Cinema - Ernesto Mahieux
Cinema - Ernesto Mahieux
Eventi e cultura

Intervista a Mahieux, ospite del circolo del Dino Risi

«Grazie a Saviano perché non ha nascosto la polvere sotto il tappeto». L'attore ha raccontato il suo percorso artistico ma non solo

Ernesto Mahieux, eclettico attore napoletano, ha partecipato a Trani ad un incontro del circolo del cinema Dino Risi inserito nel ciclo di appuntamenti de La valigia dell'attore. Mahieux ha raccontato il suo percorso artistico ma non solo. Al nostro portale ha concesso, con grande disponibilità, un' intervista a tutto tondo sui temi di attualità. In primis, i tagli alla cultura: «E' scandaloso. La nostra nazione - dice - nel mondo è sempre stata considerata la capitale della cultura. Toglierle i fondi destinati vuol dire toglierle la civilizzazione, diventare un paese del terzo mondo. Sarebbe come tagliare le gambe ad un atleta».

Attento ai temi sociali, Mahieux commenta così l'uscita del film sulla vita di Renato Vallanzasca: «Sul film si è sollevata una polemica assurda. Il tg, con tutte le violenze che racconta, con le immagini macabre, è peggio di Vallanzasca. Dovremmo evitare di far vedere in generale la tv. Vallanzasca è un film di denuncia come Gomorra o Fortapasc e fa capire ai giovani dove sta il bene e dove il male. E poi se il giovane vive in una famiglia sana può anche guardare Vallanzasca».

Parli di Gomorra e pensi a Roberto Saviano. Mahieux lo elogia: «Ce ne sono poche di persone come lui. Saviano a trent'anni ha dovuto rinunciare alla propria libertà per denunciare quello che accade a Napoli. Io porto Gomorra in teatro e all'estremo nord. Ho avuto grandi manifestazioni di solidarietà perché, per via dello scandalo rifiuti, tutti pensavano che noi fossimo sporchi. Poi hanno capito che nelle nostre discariche, che sono le migliori d'Italia, c'erano i rifiuti del nord che la camorra rivende a buon prezzo, e ci hanno chiesto scusa. Noi del sud siamo soliti nascondere la polvere sotto il tappeto, invece dobbiamo parlarne».

Durante la sua carriera Mahieux ha compiuto scelte diverse. Da L'imbalsamatore (che gli è valso un David di Donatello) a Troppo belli (per cui è stato attaccato). «La mia professione è come tante altre. Se ho un negozio non posso fare una selezione della clientela. Ho fatto avanspettacolo, sceneggiata, cabaret, teatro di prosa ed in vernacolo. Non mi piacciono le etichette, si è attori e basta». L'attore ha poi raccontato i retroscena dei suoi incontri più importanti, dei suoi provini, di film girati ma mai prodotti perché «la produzione in Italia costa tantissimo», e di come «chi nasce a Napoli nasce già attore».
Figlio di un artigiano e di una casalinga, Ernesto Mahieux nasce a Napoli, il 12 luglio 1946 e fin da bambino dimostra una particolare passione per il teatro. Dopo la morte prematura del padre, però abbandona gli studi, concludendoli solo molti anni più tardi, e si impegna con mille lavori pur di aiutare la famiglia. Guantaio e poi lavapiatti e cuoco a Milano, Ernesto torna a Napoli per vendere automobili e poi lavora per anni come agente per una casa editrice. In questo periodo continua a coltivare l'amore per l'arte, esibendosi con piccole compagnie filodrammatiche nei teatri parrocchiali, poi, compiuti i trent'anni, decide finalmente di dedicarsi completamente alla sua passione. Dopo il cabaret, Ernesto si dedica al teatro, vivendo un lungo periodo di alterne fortune, sempre sostenuto dalla moglie Enza e dai suoi tre figli. Grazie a Matteo Garrone, l'attore partenopeo conquista finalmente la sua grande occasione sul grande schermo, interpretando il ruolo di Peppino ne L'imbalsamatore (2002), che gli regala un David di Donatello come miglior attore non protagonista. Interpreta poi Pater familias (2002) di Francesco Patierno e L'avvocato De Gregorio (2002) di Pasquale Squitieri, al fianco di Giorgio Albertazzi. (Trovacinema)
  • Cinema
  • Circolo Dino Risi
Altri contenuti a tema
"La coda del diavolo": é del  regista tranese Domenico De Feudis l'ultimo thriller di Sky Cinema "La coda del diavolo": é del regista tranese Domenico De Feudis l'ultimo thriller di Sky Cinema Protagonista del film Luca Argentero insieme a Cristiana Dell'anna e Francesco Acquaroli
Il cinema indipendente raccoglie grandi consensi al Circolo “Dino Risi” con “L’uomo che disse no” Il cinema indipendente raccoglie grandi consensi al Circolo “Dino Risi” con “L’uomo che disse no” Al dibattito ha partecipato anche il regista Mirko Alivernini
Al Circolo Dino Risi la proiezione in prima assoluta di "L'uomo che disse di no" Al Circolo Dino Risi la proiezione in prima assoluta di "L'uomo che disse di no" All'evento partecipa il regista Mirko Alivernini
All'Hub PortaNova al via la rassegna Cinema a Sorpresa All'Hub PortaNova al via la rassegna Cinema a Sorpresa Per cinefili e curiosi a partire dal 24 ottobre
Il tranese Antonio d’Amore attore protagonista nel film breve “Un amico vero”  Il tranese Antonio d’Amore attore protagonista nel film breve “Un amico vero”  La pellicola è di Giuseppe de Candia, regista oltre che cantautore
Ora! Fest, posticipato il festival dedicato all'ambiente e alla sostenibilità Ora! Fest, posticipato il festival dedicato all'ambiente e alla sostenibilità Per cause non dipendenti dall'associazione produttrice
Anna Safroncik ospite di Molfetta Creation and Fashion domani in Corso Dante Anna Safroncik ospite di Molfetta Creation and Fashion domani in Corso Dante In passerella talenti e creazioni made in Molfetta, con il cinema come fil rouge della manifestazione
Davide D'Addato: un po' di Trani nella mecca del Cinema a Venezia Davide D'Addato: un po' di Trani nella mecca del Cinema a Venezia Il giovane direttore della fotografia è nel team del cortometraggio "Ho sognato che a Milano c'era il mare"
© 2001-2025 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.