza delle commissioni di gara non è attribuita ad un dirigente del Comune di Trani, ma ad un membro esterno. Inevitabile chiedersi, per l'ennesima volta, dove sono i dirigenti di Trani? Come mai si spende per membri esterni quando sarebbe stato più giusto (e forse anche lecito) far presiedere le commissioni a qualcuno già retribuito per tale lavoro?
Perplessità ci sono su come è stato ideato il percorso formativo e selettivo. Tutto è stato svolto da una ditta di Milano che ha programmato i corsi (con docenti preparati ma scelti non si sa come), ed ha selezionato tutte le domande sottraendo, a nostro avviso, alla commissione esaminatrice una prerogativa importantissima "la scelta delle domande oggetto d'esame". I membri di questa commissione accettano di fare solo le comparse? E' giusto, e soprattutto è lecito che parte delle funzioni della commissione siano svolte da altri (la società di Milano)?
Perplessità nascono anche sul metodo che dovrebbe essere utilizzato. Si parla di compiti da scrivere su memorie USB esterne (pen drive). Ci chiediamo perché non si utilizzano le vecchie metodologie (carta e penna) che assicurano, a nostro avviso, una maggiore trasparenza. Nessuno ha pensato che a volte le Pen Drive si smagnetizzano? E se capita che i dati vadano persi?
Insomma siamo perplessi e chiediamo alla commissione di attivarsi per riprendersi il ruolo che le compete, e contemporaneamente gradiremmo che i dirigenti interessati a questo procedimento relazionino in merito a quanto appena riscontrato».
Puglia delle Libertà
Segreteria di Trani
Perplessità ci sono su come è stato ideato il percorso formativo e selettivo. Tutto è stato svolto da una ditta di Milano che ha programmato i corsi (con docenti preparati ma scelti non si sa come), ed ha selezionato tutte le domande sottraendo, a nostro avviso, alla commissione esaminatrice una prerogativa importantissima "la scelta delle domande oggetto d'esame". I membri di questa commissione accettano di fare solo le comparse? E' giusto, e soprattutto è lecito che parte delle funzioni della commissione siano svolte da altri (la società di Milano)?
Perplessità nascono anche sul metodo che dovrebbe essere utilizzato. Si parla di compiti da scrivere su memorie USB esterne (pen drive). Ci chiediamo perché non si utilizzano le vecchie metodologie (carta e penna) che assicurano, a nostro avviso, una maggiore trasparenza. Nessuno ha pensato che a volte le Pen Drive si smagnetizzano? E se capita che i dati vadano persi?
Insomma siamo perplessi e chiediamo alla commissione di attivarsi per riprendersi il ruolo che le compete, e contemporaneamente gradiremmo che i dirigenti interessati a questo procedimento relazionino in merito a quanto appena riscontrato».
Puglia delle Libertà
Segreteria di Trani