Territorio
Ipab Vittorio Emanuele II, situazione gravissima
Michele Giuliano denuncia l'immobilismo di Regione e Comune. «L'assistenza sanitaria per gli ospiti non è specializzata»
Trani - martedì 22 marzo 2011
11.01
Il coordinatore territoriale della Federazione lavoratori pubblici, Michele Giuliano, denuncia le gravi condizioni in cui versa l'Ipab di Trani Vittorio Emanuele II: «Le problematiche dell'Istituto - scrive Giuliano - rivengono da un lontano passato e si stanno sempre più aggravando nell'indifferenza totale politica e amministrativa sia da parte della Regione Puglia che dal Comune di Trani. I problemi strutturali che impediscono di fatto l'acquisizione di utenze creano problemi economici in termini di gestione e ristrutturazione, pagamenti degli stipendi, dei fornitori e delle utenze. A tutto questo si aggrava l'assistenza sanitaria per gli ospiti che, seppur costante, non è specializzata e qualificata. il personale, ormai anziano di servizio, si vede anche mortificare sui mancati aggiornamenti dei contratti di lavoro, nelle difficoltà di usufruire di riposi e delle ferie dei pagamenti degli oneri accessori. Non si capisce se l'Ipab sia stata trasformata così come prevista dalla legge regionale e se il commissario abbia avuto tutte le autorizzazioni necessarie per poter operare. Non si sa se le prescrizioni fatte dai Nas siano state sanate, non si sa se l'attuale struttura sia a norma, non si sa un bel niente».
Eppure è solo di un anno fa (aprile del 2010) l'annuncio da parte del sindaco di Trani del finanziamento di 3 milioni di euro da parte della Regione Puglia per la costruzione della nuova casa di riposo. «A distanza di 12 mesi - scrive Giuliano - non si sa più nulla del finanziamento e delle procedure per una nuova casa di riposo. Il paradosso di quest'ultimo anno è che, nella vecchia e obsoleta struttura, vi sono più dipendenti che assistiti. Lo stesso ente Comune preferisce allocare gli anziani e pagare le rette ad altre strutture anziché alla propria Ipab».
La Federazione lavoratori pubblici ritiene che il bilancio politico e amministrativo dell'ultimo anno della gestione dell'Ipab sia del tutto negativo: «A parte gli spot e gli annunci propagandistici rileviamo una totale assenza della gestione sociale dell'assessore comunale al ramo (Cicolani) e del commissario dell'Ipab (Abbatista) che ormai è diventato un semplice amministratore di condominio per la gestione dell'ente affidatogli».
Giuliano parafrasa una dichiarazione di Tarantini di un anno fa: «Noi siamo gente di mare e quindi penso che sia proprio il caso di dire che finalmente è arrivato il tempo di tirare su le reti ed apprezzare i risultati della pesca». «Al pescatore Tarantini - ribatte Giuliano - la Federazione lavoratori pubblici fa notare che, dopo un anno, dalle reti i pesci se ne sono scappati ed è rimasta solo una vecchia ciabatta».
Eppure è solo di un anno fa (aprile del 2010) l'annuncio da parte del sindaco di Trani del finanziamento di 3 milioni di euro da parte della Regione Puglia per la costruzione della nuova casa di riposo. «A distanza di 12 mesi - scrive Giuliano - non si sa più nulla del finanziamento e delle procedure per una nuova casa di riposo. Il paradosso di quest'ultimo anno è che, nella vecchia e obsoleta struttura, vi sono più dipendenti che assistiti. Lo stesso ente Comune preferisce allocare gli anziani e pagare le rette ad altre strutture anziché alla propria Ipab».
La Federazione lavoratori pubblici ritiene che il bilancio politico e amministrativo dell'ultimo anno della gestione dell'Ipab sia del tutto negativo: «A parte gli spot e gli annunci propagandistici rileviamo una totale assenza della gestione sociale dell'assessore comunale al ramo (Cicolani) e del commissario dell'Ipab (Abbatista) che ormai è diventato un semplice amministratore di condominio per la gestione dell'ente affidatogli».
Giuliano parafrasa una dichiarazione di Tarantini di un anno fa: «Noi siamo gente di mare e quindi penso che sia proprio il caso di dire che finalmente è arrivato il tempo di tirare su le reti ed apprezzare i risultati della pesca». «Al pescatore Tarantini - ribatte Giuliano - la Federazione lavoratori pubblici fa notare che, dopo un anno, dalle reti i pesci se ne sono scappati ed è rimasta solo una vecchia ciabatta».